La strage, il massimo della pena e la Norvegia, una civiltà dell’altro mondo
2 min letturaOltre 90 le vittime del duplice attentato. Anders Behring Breivik, 32 anni, confessa la carneficina sull'isola di Utoya.
A quanto pare il responsabile della strage di Oslo rischia il massimo della pena. Che in Norvegia non è l'ergastolo, perché lì non esiste, ma, per nostra massima sorpresa, solo 21 anni. Dopo aver scontato i 21 anni, il detenuto viene nuovamente giudicato. Se il pubblico ministero convince il giudice che c’è ancora un reale pericolo per la società, la Corte può condannare il carcerato ad altri cinque anni. E alla fine di questi ulteriori 5 anni il processo si ripete.
Oeyvind Alnaes, il direttore del carcere di Bastoey, per quindici anni ha lavorato nei penitenziari "normali", quelli chiusi; poi ha chiesto e ottenuto di inventare Bastoey, un altro modo di espiare la pena.
Queste le sue parole a Cinzia Sasso: "La prigione non migliora la gente. Per questo abbiamo dovuto cercare altre strade. Se tratti male una persona, quello che la persona impara è a trattare male gli altri; se li vedi come pericolosi criminali continueranno ad essere pericolosi criminali; se rispetti, insegni a rispettare. Il massimo della pena, in Norvegia, è di 21 anni, perciò ogni detenuto, un giorno, tornerà ad essere il tuo vicino di casa. E se non gli insegni come comportarsi, allora sì che devi temere".
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