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Il miliardario che compra terre e risorse idriche per proteggerle e così salvare il pianeta

6 Gennaio 2019 4 min lettura

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Il miliardario che compra terre e risorse idriche per proteggerle e così salvare il pianeta

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"Alcuni scienziati, tra cui il biologo Edward O. Wilson dell'Università di Harvard, hanno concluso che almeno la metà del pianeta deve essere protetta per salvare la gran parte di specie vegetali e animali selvatiche dall'estinzione. Il cibo, l'acqua pulita e l'aria di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare dipende dalla nostra capacità di proteggere la diversità biologica del pianeta. In altre parole, dobbiamo proteggere la metà per salvare il tutto".

Così in una la lettera al New York Times, l'uomo d'affari e filantropo svizzero, Hansjörg Wyss, 83 anni, fondatore del gruppo di tecnologia medica Synthes, spiega perché ha deciso di donare oltre un miliardo di dollari. La sua fondazione, The Wyss Foundation, indirizzerà i fondi per aiutare ad accelerare gli sforzi di conservazione della terra e degli oceani in tutto il mondo che hanno l'obiettivo di proteggere il 30% della superficie del pianeta entro il 2030. Wyss deve la sua fortuna alla vendita del suo gruppo Synthes alla multinazionale americana Johnson & Johnson nel 2012. Nel 2017, la rivista Forbes lo ha descritto come "una delle persone più filantropiche al mondo". Ha firmato il cosiddetto Giving Pledge decidendo di donare la maggior parte della sua fortuna in beneficenza.

Proteggere il 30% del pianeta è solo una delle azioni che devono essere prese insieme a tante altre, ha detto il filantropo in una intervista alla BBC: «Dobbiamo ridurre le emissioni di CO2. Ognuno di noi deve cambiare i comportamenti di consumo, dobbiamo cambiare il modo in cui viaggiamo, il modo in cui usiamo le risorse naturali. Abbiamo davanti a noi un compito enorme, immenso, monumentale».

"Questo denaro – spiega Wyss sul New York Times – sosterrà gli sforzi di conservazione a livello locale in tutto il mondo, spingerà ad aumentare gli obiettivi globali per la protezione della terra e degli oceani, cercherà di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questo sforzo e finanzierà studi scientifici per identificare le migliori strategie per raggiungere il nostro obiettivo".

Si stima che le specie vegetali e animali stiamo scomparendo ad un ritmo 1.000 volte più veloce di quanto non facessero prima che gli esseri umani apparissero sulla Terra. Il cambiamento climatico sta sconvolgendo i sistemi naturali in tutto il pianeta. Le foreste, la pesca e le forniture di acqua potabile sono messe in pericolo dalle attività estrattive che continuano a spolpare la terra. È necessaria una azione di contrasto e il filantropo svizzero si è ispirato, come racconta al New York Times, a un'idea semplice nata negli Stati Uniti nel XIX secolo e poi diffusa in altri parti del mondo: l'idea che aree selvatiche e risorse idriche siano meglio conservate non in mani private, chiuse in recinti, ma in aree come parchi nazionali pubblici, rifugi di fauna selvatica e riserve marine, sempre aperte a tutti, per essere vissute ed esplorate. "Da giovane sono stato colpito profondamente dall'idea di conservare questi luoghi affidandoli alla gestione pubblica, sin da quando ho scalato e camminato per la prima volta lungo le Montagne Rocciose del Colorado".

Da quando è stato creato il primo parco nazionale al mondo, Yellowstone, nel 1872, il 15% della superficie terrestre del pianeta e il 7% dei suoi oceani sono protetti allo stato naturale. Ma ora per preservare la diversità biologica del pianeta, serve proteggere almeno il 50%.

"Ognuno di noi – cittadini, filantropi, uomini d'affari e leader del governo – dovrebbe essere preoccupato dall'enorme divario tra quanto poco del nostro mondo naturale è attualmente protetto e quanto dovrebbe essere protetto. È un divario che dobbiamo ridurre con urgenza, prima che la mano dell'uomo consumi quel che rimane dei luoghi incontaminati".

Wyss si dice convinto della fattibilità dell'obiettivo, avendo visto con i suoi occhi come l'impegno delle comunità locali e delle popolazioni indigene in ogni parte del mondo possa preservare aree protette di enorme valore per il pianeta. "Il sostegno finanziario di filantropi e governi è fondamentale per aiutare queste comunità a proteggere posti come le barriere coralline dei Caraibi, i ghiacciai dell'Argentina o aree come 'il luogo dei molti elefanti' nello Zimbabwe".

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In questi anni la fondazione del filantropo ha già sostenuto gli sforzi locali per proteggere luoghi incontaminati in Africa, Sud America, Europa, Canada, Messico e Stati Uniti, donando più di 450 milioni di dollari per aiutare a conservare circa 160mila chilometri quadrati di terra e acqua. Wyss sostiene che queste nuove aree protette sviluppate localmente creeranno nel tempo posti di lavoro, attireranno turisti e visitatori promuovendo una crescita economica sostenibile.

«Per me, questi sforzi sottolineano il potere che ognuno di noi ha, come individuo, di unirsi ad altri per salvare la natura incontaminata che più conta per noi. Ogni conquista nella preservazione di territori a cui ho assistito nei miei vent'anni di filantropia - dalla Corona del Continenter nel Montana al nuovo Parco Nazionale Chiribequete in Colombia - è stato messa in moto da comunità locali che volevano salvaguardare questi luoghi per i loro figli e nipoti».

Foto anteprima via BBC Radio

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