Le regole delle primarie e @matteorenzi #VignetteImbarazzanti
1 min letturaAi tempi belli la satira dei bagaglini di Canale 5 la riconoscevamo a naso e rifuggivamo all'istante: scenette piene di sconfortante tristezza, prive di senso dell'umorismo, di sagacia, anche solo di brillantezza, messaggio politico chiaro su chi dovessimo sostenere e chi odiare alla morte, battute passate da interlocutore a interlocutore come un assist comico ammiccante e scontato - la chiamavamo «la propaganda».
Oggi c'è Staino che colora la linea del giornale e del partito. Del giornale del partito (poi c'è pure il fatto che la storia del «candidato unico» citata stamattina su L'Unità non c'entra con le regole delle primarie ma con lo statuto del partito, che è un'altra cosa, evvabbè). Solo che al posto del disimpegno porno-soft alla Pippo Franco c'è l'impegno civile del pugno del militante sbattuto sulla scrivania alla parola 'Renzi'.
A me, per dire, bastava una pernacchia.
Segnala le tue #VignetteImbarazzanti su Twitter, con l’hashtag #VignetteImbarazzanti.