La Resistenza delle donne – Conversazione con Benedetta Tobagi [podcast]
2 min letturaSai chi sei? Sai a cosa sei chiamata? Per cosa vale la pena vivere e morire? Che cosa è giusto fare? Rompere con clamore o resistere in silenzio nel quotidiano. Tuffarsi al centro del campo di battaglia o restare ai margini – parete, pilastro, confine, protezione; grembo e custode del dolore degli altri. O entrambe le cose? Invisibile o sfrontata, mani impeccabili o spellate, sporche d’inchiostro o di farina, mitra in spalla o in casa a dar di pedale sulla macchina da cucire. In quanti modi puoi lottare? Chi vuoi essere? Dentro quali sguardi ti muovi? Sei madre? Ti senti madre?
Potresti uccidere? E dare, invece, la vita? («Dare la vita»: le stesse parole per significare il mettere al mondo qualcuno e l’esser pronta a morire). Essere donna è avere la guerra dentro, sempre, da sempre. Cosa farai nei conflitti là fuori? Come scriverai il tuo nome nel libro grande della storia e della vita?
Così ha inizio il viaggio che Benedetta Tobagi ha intrapreso per raccontare le donne della Resistenza. Dall’Armistizio alla Liberazione e anche negli successivi, i ritratti, le storie, i volti delle donne che hanno abbracciato la resistenza partigiana di cui furono protagoniste, prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una metà della Storia a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi dà voce, facendosi accompagnare in questo viaggio dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Rimettendo al loro posto le pagine strappate o sminuite che vedono le donne protagoniste della Storia. Il racconto delle invisibili che hanno fatto la Storia. “Le storie non esistono se non c’è qualcuno che le racconta”. E Benedetta Tobagi, scrittrice e storica, ha deciso di raccontarle, attingendo a fonti che ritroviamo raccolte in una preziosissima bibliografia alla fine del libro.
Giovani, giovanissime, di qualsiasi classe sociale, povere, ricche, istruite o senza mai aver avuto la possibilità di andare a scuola, mamme, figlie, contadine, sarte, infermiere. Donne che non si erano mai interessate di politica. Dalla borghesia alle classi più umili, stremate dalla fame e dalla miseria della guerra. che attraverso l’impegno antifascista iniziano un percorso di liberazione personale, di autodeterminazione, di emancipazione.
Com’è successo che in una società fortemente patriarcale e oppressiva le donne irrompono da protagoniste sulla scena?
Attraverso le fotografie e le singole storie di queste donne ripercorriamo cosa è stata la Resistenza italiana, che è stata la resistenza di pochi e poche, come dirà Franco Antonicelli figura di spicco di Libertà e Giustizia, presidente del Comitato di Liberazione Nazionale piemontese: "La resistenza è stata il riscatto di pochi, di questi pochi molti non sono più e presto cadrà l’oblio". Nell’ultima parte del libro Tobagi affronta anche la storia della storia della resistenza delle donne, che è stata, proprio perché omessa, sminuita, taciuta (e non solo) una resistenza tradita.
La canzone all'inizio di questo podcast è di Giuni Russo, scritta con Maria Antonietta Sisini, "Notturno dall'Italia".
Il libro in formato cartaceo è ora disponibile come ricompensa per chi sceglie di sostenere il crowdfunding 2023 di Valigia Blu.
Foto anteprima di Greta Gandini