Senza PD sarei nulla
1 min letturaIl PD è uno dei miei argomenti di discussione preferiti. Questo e Emma Bonino presidente. Lo tiro in mezzo appena posso, sia a pesca nei laghi sia quando mi portano a San Martino di Castrozza con l'inganno (era un bel posto). Da lavorare ce n'è: adesso Renzi è di nuovo Il Male, dopo una tregua durata qualche settimana nella quale è stato definito l'altro fratello del blues dei Blues Brothers insieme a Bersani, il secondo gemello del gol della coppia d'attacco del PD insieme a Pierluigi Bersani, e i più spericolati gli hanno dato addirittura del Robin di relativo BatBersani.
Ora dice che è tardi, e dà al partito concime fresco per rinfrancare l'odio e a me un argomento nuovo di conversazione, dopo giorni di noia attorno a 8 irrealizzabili punti tirati fuori quanto e più di quanto esca io stesso con l'argomento PD in una cena di gala. Il PD è un ottimo argomento per intrattenere dibattiti con estranei. "Ma hai visto il PD? Roba da matti": e amicizie nascono, si rinsaldano, vengono messe alla prova. Senza PD (e Bonino presidente sempre) la mia vita sociale sarebbe sicuramente un inferno (mi sbagliavo). Alle feste fisserei il fondo del bicchiere (vuoto), metterei a posto la rubrica del telefono guardandomi attorno schivo e circospetto, non aprirei bocca. Invece a botte di Orfini e Speranza puoi sempre svoltarla, i re della serata, come i veri maschi alfa (e quanto piace alle donne!). Grazie PD.
(CIAO A TUTTI è una specie di rubrica talvolta satirica che torna lunedì ché nel weekend la gente girella).