Cosa sta accadendo nei territori ucraini occupati dai russi?
4 min letturadi Meduza
Le reti di propaganda russa hanno diffuso la notizia di un "nuovo organo di governo" nei territori occupati in Ucraina. La verità è diversa
Il 16 marzo, sia RT che Radio Sputnik hanno riportato che nella regione ucraina di Cherson si è tenuto un “congresso fondativo” per un “nuovo organo di governo” chiamato “Comitato di Soccorso per la Pace e l’Ordine”. Il servizio di RT includeva un video che mostrava diverse persone sedute a un tavolo, nell’edificio dell’amministrazione regionale; nel video un uomo dice che “l’attuale autorità regionale in pratica non esiste più”, e che la regione ha bisogno di una struttura “che possa assumersi la responsabilità di ristabilire l’ordine”. Poi aggiunge che, a titolo personale, “la Federazione Russa è una priorità”. Sia RT che Sputnik hanno usato lo stesso titolo, “Le nuove autorità regionali di Cherson vogliono legami stabili con la Russia”.
Tra le persone mostrate nel video ci sono l'attivista Kirill Stremousov (è lui che parla), l'ex sindaco di Cherson e attuale consigliere comunale Volodymyr Saldo, il consiglio comunale Igor Semenchev e l'ex professoressa Tatyana Kuzmich, arrestata dai servizi segreti ucraini nel 2020 con il sospetto di lavorare per il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa (FSB). Il 13 marzo, lo stesso gruppo di persone è apparso in una piccola manifestazione per celebrare un anno dalla “liberazione dai fascisti” di Cherson, dove sono stati mostrati simboli comunisti vietati in Ucraina. Secondo il Ministero della Difesa russo la manifestazione ha permesso agli abitanti di Cherson di "onorare la memoria dei guerrieri sovietici" per la prima volta dal 2015; l’emittente pubblica russa Perviy Kanal ha mostrato un video di Stremousov alla manifestazione mentre promette di "pulire la città dal fascismo". In realtà, migliaia di persone erano arrivate in città per protestare a sostegno dell'Ucraina.
Il video di RT sembra una messa in scena: non ci sono prove per sostenere l'idea che i partecipanti al "congresso" di Cherson costituiscano una "nuova autorità" legittima. Il 16 marzo, Igor Semenchev, tra i presenti nel video, in un post su Facebook ha dichiarato di essere stato arrestato dalle forze filorusse prima del "congresso", e di essere poi stato portato nell'edificio dell'amministrazione regionale. "Mi hanno fatto sedere al tavolo, dopodiché Stremousov ha iniziato a trasmettere e ci hanno invitato a parlare. Il consigliere comunale Volodymyr Saldo ha opposto un netto rifiuto, e così io. Poi mi hanno lasciato andare, mentre Saldo è stato trattenuto", ha scritto Semenchev.
Secondo Semenchev tutto nasce dal fatto che al raduno del 13 marzo lui e Saldo si erano presumibilmente espressi contro la creazione di una "Repubblica Popolare di Cherson"; secondo quanto scritto da Saldo in un post su Facebook, per il giorno della manifestazione era stato organizzato un referendum per dichiarare una nuova repubblica, ma lui e Semenchev, assieme al loro seguito, erano riusciti a prevenirlo. “Non potevo tradire la mia anima, la mia anima è Cherson e Cherson è in Ucraina”, ha scritto. Perciò due delle persone che appaiono nel video di RT hanno parlato in pubblico contro la “nuova autorità”; di queste, una ha detto di essere stata costretta a partecipare.
È difficile capire fino a che punto le autorità ucraine a Cherson siano state esautorate dall'occupazione russa, anche se quelle regionali, così come le autorità cittadine, hanno continuato a tenere gli abitanti aggiornati sulla guerra, sull'economia, sul loro lavoro e sulla disinformazione diffusa. Il 17 marzo, il procuratore regionale di Cherson ha annunciato l'inizio di un'indagine sulle "pseudo-autorità della regione".
Le autorità russe hanno sempre insistito sull’assenza di piani per l’occupazione dell’Ucraina. Tuttavia Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha rifiutato di rispondere alla domanda di Meduza se la Russia abbia o no collegamenti con i tentativi di stabilire "autorità" alternative sul territorio occupato dalle proprie truppe, indirizzando Meduza al ministro della Difesa russa.
Le forze di sicurezza russe nei territori occupati stanno rapendo le persone
Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, ci sono state molte denunce da parte dei media indipendenti ucraini, secondo cui le forze di sicurezza russe stanno rapendo civili nei territori occupati.
Vari testimoni hanno raccontato al sito Hromadske che i funzionari della sicurezza russa sono andati a caccia di attivisti di destra, combattenti che hanno preso parte alla guerra nel Donbas, attivisti per i diritti umani e tatari della Crimea. Stando agli attivisti locali, tra gli informatori delle forze di sicurezza russe c’è Kirill Stremousov, l’uomo che ha partecipato al “congresso” nell’amministrazione regionale. Il 12 marzo il giornalista Oleg Baturin è scomparso nella regione; stessa sorte è toccata il 15 marzo a Maxim Negrov, che aveva combattuto nel Donbas. Il 17 marzo, il deputato regionale di Cherson, Sergey Khlan, ha raccontato che gli agricoltori locali sono stati costretti a firmare "accordi di cooperazione", in base ai quali si impegnano a fornire cibo alle truppe russe.
Secondo le autorità ucraine, attualmente le forze di sicurezza russe tengono prigionieri cinque funzionari locali nei territori occupati e nelle zone limitrofe. Dopo che il sindaco di Skadovsk, Alexander Yakovlev, è stato rapito il 16 marzo, gli abitanti del posto hanno tenuto manifestato per chiederne il rilascio. In risposta, le forze di sicurezza russe hanno sparato in aria, lanciato fumogeni e gas lacrimogeni. Il sindaco Yakovlev è stato liberato, mentre il suo vice è ancora prigioniero.
Un altro funzionario ucraino in mano alle forze russe è il presidente del consiglio distrettuale di Melitopol, Serhii Priyma, arrestato il 13 marzo. Altre persone tenute in ostaggio includono il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov (liberato il 16 marzo in cambio di nove soldati russi), e l'attivista Olga Gaisumova, che ha coordinato le proteste contro l'occupazione. Secondo le autorità di Melitopol, il 17 marzo le forze di sicurezza russe sono andate porta a porta perquisendo le persone.
Dopo il rapimento del sindaco Fedorov, i funzionari filorussi hanno dichiarato che un nuovo governo sarebbe stato istituito anche a Melitopol. La consigliera comunale Galina Danilchenko ha annunciato la formazione di "comitati popolari", mentre canali di propaganda russi come Radio Sputnik hanno iniziato a menzionarla come "sindaca ad interim" della città. Da quanto si può vedere in alcuni post circolati sui social network (come questo), Danilchenko, su cui la procura generale ucraina ha avviato un’indagine per tradimento, ha partecipato a eventi che ne promuovono l’immagine di sindaca.
Le autorità russe non hanno commentato le notizie di rapimenti nei territori occupati ucraini, né hanno commentato la notizia diffusa dalle autorità ucraine secondo cui il sindaco di Melitipol è stato scambiato con nove soldati russi.
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Immagine in anteprima: frame video BBC