Dal massacro alla menzogna: il copione della propaganda di Mosca dopo l’attacco a Sumy
10 min letturaMissili e bugie, ancora una volta. Ogni volta che la Russia bombarda e devasta le città ucraine, la macchina propagandistica del Cremlino si mette in moto per minimizzare i massacri di civili in Ucraina secondo un copione ormai consolidato.
Sta accadendo anche nel caso dell’attacco missilistico sul centro della città di Sumy del 13 aprile che ha ucciso, al momento, almeno 36 civili, tra cui due bambini, e ferito altre 119 persone, durante le celebrazioni religiose della Domenica delle Palme. Non è stato un incidente isolato o un errore, come affermato peraltro anche dal presidente statunitense, Donald Trump, ma parte di uno schema deliberato.
Non appena le terribili notizie da Sumy hanno iniziato a raggiungere il pubblico internazionale, Mosca ha immediatamente iniziato a diffondere varie menzogne, tra cui che la Russia avesse preso di mira una riunione di comandanti militari ucraini, una cerimonia di consegna di medaglie, un incontro tra le forze ucraine e occidentali. Alcuni hanno parlato di messa in scena, come peraltro già fatto all’epoca di Bucha.
Un copione già seguito dopo l’attacco del 5 aprile su un ristorante a Kryvyi Rih, in cui erano state uccise 20 persone , tra cui nove bambini, e feriti oltre 70 civili. Le prove hanno poi raccontato una storia diversa. Gli investigatori dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, i media internazionali e le riprese di sicurezza hanno ripetutamente smentito la propaganda.
Dall'inizio dell'invasione su larga scala nel 2022, la Russia ha sistematicamente preso di mira teatri, ospedali, scuole, impianti energetici ed edifici residenziali in tutta l'Ucraina. La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto nei confronti dei funzionari russi responsabili degli attacchi contro le infrastrutture civili, riconoscendoli come crimini di guerra.
Lo schema della propaganda russa è diventato un marchio di fabbrica del Cremlino: attaccare infrastrutture civili, negare la responsabilità e poi inventare una storia di obiettivi militari che sarebbero stati presenti. Questi attacchi rappresentano una deliberata campagna di terrore contro i civili ucraini che segue sempre lo stesso schema di diffusione incessante di disinformazione, rilanciata poi anche in Italia da diversi siti o studiosi e giornalisti e, a cascata, da cittadini inconsapevoli di reiterare notizie create ad arte e non verificate.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Cosa è successo a Sumy
Missili balistici russi hanno colpito il 13 aprile il centro della città di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, uccidendo almeno 36 persone e seminando il terrore tra i residenti che erano fuori per godersi la Domenica delle Palme e partecipare alle funzioni religiose mattutine.
Si è trattato dell'attacco più sanguinoso del conflitto quest'anno. Secondo il Servizio di emergenza statale ucraino, tra le decine di ucraini uccisi nei raid sul centro della città ci sono due bambini, mentre 119 persone sono rimaste ferite.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che i raid sono stati effettuati con missili balistici: uno ha colpito un edificio universitario e un altro “è esploso proprio sopra una strada”, ha detto. In totale sono stati danneggiati 20 edifici, tra cui appartamenti, caffè, negozi e il tribunale distrettuale.
Zelensky ha chiesto “una risposta forte” da parte della comunità internazionale mondo all'attacco, avvenuto due giorni dopo l'incontro tra Steve Witkoff, alto funzionario dell'amministrazione Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, per discutere della fine della guerra in Ucraina, con un video che mostra i due mentre si stringono calorosamente la mano prima di un incontro di quattro ore.
Funzionari ucraini hanno affermato che, in base alle informazioni preliminari a loro disposizione, nell'attacco sono state utilizzate munizioni a grappolo. La seconda delle due esplosioni è stata descritta come probabilmente causata da munizioni che “sono esplose in aria per infliggere il massimo danno alle persone”, ha affermato il capo dell'amministrazione militare della regione.
“La Russia vuole esattamente questo tipo di terrore e sta trascinando questa guerra”, ha detto Zelensky. “Senza pressione sull'aggressore, la pace è impossibile. I colloqui non hanno mai fermato i missili balistici e le bombe. Dobbiamo trattare la Russia come merita un terrorista”.
Nelle ultime settimane la Russia ha intensificato gli attacchi aerei e i lanci di missili sulla regione di Sumy, dopo aver respinto le forze ucraine da gran parte del territorio russo confinante di Kursk. Le sue forze hanno anche occupato alcuni piccoli insediamenti appena all'interno della regione di Sumy.
“Sono stati colpiti obiettivi militari”
Alla domanda sull'attacco, Mosca ha affermato che l'esercito russo “colpisce esclusivamente obiettivi militari e paramilitari”, ha detto lunedì ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo:
1) “L'esercito russo ha lanciato un attacco con missili Iskander su un luogo dove si stava tenendo una riunione dello staff di comando del gruppo operativo-tattico ucraino “Seversk” a Sumy”; 2) “L’attacco ha ucciso più di 60 militari delle forze armate ucraine”; 3) “Kiev continua a utilizzare la popolazione ucraina come scudo umano, organizzando eventi con la partecipazione di militari nel centro di una città densamente popolata”; 4) “In risposta agli attacchi delle forze armate ucraine contro obiettivi civili, le truppe russe colpiscono le postazioni del personale, le attrezzature e i mercenari, nonché le infrastrutture ucraine: impianti dell'industria della difesa, comandi militari e comunicazioni. L'esercito russo non colpisce edifici residenziali e istituzioni sociali”.
È questa una narrazione ricorrente da parte dei media filo-Cremlino in cui si sostiene che la Russia è l'unico paese che rispetta le regole della guerra, che la Russia non attacca mai obiettivi civili, che la Russia colpisce siti militari.
A Sumy sono state colpite infrastrutture civili. Due missili balistici Iskander hanno distrutto l'area intorno all'Università statale di Sumy e al suo centro congressi. La CNN ha verificato i video del momento in cui l'attacco ha colpito Sumy, pubblicati sui social: si sente un forte rumore mentre grandi colonne di fumo nero si alzano nell'aria.
Gli attacchi hanno colpito il centro della città nella Domenica delle Palme, mentre i residenti partecipavano alle funzioni religiose in uno dei giorni più affollati dell'anno, secondo la ministra dell'Economia ucraino, Yulia Svyrydenko.
Tra le vittime c'era Olena Kohut, un'artista dell'orchestra del Teatro Nazionale di Sumy, morta a causa delle ferite riportate nell'attacco. È stata uccisa anche Liudmyla Hordiienko, vice capo del servizio fiscale statale della regione.
Natalia Pihul, una 52enne residente a Sumy, ha raccontato a Reuters che sua madre è stata ricoverata in ospedale dopo aver riportato una ferita alla testa. “(Mia madre) era in cucina a preparare il pranzo... C'era un armadio proprio qui, ora è qui per terra. È caduto e le ha tagliato la testa”, ha detto mentre camminava nell'appartamento danneggiato della madre.
L'esplosione ha fatto saltare i telai delle finestre dell'appartamento, spargendo frammenti di vetro in tutta la cucina e il soggiorno. All'esterno dell'edificio, le immagini della Reuters mostravano veicoli carbonizzati accanto a cumuli di macerie e oggetti personali sparsi per la strada. “Dov'è la base militare qui? Dov'è? Guardate. Qui viveva una donna. Guardate! Com'è possibile? È inaccettabile”, ha detto Pihul.
Come detto, non è la prima volta che la Russia fa attacchi di questo tipo mascherandoli da azioni contro obiettivi militari: le forze armate russe prendono di mira infrastrutture civili, tra cui scuole, asili, ospedali, orfanotrofi e chiese. Basti ricordare il bombardamento aereo dell’ospedale materno-pediatrico a Mariupol il 9 marzo 2022, che secondo i rapporti ufficiali ha causato la morte di tre persone, tra cui un bambino, e il ferimento di altre 17.
Il bombardamento dell'Okhmatdyt, un ospedale pediatrico di Kiev, è un altro esempio. Sono state segnalate numerose esecuzioni sommarie, torture e altri tipi di abusi nei confronti di prigionieri di guerra e civili ucraini da parte delle forze russe. Nei pressi di Kharkiv sono state scoperte fosse comuni con circa mille cadaveri.
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha verificato un totale di 43.610 vittime civili durante l'invasione russa dell'Ucraina al 31 marzo 2025. Di queste, 30.700 persone sono state ferite. Tuttavia, l'OHCHR ha specificato che i numeri reali potrebbero essere più elevati.
Le Nazioni Unite, Amnesty International e altre organizzazioni hanno documentato numerosi casi di tali violazioni. La Russia ha intensificato gli attacchi terroristici contro la popolazione civile delle città in prima linea in Ucraina: ogni giorno vengono effettuati decine di attacchi aerei su Zaporizhia, Kharkiv, Sumy, Kherson, Odessa e altre città.
"La Russia ha preso di mira le truppe ucraine e i mercenari stranieri a Sumy"
“La Russia è in possesso di informazioni secondo cui le truppe ucraine hanno incontrato forze internazionali nella struttura presa di mira dalle forze russe durante l'attacco a Sumy. L'attacco ha colpito un luogo in cui si stava svolgendo una riunione dei vertici del comando tattico e operativo di Seversk, uccidendo oltre 60 militari ucraini.”
Anche questa notizia non è fondata e rientra nel tentativo più ampio di sviare la responsabilità della Russia per il massacro di Sumy. Non solo le accuse russe di aver attaccato un obiettivo militare rimangono infondate, ma il fatto che il centro di una città popolata sia stato colpito da un doppio attacco missilistico dimostra l'intenzione della Russia di uccidere dei civili e non dei militari, il che costituisce un crimine di guerra.
Secondo fonti raccolte da Ukrainiska Pravda, era in effetti in programma per il 13 aprile una cerimonia di premiazione in onore della 117a Brigata. Due soldati si sarebbero anche presentati per partecipare alla premiazione prima dell’attacco.
Il Kyiv Independent, che ha riportato queste informazioni, ha detto di non aver potuto verificare in modo indipendente queste affermazioni al momento della pubblicazione.
Dopo l’attacco il governo ucraino ha approvato la rimozione di Volodymyr Artiukh come governatore dell'Oblast di Sumy e di Artem Lysohor come governatore dell'Oblast di Luhansk, ritenuti responsabili di aver messo a rischio gli abitanti di Sumy per aver pensato di organizzare la cerimonia. Artiukh avrebbe confermato l’idea di pianificare l’incontro ma ha negato ogni responsabilità nella sua organizzazione.
Ciò detto, nell’attacco la Russia ha usato bombe a grappolo con l’obiettivo di fare quante più vittime possibili (e non per fare un attacco mirato, come sostenuto dalle autorità russe). Come accaduto anche nel caso dell’attacco al ristorante di Kryvyi Rih, lo scorso 5 aprile, quando la Russia aveva falsamente sostenuto che l'obiettivo era una riunione di ufficiali militari ucraini: affermazioni immediatamente smentite da un video di sicurezza del luogo che mostrava come non ci fosse alcun raduno. Gli obiettivi reali e le vittime dell'attacco, per lo più civili, sono stati documentati non solo da filmati e giornalisti sul posto, ma anche da una squadra dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in Ucraina.
Gli attacchi russi contro non militari e le infrastrutture civili sono stati una costante durante tutta l'invasione, nonostante le smentite non credibili dei funzionari russi e la disinformazione filo-Cremlino. Dal 2022, la Russia ha attaccato più volte obiettivi civili, tra cui il teatro della città di Mariupol, edifici residenziali, scuole e impianti energetici. Il 5 marzo 2024, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto nei confronti di due alti funzionari russi ritenuti responsabili di «attacchi missilistici compiuti dalle forze sotto il loro comando contro le infrastrutture elettriche ucraine» tra ottobre 2022 e marzo 2023, considerati crimini di guerra.
"Gli ucraini accusano Zelensky per l'attacco a Sumy"
“Gli ucraini accusano Zelensky dell'attacco a Sumy. Dopo che la Russia ha colpito un sito militare a Sumy, Volodymyr Zelensky ha affermato che l'attacco era mirato contro civili, ma il Ministero della Difesa russo ha sostenuto che gli obiettivi militari erano situati in aree civili. L'UE ha condannato la Russia, ma gli ucraini sono sempre più scettici nei confronti della versione di Zelensky e mettono in dubbio la versione ufficiale. Nei commenti sui social media non nascondono la loro rabbia.”
Non ci sono prove concrete che i messaggi citati in questa informazione siano reali. Anche se lo fossero, nulla indica che siano rappresentativi delle opinioni della maggioranza degli ucraini e, in realtà, le testimonianze dei cittadini ucraini raccolte da giornalisti sul campo a Sumy indicano il contrario. L’obiettivo è minare la leadership dell'Ucraina e il presidente Zelensky.
Non è la prima volta che la propaganda russa cerca di delegittimare il presidente ucraino, affermando che “il regime di Zelensky non gode del sostegno dell'opinione pubblica”, che “il regime nazista di Zelensky è a pochi mesi dalla caduta”, che “la Russia attacca solo strutture militari in Ucraina”, che “l'Ucraina viola il diritto internazionale umanitario mentre la Russia lo rispetta”, o che “in Ucraina dovrebbe esserci un governo guidato dall'ONU poiché Zelensky è un ostacolo alla pace”. Tutte retoriche che abbiamo visto circolare e avere presa anche in Italia fino a diventare in alcuni casi opinione comune.
"Il massacro di Sumy è stato inscenato come quello di Bucha"
Un’altra narrazione ricorrente in questi giorni è che a Sumy è stato inscenato un massacro come sarebbe stato già fatto in passato in occasione di Bucha. Anche questo è un modello ben noto di disinformazione filo-Cremlino che oscura le atrocità commesse dalle forze armate russe contro i civili ucraini.
Le affermazioni della Russia secondo cui i filmati che mostrano cadaveri per le strade di Bucha sarebbero stati una messa in scena sono state approfonditamente verificate e smentite da più testate e siti che si occupano di factchecking come BBC, Bellingcat, New York Times, Mediazona, Atlantic Council e altri.
Human Rights Watch ha raccolto i resoconti delle violenze contro i civili a Bucha:
“Il 4 marzo, le forze russe a Bucha, a circa 30 chilometri a nord-ovest di Kiev, hanno radunato cinque uomini e ne hanno giustiziato uno sommariamente. Un testimone ha raccontato a Human Rights Watch che i soldati hanno costretto i cinque uomini a inginocchiarsi sul ciglio della strada, hanno tirato loro le magliette sopra la testa e hanno sparato a uno degli uomini alla nuca.”
L'Unione Europea ha condannato le atrocità commesse e ha chiesto che siano accertate le responsabilità per le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale da parte delle forze armate russe, compreso il pieno sostegno alle indagini avviate dal procuratore della Corte penale internazionale.
Immagine in anteprima: ДСНС України, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

leandro
L’ipotesi che appare più credibile è che i russi abbiano colpito un obiettivo militare rappresentato da una cerimonia per la consegna di onorificenze ai soldati della 117a Brigata, organizzato in un centro congressi all’interno del centro urbano di Sumy. Lo confermano diverse fonti ucraine come il deputato Maryana Bezuhla e Artem Semenikhin, sindaco di Konotop, che hanno protestato contro la decisione di tenere un simile evento nel centro di una grande città, esponendo i civili al rischio di un attacco nemico. Il sindaco di Konotop ha chiesto le dimissioni del governatore militare della regione di Sumy, Volodymyr Artyukh, e del capo regionale dei servizi di sicurezza interni (SBU) mentre Bezuhla ha affermato che il programma prevedeva, dopo la consegna delle medaglie alle 10, uno “spettacolo per bambini” alle 11. Alle 10.15 è avvenuto il raid missilistico russo. La presidenza ucraina ha rimosso il governatore militare della regione di Sumy e un funzionario ucraino ha detto all’agenzia Afp che la decisione è legata a una dichiarazione alla testata Suspilne News in cui Artyukh affermava che era stato invitato alla cerimonia militare di domenica mattina in città ma che non l’aveva organizzata la sua amministrazione. Dichiarazione che di fatto ha confermato che l’attacco russo era diretto contro il raduno militare, obiettivo quindi legittimo in guerra. Bezuhla ha lanciato un appello al capo delle forze armate, il generale Oleksandr Syrsky, affinché cessino le cerimonie militari in luoghi civili poiché i russi ancora una volta avevano informazioni sul raduno ottenute dall’intelligence a seguito di una fuga di notizie. Il deputato ricorda che nessuno è stato punito per i precedenti casi di stragi di soldati ucraini colpiti dai missili russi durante raduni e assembramenti. A ulteriore conferma delle responsabilità delle autorità ucraine nella strage di Sumy, gli Stati Uniti hanno rifiutato ieri di sostenere un comunicato di condanna del G7 all’attacco russo, citando il desiderio di continuare le trattative con Mosca. Probabile che l’intelligence statunitense abbia confermato la legittimità dell’obiettivo colpito dagli Iskander russi.
Vittorio Spadanuda
Che pericolo rappresenta una cerimonia di premiazione? C'è sempre qualcuno che si accoda alle menzogne russe.