Il percorso del governo Meloni sta arrivando alla prima - prevedibile - curva rilevante della sua esperienza.

Mentre in Italia il dibattito è monopolizzato da battaglie identitarie, affrontate da destra con un furore cinico e antistorico (a partire dalla discussione sulla Gestazione Per Altri / e, inserita strumentalmente per emarginare le coppie omosessuali e i loro figli), dall'Europa arrivano le prime avvisaglie di ciò che nei palazzi romani e non solo è già una certezza da qualche settimana.

L’Italia dei diritti negati – Conversazione con Elena Tebano [podcast]

L'Italia non sta riuscendo a rispettare le scadenze del PNRR, a causa sia dell'inerzia al governo sia della difficoltà, da parte degli enti locali, di fare assunzioni di persone adatte a svolgere questo incarico. Le parole del commissario europeo Gentiloni prima e del presidente Mattarella subito dopo, il quale ha citato il De Gasperi del Secondo dopoguerra, che invitava la Democrazia Cristiana a 'mettersi alla stanga', segnalano un'emergenza di cui al momento gli italiani non sono consapevoli, anche perché il governo insiste nella consueta azione di distrazione di massa. 

In parallelo sta per arrivare la stagione delle nomine nelle grandi aziende di Stato, come Eni, su cui la Lega vuole fare la voce grossa, e prova a minacciare la Presidente del Consiglio ricominciando con i distinguo sulla guerra in Ucraina, in un gioco pericolosissimo per la credibilità internazionale del nostro paese ma ancor di più per il futuro geopolitico dell'Europa e del mondo.

L'autonomia differenziata, dopo i roboanti annunci prima delle regionali nel Lazio e in Lombardia, è ferma al palo. La riforma fiscale tanto sbandierata sembra una versione annacquata della Flat Tax e potrebbe dunque scontentare sia chi si aspettava grandi vantaggi personali sia milioni di piccoli contribuenti, a cui come previsto non arriverà alcun alleggerimento della pressione fiscale.

Migliaia di migranti continuano a sbarcare ogni giorno sulle nostre coste, e ora il Governo non fa più la voce grossa dopo anni di retorica e dopo le promesse del 'blocco navale' in campagna elettorale: è il prezzo politico della disastrosa gestione della strage di Cutro.

A sinistra, nel frattempo, è iniziata l'era-Schlein: il PD è tornato al 20% nei sondaggi e il 70% dei nuovi elettori arriva dal bacino dell'astensione (dati Demopolis).

Tutto questo ci dice che c'è qualcosa di nuovo che potrebbe, nei prossimi mesi, modificare gli equilibri politici nel nostro paese.

Ne abbiamo parlato in questa nuova tappa del viaggio nella politica italiana come sempre con il nostro Dino Amenduni, esperto di comunicazione politica e con una ospite d’eccezione: Chiara Albanese, corrispondente politica italiana e vice caporedattore della redazione politica europea di Bloomberg News, una delle maggiori agenzie stampa internazionali. Albanese racconta la politica italiana a lettori stranieri in un podcast settimanale, "Politics" sul Il Post e ha scritto "That's Politica!, un libro che spiega come funziona la politica italiana.

Musica: Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino -⁠ Propaganda

Immagine anteprima: via Fanpage