La nostra risposta al silenzio del Presidente Vendola
4 min letturaCaro Presidente Vendola,
questa è la mia risposta alla sua non risposta alla nostra lettera.
Ci dispiace che lei non sia riuscito a trovare spazio per rispondere ai nostri tre quesiti, erano garbati, educati e gentili. Abbiamo visto però che ha trovato il tempo per rispondere alle domande ( a nostro avviso provocatorie e per certi versi scorrette) di Gianni Lannes.
Per chi non è riuscito a seguire le ultime puntate della polemica Lannes-Vendola può documentarsi qui:
Vendola risponde, in data 28 agosto
Italiaterranostra replica con due post: il primo - a firma del direttore Gianni Lannes - intitolato “Nichi Vendola: le menzogne di un latitante” e il secondo dal titolo “Puglia, sanità in rosso: parola di Vendola” .
L’ultimo intervento è del sindaco di Taranto che smentisce Vendola e del comitato Taranto Futura.
Noi abbiamo assistito a questo dibattito in rete e come cittadini abbiamo cercato semplicemente di capire. E forti della Sua idea di Internet e della rete (cito dal suo sito “…Sbaglia - la politica ndr - solo nel ritenere che quel qualcosa sia sotto, inteso come luogo fisico; c’è qualcosa in senso diffuso e orizzontale nel popolo, c’è una volontà e una richiesta precisa di partecipazione e di cambiamento che si esplicita e prende corpo anche attraverso internet, anche attraverso il web e i social media. E questo non è per niente chiaro a buona parte del mondo politico italiano che percepisce internet con una buona dose di diffidenza, o al meglio, come una vetrina da sfruttare nelle tornate elettorali. Probabilmente temono le potenzialità della rete, il suo carattere libero, che sfugge al controllo di chi ha reso questo Paese una Repubblica televisiva fondata sul sondaggio e sul telecomando. Forse è questa idea di libertà che spaventa, forse è la scarsa abitudine al confronto continuo a lasciare stupiti”) ci siamo messi in contatto con Lei (sulla sua pagina FB) e con il suo staff il 24 agosto.
Ci rispondono subito (chiedo e ottengo il permesso di pubblicare la risposta da parte della Fabbrica n. zero di Bari): Gentile Arianna, Nichi torna domani dalle ferie. Il tempo di affrontare le prime incombenze accumulate nei giorni di ferie e sarà sua cura rispondere alle domande di Italia Terra Nostra e, auspicabilmente, chiarire una volta per tutte le ragioni (e la bontà strategica) della sua scelta di realizzare il nuovo nosocomio di Taranto. Grazie della sollecitazione, cari saluti.
Io chiedo gentilmente se possibile rispondere anche alle nostre domande e ottengo questa risposta: Be' Nichi risponderà a tutte.
Bene, stiamo ancora aspettando. C’è però un aggiornamento rispetto alla questione della delibera e alla nostra domanda perché mai la delibera non fosse disponibile online che ci segnala Daniele Spagli: la delibera 1154/2010 è stata messa on line e.... come c'era da aspettarci non era poi tutto quel granché. Sembra che i dati interessanti potrebbero trovarsi tra gli allegati della delibera 331/2010 (probabilmente lettera L). Unica nota di rilievo (che però non so se sia importante) è che Vendola ha ricevuto delega per firmare l'atto di costituzione della fondazione San Raffaele del Mediterraneo. Messa così, sembra che la delibera 331 abbia approvato uno schema di statuto della fondazione, che abbia approvato le modalità di gestione del periodo transitorio (cosa immagino molto importante) e pure i dettagli del leasing in costruendo (anche questo immagino molto importante). Su queste basi si dà mandato a Vendola di costituire la fondazione San Raffaele, probabilmente dandogli ampio margine di libertà riguardo la stesura definitiva dello statuto. A prima vista non c'è poi così tanto di scandaloso... solo che manca ancora all'appello la delibera 331, che dovrebbe contenere lo schema di statuto e le regole del periodo transitorio. Per contro si trova la delibera 1447/2009 che acquisisce il progetto sanitario e fa partire tutte le procedure del caso per dare le risorse necessarie al progetto. Ci sono anche tutti gli allegati del caso nel numero del bollettino ufficiale 135 del 31/08/2009… questi sono i link: http://www.regione.puglia.it/index.php?page=delibere&opz=view&id=714 http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&anno=xl&file=N135_31_08_09.pdf
p.s.
Sa cosa penso Presidente? Il politico che non ha la forza, il coraggio di mettersi in relazione con i cittadini che cercano, chiedono con educazione e garbo spiegazioni perde un’occasione grandissima. Sì, sì ha capito bene, siete voi che perdete, non noi. E non mi sento davvero di accettare la risposta che ha dato a queste due persone a Perugia: Ricevo 800 mail al giorno non posso rispondere a tutti.
Bill, un mio amico americano, mi ha raccontato che quando aveva 10 anni scrisse una lettera a Nixon, Presidente degli Stati Uniti d’America, per chiedere spiegazioni sulla guerra in Vietnam. Conserva ancora oggi la risposta.
Riportiamo qui le nostre domande. Siamo ancora sicuri che la risposta arriverà.
1) I cittadini possono fare domande ai politici o è un attacco di lesa maestà? Domanda non retorica, visto che ci siamo ritrovati nella situazione di essere aggrediti solo per aver posto delle domande (come si può leggere dalla nostra prima lettera).
2) Perché, pur non volendo fare una gara, si è scelto di costituire la fondazione pubblico-privata con Don Verzè? Esiste solo questa eccellenza in tutta Europa?
3) Si può visionare l'atto notarile di costituzione della fondazione pubblico-privata e la delibera completa?
4) i dipendenti dei due ospedali pubblici che fine fanno?
Certi di una Sua risposta,
Le porgiamo cordiali saluti
Hasta Eyjafjallajökul siempre :D
Arianna Ciccone
©valigia blu - riproduzione consigliata
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Filippo Filippini
Non è che adesso il primo che passa può mettersi a fare domande e pretendere la risposta. L'art. 49 della costituzione regola l'intermediazione tra i cittadini e lo stato attraverso i partiti. Ce ne sono tanti e tutti accessibili, altrimenti fondatene uno. L'idea che un presidente di regione sia OBBLIGATO a rispondere ad un cittadino qualsiasi è demagogica e populista, spero che il presidente di regione abbia di meglio da fare.
StefanoC.
ecco la risposta: http://www.facebook.com/notes/nichi-vendola/le-mie-risposte-a-valigia-blu/439054731568#!/notes/nichi-vendola/le-mie-risposte-a-valigia-blu/439054731568
Angela
rispondere ad un cittadino qualsiasi non è demagogia e populismo ma rispetto per tutti noi poveri "qualsiasi" che abbiamo permesso a Vendola di essere Presidente
raffaella
E' vergognoso che non abbiate ancora pubblicato la risposta che il Presidente Vendola gentilmente vi ha dato.
giacomo sala
la risposta c'è: che aspettate? Fate pensare male, con questo atteggiamento: come se foste alla ricerca di qualche cosa da ribattere, prima di pubblicare semplicemente la risposta...
giuseppe aprile
A tutti i pugliesi Qest’anno 2010 35 vitalizi in più. Ogni anno 13 milioni di euro . La puglia e l’unica regione d’Italia che riconosce ai consiglieri uscenti un assegno vitalizio annuale dell’importo di fino al 90% dell’idennita di carica alla cui si aggiunge un assegno di fine mandato pari ad un anno di stipendio per ogni legislatura di servizio Parliamo di una pensione mensile che arriva a circa 10.400 euro lordi, e di una liquidazione che dopo 4 anni ammonta a circa 490.000 euro lordi. Quest’anno gli assegni erogati dalla regione sono cresciuti 3.09% con effetto retroattivo a tutto il 2010, un pozzo senza fondo . Praticamente i vitalizi de consiglieri regionali costano ai pugliesi circa 13 milioni di euro. Ecco spiegato il fatto, a quei signori che sotto le elezioni ci vengono a dire che bisogna aiutare un amico.!!!!!!!!!!!!! Caro Nicola Ventola invece di tagliare i fondi alla sanità, all’istruzione, al sociale, (queste sono persone che ti hanno votato) tagli un po’ alla politica regionale, che arrafate veram ente assai. Io e altri 1700 elettori non vi voteremo più Grazie s. mass.
giuseppe aprile
A tutti i pugliesi Qest’anno 2010 35 vitalizi in più. Ogni anno 13 milioni di euro . La puglia e l’unica regione d’Italia che riconosce ai consiglieri uscenti un assegno vitalizio annuale dell’importo di fino al 90% dell’idennita di carica alla cui si aggiunge un assegno di fine mandato pari ad un anno di stipendio per ogni legislatura di servizio Parliamo di una pensione mensile che arriva a circa 10.400 euro lordi, e di una liquidazione che dopo 4 anni ammonta a circa 490.000 euro lordi. Quest’anno gli assegni erogati dalla regione sono cresciuti 3.09% con effetto retroattivo a tutto il 2010, un pozzo senza fondo . Praticamente i vitalizi de consiglieri regionali costano ai pugliesi circa 13 milioni di euro. Ecco spiegato il fatto, a quei signori che sotto le elezioni ci vengono a dire che bisogna aiutare un amico.!!!!!!!!!!!!! Caro Nicola Ventola invece di tagliare i fondi alla sanità, all’istruzione, al sociale, (queste sono persone che ti hanno votato) tagli un po’ alla politica regionale, che arrafate veram ente assai. Io e altri 1700 elettori non vi voteremo più Grazie s. mass.