La scuola non è abbastanza pop?
2 min letturaSul tavolo della sala professori, Paola ed io ci stiamo ritagliando qualche centimetro di spazio. Mica facile, visto l’ingombro di libri lasciati dai rappresentati, raccoglitori con circolari da firmare, pacchi di carte varie abbandonati da colleghi che a loro volta entrano ed escono a tratti, perché l’inizio della scuola incombe, e siamo tutti indaffarati.
«Italiano anche tu, quest’anno, in tutte e tre le classi?» chiede.
«Eh.» rispondo io.
«Senti, che dici…per la grammatica… usiamo lo stesso materiale dell’anno scorso?»
Medito un attimo: «Mah, sì, direi che andava bene. Guarda, per i pronomi relativi con il testo di Jovanotti mi sono trovata benissimo. Tu gli fai ascoltare Sono un ragazzo fortunato, poi, quando arrivi ai versi: sono un ragazzo fortunato/perché m’hanno regalato un sogno/ sono fortunato/ perché non c’è niente che ho bisogno, parti con la spiegazione del fatto che non bisogna usare il “che” relativo in questo caso, ma “a cui” e se lo ricordano benissimo..»
Paola sorride: «Sì, ho visto.. senti, per spiegare l’allitterazione…Rosso Relativo di Tiziano Ferro, vero?»
«Mmmh, sì… anche se poi ci sono sempre quelli più svegli che protestano perché il testo non vuol dire nulla e non si capisce un cippa…»
«Eh, lo so, ma del resto…ho provato ad usare anche qualcosa di Silvestri…è che i nostri sono delle medie, che vuoi, l’ultimo disco è un po’ troppo adulto e anche un po’ deprimente… senti, per le prime e le seconde… si pensava di fare il solito percorso affiancando i film a testi, come l’anno scorso. Gli facciamo leggere il primo Harry Potter e poi facciamo il parallelo con i personaggi fantastici ripresi dalla Rowling da fonti precedenti, tipo il Basilisco dalla fiaba di Leonardo da Vinci, la Medusa e Cerbero dalla mitologia greca, ok?»
«Sì, ok…poi quest’estate ho letto anche quel nuovo libro per ragazzi… Percy e gli dei dell’Olimpo.. secondo me lo possiamo inserire per fare un parallelo…non è granché, ma per spiegargli che in fondo gli eroi greci e gli dei sono ancora attuali… per le seconde, invece, visto che le ragazzine sono tutte fanatiche di vampiri, io quest’anno gli faccio leggere tutti i romanzi fantastici dell’Ottocento, da Mary Shelley a Bram Stoker, così capiscono le origini dei film che vedono in continuazione.»
«Va bene. Senti, per la terza ci sono due progetti: uno sulla mafia e la legalità e l’altro sui conflitti e le guerre. Io per il secondo pensavo di partire da de Andrè con La guerra di Piero, poi fare una piccola selezione di brani di Guerra e Pace e magari la scena della battaglia della Certosa di Parma. È che per il progetto sulla mafia sono un po’ imparpagliata, ci vorrebbe un aggancio con un brano musicale… tu cosa avevi usato due anni fa, quando avevi fatto quella unità didattica?»
«Io? – faccio mente locale, poi ricordo – Ah, avevo fatto ascoltare loro Fight the faida di Frankie-HiNrg! Gran pezzo. Poi ha anche un testo che aiuta a spiegare tantissime figure retoriche: allitterazioni, enjambement, metafore, sinestesie…. e la collega di inglese lo aveva usato per far notare alcune differenze fra inglese letterario e slang americano del rap…»
Mi fermo, penso al pezzo di Frankie su Repubblica che ho appena letto. Quello in cui dice che la scuola non è abbastanza pop perché si insegna Platone ma non Lady Gaga. Forse ha ragione, Frankie è già troppo elitario, meglio andare su qualcosa di più pop ancora. Magari ora esco e vado a risentirmi la discografia degli 883.
Galatea Vaglio - ilnuovomondodigalatea
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