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E adesso il Governo Monti apra i CIE ai giornalisti #nobavaglio

22 Novembre 2011 2 min lettura

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E adesso il Governo Monti apra i CIE ai giornalisti #nobavaglio

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In questi giorni in tanti si domandano se sia democratico o meno un Governo nato così come è nato quello del Prof. Monti. Arrivare a Palazzo Chigi senza passare per le elezioni. Io penso di sì, penso che sia stata rispettata la Costituzione e penso che la legittimità 'democratica' di questo Governo sia stata sancita dal voto di fiducia parlamentare. 

Casomai siamo di fronte a un deficit di democrazia se pensiamo alla legge elettorale votata, il porcellum, a suo tempo da Forza Italia, An, UDC e Lega Nord. 

E a proposito di deficit democratico, vedo che se ne parla poco, vorrei porre la questione dei Centri di Identificazione ed Espulsione. Una questione a mio avviso grave, gravissima per una società democratica. 
Questa estate diverse associazioni, tra cui Articolo 21 e Rete Primo Marzo, insieme alla Federazione Nazionale della Stampa e all'Ordine del Giornalisti (dopo aver chiesto invano un incontro con Maroni) avevano organizzato la manifestazione "LasciateCIEntrare" per denunciare il bavaglio sugli immigrati: un’iniziativa contro il silenzio imposto dalla circolare dell'allora Ministero dell’Interno Maroni (n.1305) che, dallo scorso aprile, vieta l’ingresso in queste strutture alla stampa e alle associazioni umanitarie.
Se come primo atto il Consiglio dei Ministri a guida Monti ha dato il via libera al decreto per Roma Capitale, come secondo atto ci aspettiamo la revoca di questa circolare. 
Intanto FNSI e Ordine dei giornalisti in una nota congiunta, alla quale noi di valigia blu ci uniamo come cittadini prima ancora che come blogger, giornalisti, scrittori, fanno appello al nuovo Ministro dell'Interno Cancellieri: "Scriveremo al Ministro - ha detto Natale - per capire se davvero l'aria è cambiata e si ha il coraggio di adottare norme di semplice civiltà".
Questo divieto è un vero e proprio bavaglio che impedisce ai giornalisti di raccontare, ai cittadini di sapere: non è possibile documentare, verificare il rispetto dei diritti umani all’interno dei Centri di Identificazione e di Espulsione e le condizioni dei richiedenti asilo nei centri per i rifugiati. Di fatto è negato il diritto di cronaca. Siamo una democrazia e questo non è accettabile. 

Arianna Ciccone
@valigiablu - riproduzione consigliata

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