Viaggio nella politica italiana #16
1 min letturaSono settimane in cui stiamo vedendo la Storia, quella con la S maiuscola, comporsi in tempo reale e in modo caotico davanti ai nostri occhi. Questo sta portando a una profonda ristrutturazione della geografia della politica. Il Parlamento Europeo, considerato per decenni una sorta di ‘cimitero degli elefanti’ della politica italiana, è diventato il luogo più centrale in assoluto. E così sono proprio le decisioni prese dai nostri partiti a Strasburgo, per la prima volta da tantissimo tempo, a determinare in modo fondamentale anche le questioni di politica interna.
La discussione e il successivo voto sul piano di riarmo europeo proposto da Ursula von der Leyen, il cosiddetto “ReArm Europe”, potrebbero modificare in modo drastico anche le questioni di casa nostra. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ancor di più la leader dell’opposizione, Elly Schlein, sono apparse totalmente impreparate rispetto a ciò che stava per accadere, e nel frattempo assistevamo ad alleanze nuove ma poi non così nuove. Conte e Salvini tornano a votare allo stesso modo, ma anche Fratoianni e Vannacci: tutti uniti da un ‘no’ al riarmo che in questo momento sembra più un regalo a Putin che un gesto pacifista.
In cosa consiste il “ReArm Europe”, cosa è successo nel PD e perché, cosa è successo in Fratelli d'Italia e perché, le conseguenze politiche per l'Italia, la decisione di accorpare i referendum sul lavoro e sul diritto di cittadinanza ai ballottaggi per le amministrative. Ne abbiamo parlato con il nostro Dino Amenduni, con un contributo di Gabriele Catania.
Regia: Vudio
Intro brano musicale: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino
Immagine in anteprima via fanpage.it
