Scalfari, Travaglio, Grillo e l’upupa
1 min letturaAndrea Zitelli
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Poi magari il colloquio 'vero' è andato così come immaginato da Vincenzo Marino :D
"È pazzesch, è passato così: o' lampo. Ma l'hai visto, Ge'?"
"Dimmi caro.."
"O cinghialo': è passato lesto lesto"
"Ah. No".
"Però ho visto un'upupa"
"U pupa?"
"Upupa upupa. L'ilare uccello"
"E comme no, sta pieno così di upope".
Ma a prendere di mira satiricamente l'intervista del fondatore di la Repubblica è stato Marco Travaglio. Con l'editoriale di oggi, Cinghialotto non andare via, il vice direttore de Il Fatto Quotidiano si è divertito, infatti, a ironizzare, tra sberleffi e risatine sugli animali – un cinghiale, un merlo e un'upupa - avvistati da Scalfari prima della visita a Napolitano, sull'inutilità delle domande - o non-domande – poste dal noto giornalista al Presidente della Repubblica.
Operazione divertente che mi ha fatto venire in mente, però, un altro spassoso esercizio: come Scalfari avrebbe potuto rispondere all'ironia “travaglina”. Prendendo, infatti, il pezzo con cui Travaglio si era difeso dalle numerosissime critiche ricevute dopo il suo colloquio con Beppe Grillo per via del tono ritenuto un po' troppo amichevole e accondiscendente delle domande rivolte al fondatore del Movimento 5 Stelle, Scalfari, riadattando i passi della suddetta difesa, si sarebbe potuto divertire ribattendo:
"ll risultato della conversazione è sotto il giudizio dei lettori: non c’è trucco, non c’è inganno, è tutto lì sulle due pagine del nostro giornale. C’è, è ovvio, il mio pregiudizio positivo (una sorta di conflitto d’interessi affettivo) nei confronti di un personaggio che – mia personalissima opinione – dà alla politica un contributo di generosità."
"Detto tutto ciò, cari lettori, continuate a criticare il mio e il nostro lavoro quando ve ne pare il caso. Magari, se posso dare un consiglio, giudicate ciò che leggete senza andare per forza, a tutti i costi, a cercare “quello che c’è dietro”.
Magari allegando a tale risposta, una piccola postilla:
“Ecco, Marco, vedi: chi di conflitto d'interessi affettivo ferisce, di conflitto d'interessi perisce.
Con affetto, Barbapapà”.