Rubare un film è come scaricare un’auto: la pirateria digitale al tempo delle stampanti 3D
2 min letturaLa fantascienza è spesso una via per scrutare il futuro, ma talvolta visioni dell'avvenire vengono da occasioni insospettabili. Oggi un classico meme, uno di quei fenomeni in rete che si propagano capillarmente, potrebbe passare dall'essere strumento di derisione della guerra draconiana alla pirateria a diventare una realtà vera e propria.
You wouldn’t steal a car - non vorresti rubare una macchina - è il trailer antipirateria che appare sui Dvd e viene proiettato nelle sale cinematografiche. Non vorresti rubare una macchina, e scaricare (downloading) un film piratato è come rubare, ed è contro la legge. Questo il messaggio, particolarmente fastidioso in quanto non può essere saltato, e deve essere visionato per intero prima di poter vedere il film pur regolarmente acquistato.
L'inventiva della rete lo ha trasformato, come un mashup realizzandone tante parodie, la più famosa è: 'you wouldn't download a car', con chiaro riferimento alla diatriba sul fatto che in realtà scaricare un film o un file musicale non è la stessa cosa che rubare, poiché non si sottrae nulla al titolare.
Negli ultimi mesi l'innovazione tecnologica ha portato a realizzare versioni sempre più sofisticate delle stampanti 3D, una tecnologia che esiste da tempo, portandole a realizzare un modello in 3 dimensioni a partire da un progetto software, stampando letteralmente su diversi tipi di materiali, come plastica, metallo, oppure anche cioccolata.
Il sogno di ogni pirata, o forse solo di coloro che ritengono eccessive le pretese delle lobby antipirateria, parrebbe quindi realizzarsi, poiché nei prossimi anni sarà possibile scaricare, downloadare una macchina da internet e stamparsela con comodo, una macchina del tutto funzionante, come alcuni modelli già esistenti, tipo la Urbee o la Areion. Ma non solo, si potranno scaricare scarpe da ginnastica, sedie, e tantissimi oggetti fisici, così come oggi possiamo scaricare un'immagine e stamparla sul computer di casa. Pirate Bay ha addirittura annunciato all'inizio dell'anno una nuova sezione del sito, Physibles, che conterrà appunto modelli per stampa 3D.
Di sicuro le aziende produttrici di auto ma non solo, non saranno molto entusiaste di questo futuro 3D free for all, e già nascono le prime contromisure. Un nuovo brevetto è stato rilasciato pochi giorni fa dall'ufficio brevetti americano, e descrive un sistema in cui le stampanti 3D dovranno ottenere una specifica autorizzazione prima di poter stampare l'elemento richiesto dall'utente. La stampante 3D avrà un database interno con l'elenco degli oggetti che non potrà stampare, o che stamperà con restrizioni. Sono allo studio anche sistemi di monitoraggio per gli intermediari della comunicazione al fine di impedire il download di oggetti vietati.
Dopo anni di strenua lotta tra le lobby del copyright e i fautori del libero sharing, si profila nei prossimi 20 anni una nuova fase della lotta alla pirateria, con le lobby industriali che tenteranno di stoppare in tutti i modi gli internauti dal downloadare una macchina!