Scozia, la protesta blocca un raid anti-immigrati della polizia britannica: “Sono i nostri vicini, lasciateli andare”
3 min letturaGiovedì mattina, giorno del giuramento del nuovo parlamento scozzese, circa 200 persone sono scese in strada a Kenmure Street, nel quartiere Southside di Glasgow, una delle zone più multiculturali della città, per protestare contro l'arresto di due immigrati indiani. I due uomini erano stati prelevati dalla loro abitazione dagli ufficiali dell'Immigration Enforcement, l'autorità britannica del Ministero degli Interni, responsabile dell'applicazione della legge sull'immigrazione in tutto il Regno Unito, e fatti salire in un furgone per essere portati via. La folla di residenti ha però circondato la vettura gridando «questi sono i nostri vicini, lasciateli andare», «nessuno è illegale». Uno dei manifestanti si è sdraiato sotto il furgone per impedirgli di partire. Sul posto sono poi arrivati anche decine di agenti della polizia scozzese.
@NicolaSturgeon Can you intervene here? We don't want our neighbours, people of Pollokshields, deported. We want a Scotland that welcomes refugees not an inhuman hostile environment policy pic.twitter.com/OeFIC8tdBl
— Fergus Walker (@fergusthewalker) May 13, 2021
this guy jammed himself under the police van for 7 hours to stop the deportation, he's a hero among with all the other folk who came together to resist #KenmureStreet pic.twitter.com/l9mSbdVeqf
— drichel 📕 (@Drichelytically) May 13, 2021
Dopo uno stallo durato quasi otto ore, i due uomini – arrestati per sospetta violazione delle leggi sull'immigrazione, ha dichiarato il Ministero degli Interni britannico – sono stati rilasciati su cauzione, tra gli applausi dei manifestanti presenti. Uno dei vicini dei due uomini arrestati e poi rilasciati ha detto a Sky News che la solidarietà manifestata in questa occasione «mostra che la comunità non sopporterà che i loro vicini vengano trascinati via dalle loro case».
Nothing is more beautiful than solidarity.
In response to a Home Office immigration raid during Eid, the people of Glasgow mobilised, fought back and got their neighbours released 💕pic.twitter.com/OnQscqN6Dr
— Zarah Sultana MP (@zarahsultana) May 13, 2021
La polizia scozzese – che in precedenza aveva sottolineato di essere arrivata sul posto, dopo una telefonata da parte dell'IE, per sorvegliare la protesta e di non fornire assistenza nell'allontanamento dei richiedenti asilo – ha comunicato che "al fine di tutelare la sicurezza, la salute pubblica e il benessere di tutte le persone coinvolte nella detenzione e nella successiva protesta a Kenmure Street, a seguito di un'adeguata valutazione dei rischi, ha deciso di rilasciare nel frattempo gli uomini detenuti dagli ufficiali britannici dell'IE".
Updated statement on Kenmure Street, Glasgow pic.twitter.com/1ELrLVZhOg
— Police Scotland (@policescotland) May 13, 2021
Sulla vicenda è intervenuta la prima ministra scozzese, leader del partito nazionalista e membra del Parlamento Scozzese per la circoscrizione di Glasgow Southside, Nicola Sturgeon che, in una serie di tweet, ha dichiarato innanzitutto di non essere d'accordo con la politica sull'immigrazione portata avanti dal Ministero degli Interni britannico e definito l'azione degli ufficiali dell'IE "inaccettabile": "Agire in questo modo, nel cuore di una comunità musulmana mentre celebrava l'Eid, in un'area in cui si sta avendo un focolaio di Covid, è un rischio per la salute e la sicurezza". Il riferimento della prima ministra è all'Eid al-Fitr, cioè la celebrazione che nell'Islam segna la fine del mese sacro del Ramadan nell'Islam, e al fatto che la protesta iniziata dopo l'arresto si è svolta in una parte di Glasgow che sta registrando un picco di casi legati alla cosiddetta "variante indiana".
2/ I disagree fundamentally with @ukhomeoffice immigration policy but even putting that aside, this action was unacceptable. To act in this way, in the heart of a Muslim community as they celebrated Eid, and in an area experiencing a Covid outbreak was a health & safety risk
— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) May 13, 2021
Sturgeon ha inoltre affermato di aver chiesto assicurazioni al governo del Regno Unito che "situazioni così pericolose" non si verifichino mai più, specificando di essere orgogliosa "di rappresentare un collegio elettorale e guidare un paese che accoglie e mostra sostegno a richiedenti asilo e rifugiati". Anche diversi politici scozzesi hanno espresso solidarietà ai residenti sui social media. Su Twitter, durante la protesta, Paul Sweeney, un parlamentare laburista, ha invitato i cittadini di Glasgow a recarsi sul posto per dimostrare il loro sostegno.
4/ Lastly, I am proud to represent a constituency and lead a country that welcomes and shows support to asylum seekers and refugees. The day when immigration policy is the responsibility of @ScotParl can’t come soon enough.
— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) May 13, 2021
Da parte sua il Ministero dell'Interno britannico ha definito l'operazione condotta a a Kenmure Street legittima e affermato che continuerà ad affrontare "l'immigrazione illegale in tutte le sue forme", specificando che "il nuovo piano per l'immigrazione deciso dal governo "accelererà l'allontanamento di coloro che sono entrati illegalmente nel Regno Unito". Intervistata dal Guardian, Wafa Shaheen, del Consiglio scozzese per i rifugiati, ha detto: "Indipendentemente dallo status di immigrazione delle persone prese di mira oggi, questo pugno di ferro da parte del Ministero degli Interni è inutile ed evitabile. È spaventoso, intimidatorio e sproporzionato. Le centinaia di persone per strada questa mattina in solidarietà con le persone coinvolte mostrano che la gente in Scozia è stanca e ne ha avuto abbastanza".
Foto in anteprima via @david_millar