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Diritto d’autore o censura? Cresce la protesta contro l’Agcom

4 Luglio 2011 3 min lettura

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Diritto d’autore o censura? Cresce la protesta contro l’Agcom

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Contro la censura alla rete. Contro la possibilità di controllare e vietare la libera circolazione delle informazioni su web. La mobilitazione contro la delibera 668/2010 dell'Agcom cresce. L'obiettivo è evitare che il 6 luglio l'Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni approvi un provvedimento che rischia di far "diventare l'Italia un caso unico al mondo". Incontri, petizioni, manifestazioni. Si parte oggi con la "protesta dei palloncini" ideata dal gruppo Valigia Blu. Poi domani, con la Notte della Rete: un happening che vedrà la partecipazione di artisti, blogger, esponenti della società civile e leader politici.

La delibera. La norma al centro delle polemiche prevede l'introduzione di un meccanismo automatico di cancellazione, o di inibizione, per i siti sospettati di aver violato il diritto d'autore. A fronte di una denuncia, il gestore del sito avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Nel caso contrario, l'Agcom potrebbe disporre un contraddittorio tra le parti da realizzarsi nell'arco di cinque giorni, al termine del quale procederebbe con la cancellazione del contenuto. E sotto la lente dell'Agenzia finirebbero tutti: blog personali, pagine private, testate online. Basterà un minima violazione - pochi secondi di una canzone, pochi spezzoni di un film - per incorrere nelle sanzioni.

Mobilitazione online. La protesta è scattata all'istante. Tra le associazioni più attive, Agora Digitale. Che con il suo segretario, Luca Nicotra, ha fornito ai cittadini un resoconto puntuale e preciso degli effetti della delibera. "Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto perché ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti". La mobilitazione muove i primi passi in rete, con l'apertura di Sitononraggiungibile, un portale che ospita documenti, analisi e approfondimenti. E una raccolta di firme che ha superato quota 15 mila.

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Le adesioni. E intorno dopo la denuncia di Agorà Digitale, gli attestati di solidarietà e le adesioni sono stati innumerevoli. Dai partiti fino a chi, attraverso la rete, fornisce quotidianamente ai cittadini informazioni e analisi. In molti hanno visto la posizione dell'Agcom come un tentativo di diminuire la qualità del discorso pubblico. Per il segratario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, "la libertà della rete è ossigeno vitale per le nostre democrazie". Tante le voci critiche sia dal centrodestra che dal centrosinistra, a formare un coro di dissenso rispetto alle posizioni dell'Agenzia. La cui posizione è comunque difesa da associazioni come Fimi-Confindustria e incoraggiata dal Dipartimento per il commercio estero degli Stati Uniti.

Mobilitazione offline. E dopo tanto attivismo in rete, parte oggi la mobilitazione offline. L'appuntamento è con due sit-in, all'esterno delle sedi dell'Agcom di Roma e Napoli. Tra i promotori, il gruppo Valigia Blu. Che dal suo blog collettivo comunica: "Contro i palloni gonfiati della politica. Contro un potere che sta cercando di soffocare la libertà dei cittadini in Rete ci presenteremo davanti alla sede dell'Agcom con 10, 100, 1000 palloncini". E domani sera la Notte della Rete. Una non-stop contro il provvedimento "ammazza-internet". Tante le adesioni. Tra gli altri: Emma Bonino, Pippo Civati, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Alessandro Gilioli, Beppe Giulietti, Fabio Granata, Margherita Hack, Giulia Innocenzi, Ignazio Marino, Gianfranco Mascia, Gennaro Migliore, Roberto Natale, Leoluca Orlando, Flavia Perina, Franca Rame, Guido Scorza, Carlo Verna, Vincenzo Vita e Vittorio Zambardino.

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