Il processo politico palestinese rimane ostaggio di divisioni decennali. Accordi come quello firmato a Pechino lo scorso luglio, che promettevano unità e ricostruzione per Gaza, sono stati bloccati da vecchi ostacoli. Sullo sfondo, la Cina si propone come nuovo attore diplomatico, mentre la Cisgiordania vive crescenti tensioni e Gaza resta devastata. L’impasse politico rischia di compromettere ogni tentativo di stabilità e ricostruzione in Palestina.
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