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L’inchiesta che accusa gli Stati Uniti del sabotaggio del Nord Stream fa acqua da tutte le parti

17 Febbraio 2023 18 min lettura

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L’inchiesta che accusa gli Stati Uniti del sabotaggio del Nord Stream fa acqua da tutte le parti

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di Oliver Alexander

Ci tengo a premettere che in questo articolo non trarrò alcuna conclusione sui responsabili delle esplosioni del gasdotto Nord Stream. Benché abbia i miei sospetti, tutte le informazioni disponibili pubblicamente riguardo alle esplosioni sono circostanziali, e nessuna indica in modo definitivo un colpevole specifico. Lo scopo di questo articolo è quello di smontare le affermazioni contenute in quello di Seymour Hersh,How America Took Out The Nord Stream Pipeline”. Nel farlo, ho utilizzato informazioni pubblicamente disponibili.

Per quanto riguarda il passato di Seymour Hersh, sia il suo periodo come giornalista vincitore del premio Pulitzer negli anni '70, sia le sue recenti prese di posizione, non del tutto corrette, sugli attacchi di gas in Siria e sull'avvelenamento di Skripal, lascio che a parlare siano persone come Eliot Higgins, che hanno lavorato su questi casi. Qui mi concentrerò esclusivamente sulle affermazioni contenute nel già citato articolo di Hersh. 

(L'articolo è stato successivamente aggiornato per includere le informazioni fornite da Seymour Hersh nelle interviste rilasciate nei giorni successivi al suo post originale)

Nell'articolo How America Took Out The Nord Stream Pipeline, il giornalista Seymour Hersh sostiene di aver fornito un resoconto estremamente dettagliato su un'operazione segreta degli Stati Uniti per distruggere i gasdotti Nord Stream, assicurandosi così che la Russia non potesse rifornire la Germania di gas naturale. Tutte le informazioni contenute nell’articolo di Hersh proverrebbero da un'unica fonte anonima, che sembra aver avuto accesso diretto a ogni fase della pianificazione e dell'esecuzione di questa operazione altamente segreta.

L’inchiesta che accusa gli Stati Uniti del sabotaggio del Nord Stream fa acqua da tutte le parti /2

Leggendo per la prima volta il resoconto degli eventi fatto dai Hersh, il livello di dettagli forniti può spingere a dar credito alla storia. Tuttavia, proprio l'elevato livello di dettagli è anche il punto in cui l'intera ricostruzione comincia a traballare e non riesce a stare in piedi. Si dice spesso che le persone che mentono hanno la tendenza ad aggiungere troppi dettagli superflui ai loro racconti. Questo tentativo di "coprire tutte le basi" è in molti casi ciò che tradisce queste persone. I dettagli in più aggiungono altri punti di riferimento che possono essere controllati ed esaminati. Nel caso di Hersh, questo è proprio ciò che sembra essere accaduto. A livello superficiale, il livello di dettaglio è adatto ai non addetti ai lavori o alle persone che non hanno una conoscenza di nicchia dell'argomento trattato. Quando si guarda più da vicino, però, l'intera storia inizia a mostrare enormi falle, e i dettagli specifici possono essere smontati.

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All'inizio dell'articolo Hersh afferma che la segretezza della missione per distruggere i gasdotti era la priorità assoluta dell'amministrazione Biden. Questo, secondo il giornalista, è il motivo per cui sono stati scelti i sommozzatori dell'Unità sperimentale di immersione della Marina degli Stati Uniti invece dei SEAL o di altre unità SOCOM. In questo modo si sarebbe evitata la segnalazione dell'operazione ai membri del Congresso o alla "Banda degli Otto". Nel racconto iniziale di Hersh, sembra che sia stata presa ogni precauzione per evitare fughe di notizie o la partecipazione di figure non necessarie per la missione.

Già nei resoconti delle prime riunioni di pianificazione top-secret tra alti funzionari dell'esercito statunitense, della CIA e dell'amministrazione Biden, alcune proposte sembrano più simili a fan fiction di Tom Clancy che a suggerimenti plausibili. Gli ufficiali dell'aeronautica statunitense avrebbero proposto di "sganciare bombe con spolette ritardate innescabili a distanza". Si potrebbe scrivere un intero articolo sulle ragioni per cui questa proposta è stata interamente inventata da qualcuno che non ha la minima idea di cosa comporterebbe tecnicamente.

Durante la presunta pianificazione iniziale di questa operazione, dal modo in cui viene descritta da Hersh e dalla sua fonte, emerge che la CIA e l'intero gruppo interagenziale non erano a conoscenza del fatto che i gasdotti Nord Stream fossero effettivamente dei gasdotti.

Tuttavia, il gruppo interagenzie era inizialmente scettico sull'entusiasmo della CIA per un attacco segreto in acque profonde. C'erano troppe domande senza risposta. Le acque del Mar Baltico erano pesantemente pattugliate dalla marina russa e non c'erano piattaforme petrolifere che potessero essere usate come copertura per un'operazione subacquea. I sommozzatori sarebbero dovuti andare in Estonia, proprio al di là del confine con le banchine di carico del gas naturale della Russia, per addestrarsi alla missione? "Sarebbe un casino", è stato detto all'Agenzia.

via Samuel Bailey

Non sono sicuro del perché tutti i funzionari dell'intelligence, nelle riunioni iniziali di pianificazione della missione, abbiano ritenuto che l'unico modo possibile per sabotare l'oleodotto fosse il breve tratto direttamente confinante con la Russia, invece del grande tratto in acque più favorevoli.

All'inizio dell'operazione, Hersh afferma che la Norvegia è stata scelta come partner naturale. Ciò comporta la partecipazione della marina e dei servizi segreti norvegesi ai dettagli della missione, poiché destinati a svolgere un ruolo chiave nel portarla a termine. Si tratta della stessa missione per la quale Biden continua a considerare la segretezza come priorità assoluta e non vuole che la "Banda degli Otto" o i membri del Congresso vengano a conoscenza del piano per paura di fughe di notizie.

Durante la presentazione della Norvegia, Hersh fa un'osservazione molto strana sul Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, insinuando che abbia lavorato direttamente con la comunità dei servizi segreti statunitensi fin dai tempi della guerra del Vietnam. Jens Stoltenberg è nato il 16 marzo 1959. Il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam è terminato il 30 aprile 1975, il che significa che Jens aveva appena compiuto 16 anni quando Saigon cadde sotto le truppe del PAVN. Dubito che Jens Stoltenberg fosse una risorsa dell'intelligence statunitense nella sua prima adolescenza.

Era un integralista su tutto ciò che riguardava Putin e la Russia che aveva collaborato con la comunità dei servizi segreti americani fin dai tempi della guerra del Vietnam. Da allora gode della loro completa fiducia. "È il guanto che si adatta alla mano americana", ha detto la fonte.

Quando l'articolo di Hersh si addentra nei dettagli della presunta operazione, è proprio il punto in cui iniziano a comparire le affermazioni fattualmente inesatte che si possono sottoporre a controlli incrociati.

Secondo Hersh la marina norvegese aveva avuto l'idea di usare l'annuale esercitazione BALTOPS come copertura per piazzare le cariche esplosive sugli oleodotti. Sostiene poi che gli americani avevano "convinto i progettisti della Sesta flotta ad aggiungere al programma un'esercitazione di ricerca e sviluppo" in cui "l'evento in mare si sarebbe tenuto al largo della costa dell'isola di Bornholm e avrebbe coinvolto squadre di sommozzatori della NATO che avrebbero piazzato le mine, con le squadre concorrenti che avrebbero usato le più recenti tecnologie subacquee per trovarle e distruggerle".

Questa affermazione presenta molteplici problemi. In primo luogo, lo sminamento è da tempo un punto fermo delle esercitazioni BALTOPS. Implicare che sia stato aggiunto come copertura per questa operazione è onestamente ridicolo. In secondo luogo, le persone dietro questa operazione segretissima, che non potevano permettersi fughe di notizie, hanno convinto in qualche modo i pianificatori di BALTOPS a cambiare i parametri della loro esercitazione, che sarebbe stata pianificata con largo anticipo rispetto allo svolgimento dell'esercitazione. Tutto questo senza informarli del perché, aggiungendo altre persone alla cerchia che poteva far trapelare i piani.

"Nord Stream 1 e 2, ciascuno con due gruppi di condutture, erano separati per gran parte del percorso da poco più di un miglio nel tratto verso il porto di Greifswald, nell'estremo nord-est della Germania".

La marina norvegese è stata rapida nel trovare il punto giusto, nelle acque poco profonde del Mar Baltico, a poche miglia dall'isola danese di Bornholm. Le condutture correvano a più di un miglio di distanza l'una dall'altra, su un fondale profondo solo 260 piedi".

Il prossimo grande punto interrogativo arriva dopo la descrizione di Hersh di come la marina norvegese abbia trovato il "punto giusto" per sabotare l'oleodotto. Sembra che le esplosioni siano avvenute tutte a breve distanza l'una dall'altra. In realtà c'erano 6,17 km tra il luogo delle due esplosioni che hanno causato le due perdite nel gasdotto Nord Stream 1. La terza esplosione, che ha causato la perdita nel gasdotto Nord Stream 2, si trovava a 80 km di distanza dall'esplosione del Nord Stream 1.

Subito dopo Hersh menziona alcuni dettagli sull'aspetto subacqueo dell'operazione. Inizia dicendo che i sommozzatori si sarebbero dispiegati al largo di "un cacciamine norvegese di classe Alta". Ma nessun cacciamine classe Alta ha preso parte a BALTOPS22. Un cacciamine della classe Oksøy, l'Hinnøy, ha invece partecipato alle esercitazioni. Le due classi di navi sono molto simili, anche se non identiche.

Sebbene questa nave abbia preso parte all'esercitazione, il suo posizionamento durante il periodo non corrisponde a quello che ci si aspetterebbe da una nave che fornisce supporto ai sommozzatori in acque profonde.

Joe Galvin ha utilizzato i dati AIS open source per tracciare la Hinnøy durante BALTOPS22. Come si può vedere dalla mappa nel suo tweet, i movimenti della nave non sono coerenti con tre lunghe immersioni nei luoghi delle tre diverse esplosioni.

Qui sotto ho segnato le posizioni delle perdite del Nord Stream sopra la mappa del movimento della Hinnøy durante BALTOPS22 che Joe Gavin ha pubblicato. Da notare che, anche quando è più vicina, la Hinnøy si trova a diversi km di distanza dai luoghi delle perdite. In corrispondenza delle due falle del Nord Stream 1, la Hinnøy non rallenta mai in modo significativo.

Dalle informazioni disponibili, non ho trovato prove che la Classe Oksøy sia in grado di supportare immersioni con gas misto in superficie. Ciò significa che i sommozzatori avrebbero dovuto utilizzare un respiratore subacqueo a circuito chiuso controllato elettronicamente (EC-UBA) per le loro immersioni. Nel suo articolo Hersh afferma che i sommozzatori "si immergevano con una miscela di ossigeno, azoto ed elio che usciva dalle loro bombole". Nel manuale di immersione della Marina statunitense le immersioni alle profondità richieste per il sabotaggio degli oleodotti devono essere effettuate con una miscela di HeO2 (Heliox). Il manuale contiene anche una tabella che indica i tempi di decompressione per i subacquei durante la risalita per immersioni a quella profondità.

Per un'immersione di 260 FSW, supponendo che il lavoro di posizionamento delle cariche richieda tra i 15 e i 30 minuti, il tempo totale di risalita dei sommozzatori sarebbe tra 53 e 195 minuti. Quindi per ogni immersione si prevede un tempo compreso tra un'ora e mezza e quattro ore per completare il posizionamento delle cariche. Inoltre, dato che i tre punti in cui sono state piazzate le cariche esplosive erano a distanza di chilometri l'una dall'altra, sarebbero state necessarie almeno 3 immersioni separate per portare a termine la missione.

Secondo la fonte anonima, a un certo punto gli americani e i norvegesi hanno deciso di informare gli alti funzionari di Danimarca e Svezia "in termini generali sulle possibili attività di immersione nell'area". Questo non lo capisco in nessun modo. O la stessa operazione isolata e altamente segreta che non deve avere fughe di notizie sta ora coinvolgendo altri attori esterni, oppure questo significa che sono stati appena informati che si sarebbero svolte delle immersioni. Se si tratta della seconda ipotesi, allora perché informarli sulle attività di immersione quando si supponeva che avessero già orchestrato l'intera parte di BALTOPS22 dedicata allo sminamento come scusa per le attività di immersione?

Hersh continua dicendo che gli Stati Uniti hanno dovuto "camuffare" gli esplosivi dai russi adattando la loro salinità a quella dell'acqua. Si tratta di un'assurdità senza alcun senso. La Russia non sta conducendo operazioni di sminamento nella Zona economica esclusiva danese e svedese. Se anche lo facesse, non rileverebbero ciò che lo stesso Hersh ha descritto come una carica sagomata piazzata sul gasdotto. La salinità è solo una parola a effetto piazzata dal giornalista.

Si sa che la marina russa possiede una tecnologia di sorveglianza in grado di individuare e far scattare le mine sottomarine. I dispositivi esplosivi americani dovevano essere camuffati in modo da apparire agli occhi del sistema russo come parte dello sfondo naturale, cosa che richiedeva un adattamento alla salinità specifica dell'acqua. I norvegesi avevano una soluzione.

Hersh afferma poi che le cariche sarebbero state fatte esplodere da un "sonar bouy" (sonoboa) sganciato mentre un "aereo di sorveglianza P-8 della Marina norvegese effettuava un volo in apparenza di routine". Ci sono molti problemi con questa affermazione: in primo luogo, i P-8 norvegesi sono gestiti dall'aeronautica militare norvegese. In secondo luogo, sebbene siano stati consegnati, l’articolo indicato come fonte dimentica di menzionare che i P-8 non entreranno in servizio attivo fino alla fine di quest'anno. Presumo che Hersh abbia pensato che fossero in servizio in quanto consegnati e abbia quindi aggiunto questo dettaglio alla sua storia, senza sapere che non erano ancora in servizio. Non c'è nulla di "apparentemente di routine" nel fatto che un P-8 norvegese lanci una sonoboa proprio al largo della costa di Bornholm.

Ci sono stati alcuni voli di addestramento di routine dei P-8 dell'aeronautica norvegese nella settimana che ha preceduto le esplosioni. Questi voli, tuttavia, si sono concentrati tutti nella parte settentrionale della Norvegia, dove il P-8 è programmato per operare. Due voli sono stati effettuati il 20 settembre dalla base del P-8 presso la stazione aerea di Evenes da due diversi aerei. Entrambi i voli, tuttavia, si sono concentrati sugli atterraggi di addestramento negli aeroporti circostanti la stazione aerea di Evenes. Nessuno dei voli si è svolto a più di 1000 km da Bornholm.

Anche il 22 settembre ci sono stati due voli di addestramento del P-8 previsti dall'aeronautica militare norvegese. Nell'occasione, uno dei due velivoli ha seguito un percorso simile a quello del 20, mentre l'altro ha effettuato una serie di atterraggi in aeroporti lungo la costa occidentale della Norvegia. Anche in questo caso nessuno dei due velivoli si è avvicinato a Bornholm e ai luoghi delle esplosioni.

Anche le informazioni Open Source ADS-B Exchange non mostrano alcuna attività di P-8 norvegesi il 26 settembre. Sebbene sia possibile che un velivolo operi senza apparire su ADS-B Exchange, in questo caso avrebbe poco senso, poiché Hersh afferma che doveva sembrare un "volo apparentemente di routine". Il luogo è anche molto lontano da qualsiasi cosa che possa essere considerata un "volo apparentemente di routine" da parte dei P-8 dell'aeronautica norvegese. Questi aerei non hanno mai operato vicino a Bornholm. Anche la tempistica non corrisponde, poiché Hersh afferma che dopo lo sgancio della sonoboa dal P-8, "poche ore dopo, gli esplosivi C4 ad alta potenza sono stati innescati e tre delle quattro condutture sono state messe fuori uso". La prima esplosione è stata registrata alle 02:03 ora locale, il che significa che non c'era modo che il volo fosse il 26 (come invece sostiene Hersh), mentre c'era anche un ritardo di qualche ora sugli esplosivi.

C'era un aereo P-8 Poseidon nelle vicinanze di Bornholm al momento delle esplosioni. Si trattava di un P-8 della Marina statunitense, non di un P-8 dell'Aeronautica norvegese. Anche in questo caso, però, la cronologia non corrisponde a quanto descritto da Hersh. Il P-8 è passato sopra l'area della falla del Nord Stream 2 quasi esattamente un'ora dopo l'esplosione. L'esplosione è avvenuta alle 02:03 CEST (l'Orario estivo dell'Europa centrale), mentre il P-8 ha sorvolato la zona alle 03:10 CEST. In seguito sarebbe tornato a sorvolare l'area diverse ore dopo le esplosioni.

L'uso di un P-8 americano sarebbe inoltre in contraddizione con l'intera ricostruzione di Hersh, che si poggia sulla premessa secondo cui Biden avrebbe usato mezzi militari norvegesi anziché statunitensi per evitare fughe di notizie al Congresso e alla "Banda degli Otto".

Hersh si abbandona poi a uno sproloquio su come si sia prestata attenzione affinché un rumore subacqueo casuale non innescasse gli esplosivi, il che ha ancora una volta poco senso. Non siamo negli anni '60, quando gli hacker ottenevano chiamate interurbane gratuite usando i fischietti in regalo con le scatole di cereali. L'uso di sistemi di controllo acustico sottomarino è da tempo un punto fermo dell'industria petrolifera offshore (grazie a Jonas Kofod). I blow out preventer a controllo acustico sono utilizzati a migliaia in tutto il mondo. Questi sistemi ricevono segnali acustici di controllo prodotti da un'unità di trasduzione a immersione e aprono o chiudono i valori di controllo idraulico in base a questi segnali. Funzionano per anni senza il rischio che un "rumore subacqueo casuale" li faccia scattare. Inoltre, l'unità di comando acustica e l'unità del trasduttore di immersione utilizzati per controllarli fino a 5000 m di profondità sono abbastanza piccoli da poter essere trasportati da una sola persona. Non c'era assolutamente bisogno di un P-8 che schierasse una sonoboa per attivare gli esplosivi.

Visto il livello eccezionalmente alto di segretezza di questa operazione, viene da chiedersi perché gli Stati Uniti abbiano scelto di coinvolgere la Marina norvegese. Poiché le immersioni sarebbero state effettuate con attrezzature EC-UBA, si sarebbe potuta utilizzare qualsiasi nave e una nave civile sarebbe stata molto più segreta e non avrebbe avuto bisogno della copertura di BALTOPS22. La stessa domanda può essere posta sulle forze aeree norvegesi. Secondo Hersh, sono state utilizzate per sganciare una sonoboa dal P-8 Poseidon e far esplodere gli esplosivi. Perché usare un aereo per questo? Una sonoboa potrebbe essere usata anche da una nave, il che è molto più discreto.

La storia di Seymour Hersh sarebbe stata molto più difficile da smontare se avesse impiegato meno dettagli, invece di addentrarsi in particolari privi di importanza e poco sensati. Una storia più semplice avrebbe potuto essere credibile, ma questo pezzo di fan fiction di Tom Clancy non è all'altezza.

Infine, in tutto questo resoconto dettagliato, c'è una cosa fondamentale che Seymour Hersh trascura di menzionare o di motivare. Se Biden ha lanciato questa operazione con l'esplicito scopo di distruggere la capacità della Russia di rifornire la Germania di gas naturale, perché far saltare solo tre dei quattro gasdotti Nord Stream? Perché lasciare intatto uno dei due del Nord Stream 2, trattandosi poi di quelli che la Russia era in grado di attivare in un attimo?

Aggiornamento

In un'intervista a Democracy Now!, a Hersh viene chiesto della nave che secondo lui sarebbe stata utilizzata e della relativa smentita da parte del governo norvegese. Dopo una digressione in cui parla del Nicaragua, Hersh afferma: "Si chiamava Alta, la nave era lì. È una bugia davvero stupida". Hersh ribadisce le affermazioni contenute nell'articolo originale.

L'ultima volta che l'Alta si è mossa autonomamente e ha usato il suo AIS (sistema di identificazione automatica) è stato il 9 novembre 2012 alle 09:24 UTC, quando ha attraccato per l'ultima volta alla base navale di Haakonsvern. Lì è rimasta ormeggiata fino al 29 giugno 2022.

Immagini satellitari (via Sentinel 2) della base navale di Haakonsvern

Il 29 giugno 2022 è stata rimorchiata al centro smaltimento Norscrap West AS, insieme alla M341 Karmøy della classe Oksøy, per essere demolita. Le navi sono state prelevate dalla base navale di Haakonsvern dai rimorchiatori KNM Mjolner (MMSI: 259047000) e Sleipner (MMSI: 259046000) e rimorchiate per 14 km a nord fino al Norscrap West AS all'inizio del 29 giugno 2022.

Tracciato delle navi KNM Mjolner (MMSI: 259047000) e Sleipner (MMSI: 259046000) durante il trasporto della M350 Alta e della M341 Karmøy

Sono arrivate al Norscrap West AS poche ore dopo aver lasciato la base navale di Haakonsvern e il processo di demolizione delle navi è iniziato. Nelle immagini satellitari qui sotto si possono vedere le navi il 30 giugno, dopo essere arrivate il giorno prima. Il 22 luglio le due navi sono ancora visibili nella stessa posizione. Il giorno successivo, il 23 luglio, le due navi sono fotografate presso il Norscrap West AS.

Immagini satellitari (via Sentinel 2) del Norscrap West AS
Le navi M350 Alta e M341 Karmøy il 23 luglio 2022 presso il Norscrap West AS

Se pensiamo che Hersh si sia confuso e volesse invece indicare una delle altre navi della classe Alta o della simile classe Oksøy, allora dobbiamo considerare anche quelle. Solo 2 navi della classe Oksøy e 2 della classe Alta sono in servizio con la Marina norvegese. Si tratta della KNM "Måløy" e della KNM "Hinnøy" per la classe Oksøy, mentre per la classe Alta le due navi sono la KNM "Otra" e la KNM "Rauma".

L’attività di ciascuna può essere analizzata per il periodo dell’esercitazione BALTOPS22.

KNM Hinnøy

La nave KNM Hinnøy ha partecipato alla BALTOPS22. I suoi tracciati AIS per il periodo dell'esercitazione mostrano però che la KNM Hinnøy non è mai stata nelle immediate vicinanze dei siti delle esplosioni del gasdotto Nord Stream. Il lungo tracciato senza variazioni di rotta vicino alle due falle di NS1 è coerente con la velocità dichiarata dalla nave. Tra i due cambi di rotta intercorrono 62 minuti e 8,6 miglia nautiche. Anche i tracciati sono molto coerenti, senza periodi in cui la nave è "fuori contatto". Non ci sono prove di attività AIS anomale o di "spoofing".

Il tracciato della KNM Hinnøy (via MarineTraffic)

KNM Måløy

La KNM Måløy ha effettuato solo alcuni brevi viaggi intorno a Bergen durante il mese di giugno 2022. Non ha effettuato viaggi nei pressi di Bornholm.

Il tracciato della KNM Måløy (via Marine Traffic)
Il tracciato della KNM Måløy (immagine rimpicciolita)

KNM Otra

La KNM Otra ha viaggiato solo dalle vicinanze di Flåm alla base navale di Haakonsvern durante il mese di giugno 2022. Non sono stati effettuati viaggi nei pressi di Bornholm.

Il tracciato della KNM Otra (via Marine Traffick)
Il tracciato of KMN Otra (immagine rimpicciolita)

Le immagini satellitari disponibili, in cui la posizione e l'ora delle navi coincidevano con il passaggio di un satellite e con il cielo sereno, sono coerenti con i dati AIS. Tutte le prove indicano che non c'è stato alcuno spoofing AIS e che le navi si trovavano effettivamente nelle stesse posizioni indicate dai dati AIS.

KMN Rauma

La KMN Rauma ha trascorso l'intero periodo dell'esercitazione BALTOPS22 in manutenzione a Umoe Mandal. È arrivata alla struttura il 31 gennaio 2022 alle 07:30 UTC dopo essere partita dalla base navale di Haakonsvern il giorno precedente. È rimasta qui fino al 19 ottobre 2022, quando ha lasciato la struttura alle 14:12 UTC.

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Tracciato della KNM Rauma (via MarineTraffic)

I dati sopra riportati indicano che ogni singola nave di classe Alta o Oksøy della Marina norvegese è stata presa in considerazione per il periodo dell'esercitazione BALTOPS22, e nessuna di esse era in grado di piazzare l'esplosivo sul gasdotto Nord Stream, come invece sostenuto da Hersh.

Da quando ho pubblicato la prima versione di questo articolo, ho avuto una breve corrispondenza via e-mail con Seymour Hersh, che purtroppo ha smesso di rispondere quando gli ho chiesto conto di molte delle incongruenze e delle imprecisioni fattuali sopra menzionate.

Oliver Alexander è un analista appassionato di OSINT. Suoi lavori o interviste sono apparsi, tra gli altri, su InsiderNews, Foreing Policy, Washington Post, Orf , Der Spiegel e Reuters. Ha una newsletter su Substack da cui è tratto l'articolo qui tradotto per gentile concessione dell'autore.

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