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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, chiede a Israele di fermare gli insediamenti illegali in Palestina: “Sono un grave ostacolo alla pace e una palese violazione del diritto internazionale”

21 Giugno 2023 4 min lettura

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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, chiede a Israele di fermare gli insediamenti illegali in Palestina: “Sono un grave ostacolo alla pace e una palese violazione del diritto internazionale”

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Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è intervenuto duramente dopo la decisione di Israele di costruire nuove unità abitative nella Cisgiordania occupata e la feroce irruzione nel campo profughi di Jenin che ha portato alla morte di sei palestinesi.

“L’espansione di questi insediamenti illegali è un importante fattore di tensione e violenza, rafforza ulteriormente l'occupazione israeliana del territorio palestinese, invade la terra e le risorse naturali palestinesi, ostacola la libera circolazione della popolazione palestinese e mina i diritti legittimi del popolo palestinese all'autodeterminazione e alla sovranità”, ha dichiarato Farhan Haq, portavoce aggiunto del Segretario generale delle Nazioni Unite, riportando il pensiero di Guterres. Gli insediamenti israeliani “sono un grave ostacolo a una pace duratura e costituiscono una palese violazione del diritto internazionale”.

Lunedì 19 giugno sei palestinesi sono stati uccisi e 91 sono stati feriti in seguito all’irruzione di soldati israeliani nel campo profughi di Jenin: i militari hanno sparato proiettili veri, granate stordenti e gas tossici, riferisce l’agenzia di stampa Wafa. Tra le vittime anche un bambino. 

Durante il raid, avvenuto poco lontano dal luogo dove è stata uccisa da un cecchino israeliano la giornalista americano-palestinese, Shireen Abu Akleh, lo scorso anno, sono stati attaccati anche alcuni giornalisti presenti sul posto. Prese di mira anche quattro ambulanze, stando a quanto affermato da Nibal Farsakh, responsabile della comunicazione della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS). Secondo Farsakh, in un primo momento è stato negato l’accesso alle squadre mediche per prestare soccorso alle persone ferite. Alcune di loro erano “in condizioni molto gravi” e necessitavano di assistenza medica urgente, ha detto Farsakh.

Per la prima volta dopo decenni Israele ha fatto ricorso a elicotteri da combattimenti. Alcuni filmati, verificati dall'agenzia Sanad, mostrano un elicottero israeliano lanciare un razzo contro il campo e un aereo di sorveglianza che si alza sopra di esso.

Le forze israeliane stanno “perpetrando gravi violazioni non solo contro i paramedici, ma anche contro i giornalisti”, ha affermato Mohammed Kamanji, avvocato e ricercatore sul campo della Commissione indipendente per i diritti umani.

La Jihad islamica palestinese (PIJ) ha condannato l'operazione israeliana come un “crimine odioso”, mentre Hamas ha dichiarato il suo sostegno alla resistenza a Jenin. Decine di palestinesi hanno protestato a Gaza denunciando l'uso eccessivo della forza da parte dell'esercito israeliano nei confronti dei civili. Nell'area di Malaka, a est di Gaza, i giovani hanno incendiato pneumatici e innalzato bandiere e striscioni palestinesi.

“L'occupazione israeliana commette crimini quotidiani in tutti i territori palestinesi e oggi Jenin è sotto tiro. È nostro dovere mostrare solidarietà ai nostri fratelli di Jenin e sostenerli con tutto ciò che abbiamo”, ha detto un manifestante ad Al Jazeera. “Non so cosa stia aspettando la comunità internazionale per fermare Israele dai suoi continui crimini contro il nostro popolo”.

L’esercito israeliano ha dichiarato che l’incursione era finalizzata all'arresto di due sospetti e che i soldati sono stati colpiti da un “massiccio scambio di fuoco”. Ma, afferma Mustafa Barghouti, segretario generale dell'Iniziativa Nazionale Palestinese, l’attacco a Jenin non è uno “scontro a fuoco tra due parti, è una guerra criminale che l'esercito israeliano, molto ben equipaggiato, sta conducendo contro i civili palestinesi a Jenin. Stiamo parlando di un esercito che sta usando elicotteri Apache, jet F-16, veicoli blindati, una quantità illimitata di polvere da sparo contro la popolazione civile, fondamentalmente nel campo di Jenin e nella stessa città di Jenin”.

Il giorno dopo l’incursione, il 20 giugno, quattro coloni israeliani sono stati uccisi in una sparatoria nei pressi di un insediamento illegale nella Cisgiordania occupata.

Il governo israeliano sta “cercando ogni occasione per provocare i palestinesi”, ha commentato Daniel Levy, ex negoziatore israeliano e presidente dell'US/Middle East Project. 

Domenica 18 giugno, il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha approvato i piani per migliaia di nuove unità abitative nella Cisgiordania occupata, dando al Ministro delle Finanze di estrema destra, Bezalel Smotrich, ampi poteri per accelerare la costruzione degli insediamenti, illegali secondo il diritto internazionale.

I piani per l'approvazione di 4.560 unità abitative in varie aree della Cisgiordania sono stati inclusi nell'agenda del Consiglio Supremo di Pianificazione di Israele che si riunirà la prossima settimana. L'espansione degli insediamenti di Israele sembra mettere Netanyahu in rotta di collisione con il suo più stretto alleato, gli Stati Uniti, che si sono detti “profondamente turbati” dal piano di espansione degli insediamenti.

“Le azioni di questo governo israeliano stanno andando oltre ogni peggiore previsione, dalla violenza sul terreno all'espansione degli insediamenti, agli sfratti, alla costruzione e all'espansione degli insediamenti”, ha commentato Khaled Elgindy, senior fellow del Middle East Institute con sede a Washington DC. 

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Nel 2022, le forze israeliane hanno ucciso più di 170 palestinesi, tra cui almeno 30 bambini, a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, in quello che è stato descritto come l'anno più letale per i palestinesi che vivono in quelle aree dal 2006. Dall'inizio del 2023, le forze israeliane hanno ucciso almeno 160 palestinesi, tra cui 26 bambini. Il bilancio delle vittime include 36 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano durante un assalto di quattro giorni alla Striscia di Gaza assediata tra il 9 e il 13 maggio.

Le parole di Guterres sono importanti, ha aggiunto Elgindy, ma resteranno lettera morta se non saranno seguite da azioni importanti “da parte dei principali attori, come gli Stati Uniti o l'Unione Europea. Ma finora non abbiamo visto niente”.

Immagine in anteprima: Frame video Al Jazeera via YouTube

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