Prima di cambiare il modo di raccontare la politica, va cambiato il modo di fare politica
1 min letturaDa un post su Facebook di Andrea Iannuzzi
Le misure anticorruzione, annunciate come urgentissime all'indomani degli arresti di Mafia capitale, presentate da Renzi con delle efficacissime slide, giacciono in un limbo dopo il ddl del governo non ancora approdato al Parlamento. Ma quanti italiani sanno che la promessa "i ladri pagheranno" è rimasta per ora solo un annuncio?
Le nuove norme sui reati fiscali, varate alla vigilia di Natale e poi stoppate, sono ferme almeno fino al 20 febbraio, quando si saprà se la cosiddetta salva-Berlusconi vedrà la luce oppure no. Ma anche ieri sera, una renziana doc come Simona Bonafè diceva che "Renzi ha ammesso l'errore", lasciando intendere ai telespettatori che "l'errore" verrà sanato.
Tuttavia Renzi non ha mai detto chiaramente di voler togliere quella clausola, anzi, ne ha difeso il principio: se avesse voluto, avrebbe potuto riparare all'errore in dieci minuti. Non c'è alcuna certezza che la salva-Berlusconi non venga riproposta a febbraio.
Oggi, per la terza volta consecutiva, il consiglio dei ministri convocato per le misure "urgentissime" antiterrorismo annunciate dopo l'attentanto in Francia, è stato inspiegabilmente annullato (terzo rinvio appunto), con il sottosegretario Minniti che ha detto (fonti agenzie): "Non si è valutato opportuno fare un decreto su questi temi mentre ci sono le consultazioni per il Quirinale". Fatemi capire: c'è un legame tra le leggi antiterrorismo e le trattative tra i partiti per il nuovo capo dello Stato? E di che tipo? Non è strano tutto ciò?
Nel frattempo Renzi e Berlusconi si incontrano riservatamente al Nazareno per decidere, loro due e nessun altro, chi sarà il prossimo presidente della Repubblica.
Tutto normale? Non sarebbe ora di diradare un po' della nebbia che da mesi ormai avvolge il centro di Roma, nel triangolo Palazzo Chigi - Nazareno - Quirinale? Non meritano gli italiani un po' più di rispetto e trasparenza? E non sarebbe ora di finirla con gli annunci mediatici non seguiti dai fatti?
Prima di cambiare il modo di raccontare la politica, bisognerebbe preoccuparsi di cambiare il modo di fare politica.