Fuori da qui Post

I sei mesi di repressione senza precedenti che hanno trasformato la Russia in una dittatura

2 Settembre 2022 4 min lettura

I sei mesi di repressione senza precedenti che hanno trasformato la Russia in una dittatura

Iscriviti alla nostra Newsletter

3 min lettura

di Meduza

Sono trascorsi sei mesi da quando Vladimir Putin ha lanciato un'invasione su larga scala dell'Ucraina e una repressione interna che ha trasformato la Russia in una dittatura di fatto. In questo intervallo di tempo, il movimento russo contro la guerra è stato annientato: attivisti e politici indipendenti sono dietro le sbarre o in esilio; la gente comune è perseguita in massa per aver tentato di esprimersi contro la guerra (o a favore della pace); gli artisti "inaffidabili" vedono mostre, esibizioni o concerti cancellati; la censura militare regna sovrana e la stampa indipendente è stata cacciata dal paese. Insieme al progetto per i diritti umani Ovd-Info, il sito indipendente russo Meduza presenta una sintesi degli sforzi compiuti in sei mesi dalle autorità russe per eliminare ogni dissenso.

Limitazione del diritto di assemblea e riunione

Ovd-Info ha rilevato almeno 16.437 arresti connessi alle proteste contro la guerra tra il 24 febbraio e il 17 agosto 2022. Oltre agli arresti durante le proteste di piazza, il dato include 138 arresti per post contro la guerra pubblicati sui social media, 118 arresti per simboli contro la guerra e 62 arresti effettuati dopo manifestazioni contro la guerra.

Repressione attraverso la legge

Le autorità russe hanno anche effettuato detenzioni "preventive" con l'aiuto della tecnologia di riconoscimento facciale. Il sistema di riconoscimento facciale di Mosca è stato usato nell’arresto di almeno 33 persone in occasione della Giornata della bandiera nazionale russa, il 22 agosto.

Nell'agosto 2022 non sono state introdotte nuove leggi, probabilmente perché i legislatori russi sono in vacanza. Dal 24 febbraio, tuttavia, i legislatori della Duma di Stato hanno adottato un totale di 16 nuove leggi repressive o emendamenti a leggi esistenti.

Casistica di reati

In 182 giorni di guerra, 224 persone sono imputate in processi che riguardano "casi di oppositori della guerra". La 224esima persona accusata è Evgeny Roizman, politico contrario alla guerra ed ex sindaco di Ekaterinburg, arrestato il 24 agosto, esattamente sei mesi dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Nel solo mese di agosto, gli avvocati di OVD-Info hanno iniziato a rappresentare imputati in cinque nuovi casi penali: Alexey Onoshkin, Ilya Gantsevsky, Marina Ovsyannikova, Andrey Pavlov e Sergey Veselov. In totale, gli avvocati di OVD-Info si stanno occupando di 22 "casi di oppositori della guerra".

Casi amministrativi

Secondo quanto riporta il sito indipendente russo Mediazona, dal 24 febbraio sono stati aperti almeno 3.780 casi, ai sensi dell'articolo 20.3.3 del Codice russo dei reati amministrativi (discredito dell'esercito).

Ovd-Info ha inoltre rilevato almeno sette casi di persecuzione extragiudiziale di persone che si sono opposte pubblicamente alla guerra. Tra le varie forme di persecuzione figurano attacchi fisici, minacce, licenziamenti da agenzie governative e il rifiuto delle forze dell'ordine di indagare su atti di vandalismo anti-ucraino.

Agenti d'influenza stranieri" e "organizzazioni indesiderate"

Il ministero della Giustizia russo sembra aver riposato ad agosto: per tutto il mese non ci sono state ulteriori Tuttavia, nel corso dell'estate, la procura di Mosca ha intentato una causa per liquidare il sindacato dei Giornalisti, con l'accusa di non aver rispettato i requisiti della legislazione sugli "agenti stranieri", e il tribunale di Mosca per gli arbitrati ha avviato una procedura di fallimento contro la sede russa di Radio Free Europe/Radio Liberty, a causa del mancato pagamento delle multe imposte per non aver etichettato i contenuti degli "agenti stranieri".

Da quando Ovd-Info ha pubblicato il suo rapporto di luglio sulle repressioni contro gli oppositori della guerra, altre tre organizzazioni sono state dichiarate "indesiderabili": Il Congresso ucraino canadese, l'Istituto Macdonald-Laurier e la Federazione nazionale ucraina del Canada. Ora ci sono 65 organizzazioni sulla lista nera degli "indesiderabili".

Inoltre, l'ufficio del Procuratore Generale russo ha aggiunto un diciannovesimo dominio, appartenente al sito d’inchiesta The Insider, al registro delle informazioni vietate.

Blocchi di Internet, censura e pressioni sui media indipendenti

Secondo il gruppo di difesa dei diritti digitali Roskomsvoboda, circa 7.000 siti web sono stati bloccati dalla censura militare. Ma secondo il procuratore generale Igor Krasnov la Russia ha rimosso o bloccato circa 138.000 risorse web dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.

Ad agosto, il social network VKontakte ha bloccato le pagine dell'artista Yulia Tsvetkova, dell'emittente bielorussa Zerkalo e di Ovd-Info. La pagina di Ovd-Info è stata bloccata perché avrebbe contenuto "inaffidabili informazioni socialmente significative" sulla "operazione militare speciale" dell'esercito russo in Ucraina. Anche il tribunale distrettuale Lukhovitsky di Mosca si è rifiutato di sbloccare il sito web di Ovd-Info.

Nell'ultimo mese, l'ufficio del procuratore generale ha anche censurato una conferenza stampa in difesa dei musulmani oppressi che coinvolgeva l'attivista per i diritti umani Svetlana Gannushkina, nonché i commenti della stessa Gannushkina per testate come Culture of Dignity, Tell Gordeeva e Tv Rain. Anche la pubblicazione TJournal ha annunciato la chiusura a causa di un grave calo di lettori (e di entrate), dopo il blocco del suo sito web.

Almeno cinque concerti ed eventi sono stati censurati dopo che i partecipanti avevano espresso pubblicamente opinioni contro la guerra. Le autorità russe hanno cancellato una conferenza della giornalista Asya Kazantseva e le esibizioni della cantante pop Dora e dei gruppi AloeVera, Krovostok e Anacondaz.

Iscriviti alla nostra Newsletter


Come revocare il consenso: Puoi revocare il consenso all’invio della newsletter in ogni momento, utilizzando l’apposito link di cancellazione nella email o scrivendo a info@valigiablu.it. Per maggiori informazioni leggi l’informativa privacy su www.valigiablu.it.

È possibile leggere il rapporto completo di Ovd-Info (in lingua russa) a questo link.

Articolo originale pubblicato sul sito indipendente russo Meduza - per sostenere il sito si può donare tramite questa pagina.

(Immagine in anteprima via ndtv.com)

Segnala un errore