Una domanda al Messaggero Veneto sulla lettera della ‘ex fidanzata’ di Michele
3 min letturaAggiornamento 10 febbraio, ore 11.32 > Il Messaggero Veneto ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti con un commento sulla nostra pagina Facebook:
La lettera che abbiamo pubblicato attribuendola alla fidanzata potrebbe essere un fake. Non lo sappiamo, perché non abbiamo parlato con lei. Come è andata: ci ha scritto via mail una persona con nome e cognome qualificandosi come fidanzata di Michele, sostenendo di aver avuto il contatto direttamente dalla madre. L'abbiamo pubblicata senza ulteriori verifiche. Ci siamo fidati e abbiamo commesso un errore. Me ne scuso pubblicamente.
Omar Monestier
Come Valigia Blu ringraziamo molto il direttore per questa risposta e per le scuse per l'errore. Non è facile, non è da tutti. Un esempio da seguire per questa gestione in trasparenza dell'errore. Anche in questo modo secondo noi si cura il rapporto di fiducia con i lettori.
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Il 7 febbraio il Messaggero Veneto ha pubblicato una lettera di un ragazzo trentenne friulano morto suicida. Il testo, scrive il quotidiano, è stato pubblicato per volontà dei genitori.
La drammatica lettera di un trentenne scritta prima del suicidio: "Appartengo a una generazione perduta" @messvenetohttps://t.co/Ljj8XtnkIo
— messaggeroveneto (@messveneto) February 7, 2017
La lettera, ripresa dai media nazionali, ha suscitato reazioni e partecipazione, diventando argomento di discussione nel dibattito pubblico.
Due giorni dopo, il 9 febbraio, il Messaggero Veneto ha pubblicato una seconda lettera. Il testo, riporta il giornale, è di “Federica”, presentata come “ex fidanzata” del ragazzo suicida.
La lettera compare sulla prima pagina del giornale,
riportata nelle pagine interne
e diffusa online anche sugli account social del Messaggero Veneto.
La tragedia di #Michele, le parole dell’ex fidanzata: "Aveva passioni e amici, emozioni e amore "https://t.co/IU1ya65q2s @messveneto #fvg pic.twitter.com/Tc6XLK5D6U
— messaggeroveneto (@messveneto) February 9, 2017
La lettera dell'"ex fidanzata” viene ripresa anche da altri giornali, che citano il Messaggero Veneto come fonte.
Diverse ore dopo la pubblicazione, titolo e articolo vengono modificati, mantenendo però l’url iniziale:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2017/02/09/news/le-parole-dell-ex-fidanzata-quell-ossessione-del-lavoro-1.14845932?ref=fbfmv
Cliccando sul link, così, il titolo passa da La tragedia di Michele, le parole dell'ex fidanzata: ossessionato dal lavoro, ma aveva anche passioni, emozioni, amore e amici a La tragedia di Michele scuote le coscienze, le lettere dei lettori e la lettera di “Federica” è inserita insieme ad altri messaggi di cordoglio inviati al giornale da diversi lettori per commentare quanto accaduto. Inoltre, nell’articolo, “Federica” non è più definita dal giornale “ex-fidanzata”. Il suo testo, infatti, viene lanciato con questa nota:
Sulla pagina Facebook, sotto l'articolo, diversi utenti, tra cui anche un nostro collaboratore, Marco Tonus, hanno espresso dubbi sull'esistenza di questa "ex fidanzata" e chiesto chiarimenti.
Per questo motivo, anche noi ci uniamo a questa richiesta di chiarimento:
La lettera della "ex fidanzata" è autentica? È certo che chi ha scritto la lettera sia la ex-fidanzata, come viene riportato sulla versione cartacea e nella prima versione online?
Perché sul cartaceo e nella prima versione online della lettera, "Federica" viene presentata come “ex fidanzata” e poi successivamente è stata introdotta la dicitura “che si definisce l’ex fidanzata”?
Un elemento dimostra che la lettera della “ex fidanzata” potrebbe essere falsa. Almeno a rigor di logica. Il Messaggero Veneto nella serata di venerdì 10 febbraio pubblica un’intervista alla madre del ragazzo suicida in cui viene rivelata l'identità di suo figlio e confermata l’autenticità della sua lettera. La madre spiega così che “Michele” è il vero nome di suo figlio. Al contrario, nella prime righe della lettera della "ex fidanzata Federica” c’era scritto che “Michele” era un nome di fantasia - “mi piace il nome che avete scelto per lui” -. Un elemento, appunto, dimostratosi falso.
Detto questo, il Messaggero Veneto nei giorni scorsi aveva specificato sulla sua pagina Facebook di aver verificato l'autenticità della storia e della lettera, quindi erano a conoscenza che “Michele” era il nome reale e non uno pseudonimo. Per questo motivo, non si capisce come mai non abbiano notato quel dettaglio nella lettera della "ex-fidanzata” che avrebbe potuto metterli in allarme al di là della verifica non fatta.
Aggiornamento 13 febbraio, ore 12.30 > Questo post è stato aggiornato dopo i nuovi fatti emersi con la pubblicazione dell'intervista alla madre del ragazzo sul Messaggero Veneto.