Ieri, 31 maggio 2012, dopo esattamente
31 anni è scaduto lo stato di emergenza in Egitto.
Abbiamo
parlato molto di questa legge che per 30 anni ha terrorizzato il
Popolo dando libertà a prescindere ad ogni membro delle forze
dell'ordine e della sicurezza nazionale su qualsiasi cittadino.
Proprio questo stato di emergenza fu una delle cause primarie
dell'insofferenza del Popolo tanto che i primi giorni di Rivoluzione le sedi della polizia furono date a fuoco e i poliziotti di ogni
grado linciati per la strada. Vi ricordate l'ufficiale del mio
palazzo di cui vi avevo parlato QUI? Anche lui appartenente a questa
categoria, dopo aver tolto la targhetta dalla porta ha cambiato anche
quest'ultima per non lasciare tracce....
Da oggi, comunque, lo stato
di emergenza non sarà più applicabile fino a nuova
approvazione.

Oggi, 1 giugno, a piazza Tahrir si prevede una
grandissima manifestazione ribattezzata "il venerdì
dell'impedimento politico" rivolta a Shafik. Si manifesta
infatti contro la sua candidatura e possibile elezione, in quanto
membro del vecchio regime.

Domani, 2 giugno, invece, ci sarà
la tanto attesa sentenza di Moubarak.
Pena capitale, ergastolo,
detenzione di qualche anno, libera uscita o esilio, sono queste le
varie possibilità di fronte le quali si trova il vecchio ex
rais.
Sono quasi convinta che la sentenza sarà rimandata.
Intanto, qui, siamo in una situazione
di stallo.
Il Popolo si sente in bilico tra una pentola di acqua
calda in ebollizione ed una friggitrice. Non si sa quale delle due
sarà peggiore.

Il Dr. Morsy invece, i giorni scorsi, ha
firmato una dichiarazione in cui dice che in caso di elezione alla
presidenza l'Egitto non si trasformerà in un paese islamico
integralista.
Ha dichiarato che il velo per le donne non sarà
obbligatorio, che la comunità copta sarà protetta e considerata e
che potrebbe eleggere un vice presidente copto (ricordiamo comunque
che il gruppo dei Fratelli (non) Musulmani conta presenze sia
femminili che di cittadini egiziani copti), che il turismo rimarrà
intoccabile e che l'alcool sarà libero per chi vuole berlo in
determinati locali. Insomma non ci saranno cambiamenti.

Certo,
non ci saranno cambiamenti, ora.
Ma chi ci garantisce che, con la
loro furbizia ed incoerenza, fra un anno, quando la tempesta sarà
finita, i Fratelli (non) Musulmani cominceranno a dettar leggi
ferree? Oppure non potrebbe accadere che piano piano queste leggi ce
le faranno approvare ed accettare in maniera
impercettibile?
Ovviamente sono solo mie idee, pensieri ad alta
voce, riflessioni confuse in una situazione instabile.
Ogni giorno
qui si cambia idea, le opinioni e le decisioni non durano più di 24
ore, chi ieri dichiarava di voler votare Shafik domani dichiarerà di
voler votare Morsy in un giro senza fine....
La gente è a un
punto di estenuante preoccupazione mista a fatica e forte senso di
responsabilità.
Anche se meno del 50% del Popolo si è presentato
alle urne, quella fetta che invece vi è andata dorme sonni agitati e
pensierosi.

Mio marito, giorni fa si è recato alla
sede dei Fratelli (non) Musulmani del nostro quartiere.
A
quattr'occhi con l'esponente lì presente, ha chiesto il perché di
tanta non chiarezza, perché così tanta incoerenza....