Informare in modo responsabile sull’identità di genere e sulle persone trans
10 min lettura“Ma c'era un problema di cui mi sono reso conto per la prima volta all'età di tre o quattro anni. Sebbene fossi una ragazza, dentro di me sentivo fortemente di essere un ragazzo. Questo era evidente in tutto ciò che riguardava il mio comportamento”. Ben Barres, 2018
Le persone trans (i termini in grassetto sono definiti nel Glossario presentato nell’ultima parte dell’articolo) continuano a subire discriminazioni che hanno conseguenze negative sulla loro salute. Il minority stress che ne deriva, risulta anche accentuato dalla considerevole confusione dei linguaggi usati nella copertura delle notizie e delle storie legate all’identità di genere. In diversi casi si tratta di intenzionale transfobia ma l’uso inconsapevole di termini scorretti fa la sua parte.
Le difficoltà di accesso al percorso di affermazione di genere e le politiche discriminatorie sono tra i fattori strutturali che aumentano la vulnerabilità delle persone transgender, esponendole a esclusione sociale a partire dalla scuola, a disparità nelle opportunità professionali, di carriera e nell’offerta abitativa, a stigma e a violenze. Il complesso di questi fattori incrementa il rischio di disturbi mentali come ansia, depressione, disturbi da uso di sostanze, disturbo post-traumatico da stress e di condotte suicidarie.
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L'affermazione di genere, completata con la riattribuzione anagrafica in ambito legale, riduce la prevalenza di disagio psicologico e di ideazione suicidaria, come dimostrato da un’analisi pubblicata lo scorso anno su oltre 22.000 persone trans in età adulta residenti negli Stati Uniti, selezionate tra quante avevano completato l’indagine del 2015 condotta dal Centro nazionale per la parità delle persone transgender, US National Center for Transgender Equality. Per le autrici “le politiche di riconoscimento del genere dovrebbero essere considerate determinanti strutturali della salute delle persone transgender”.
Nel 2018 la Commissione Interamericana sui Diritti Umani (IACHR) e l'Esperto Indipendente delle Nazioni Unite sulla protezione contro la violenza e la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere hanno esortato gli stati ad “adottare immediatamente leggi e politiche complete e trasparenti volte a riconoscere l'identità di genere autodefinita e a fornire garanzie legali e sociali che promuovano il rispetto di tutti i diritti umani delle persone transgender”.
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Ai fini della riduzione dell’impatto negativo sulla salute causato dalle discriminazioni e dallo stigma, il ruolo di un’informazione responsabile e competente è fondamentale. Una risorsa di semplice accessibilità è InfoTrans, “il primo portale istituzionale in Europa che mette a disposizione dei cittadini con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, informazioni sanitarie e giuridiche dedicate alle persone transgender” e che si deve alla collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Uno degli strumenti forniti sul sito web è una guida rivolta ai professionisti dell’informazione e della comunicazione, con lo scopo di “colmare il gap informativo, incrementando le attività di informazione sulla condizione transgender”, rafforzando la consapevolezza e infrangendo “l’invisibilità”. In particolare, sono specificate le quattro seguenti raccomandazioni:
- adottare codici di autoregolamentazione interna in grado di garantire la correttezza del linguaggio nel riferire fatti di cronaca di cui sono protagoniste persone transgender;
- verificare attentamente il corretto riferimento al genere di appartenenza (per es. non “i transessuali” quando si tratta di donne transgender o “le transessuali” se si tratti di uomini transgender) in ogni notizia;
- verificare attentamente l’utilizzo di termini impropri e di fotografie inappropriate all’evento riferito così da evitare che vengano veicolate letture stereotipate e inappropriate, tali da stigmatizzare la condizione transgender;
- realizzare percorsi formativi rivolti a giornalisti, comunicatori e operatori della comunicazione, volti a rafforzare la conoscenza sulla condizione transgender e ad aumentare la consapevolezza circa l’importanza di un utilizzo corretto e appropriato del linguaggio e delle immagini a corredo della notizia.
Sul portale InfoTrans si può anche consultare la sezione dedicata ai falsi miti e alle "bufale" sulla tematica transgender, tra i quali, ad esempio, "Essere transgender è ormai diventato 'una moda' e il numero delle persone transgender è aumentato vertiginosamente negli ultimi anni. FALSO!", "La condizione transgender è dovuta a traumi infantili che si dovrebbero curare. FALSO!", oppure "Tutte le persone transgender ricorrono o desiderano ricorrere a trattamenti medici (ormonali o chirurgici). FALSO!".
Un’altra risorsa, in lingua inglese, si trova sul sito web della Trans Journalist Association, l’associazione internazionale dei giornalisti e delle giornaliste trans nata a giugno del 2020. Il gruppo, composto inizialmente da una cinquantina di giornalisti di diversi paesi, ha redatto la Style Guide, “uno strumento che giornalisti, editori e altri professionisti dei media possono utilizzare per iniziare a migliorare la copertura sulle persone trans. Fornisce informazioni sul linguaggio appropriato, sulle carenze comuni e sui passi che i giornalisti possono intraprendere per migliorare la loro copertura. Sebbene questa guida fornisca una solida base per riportare le notizie sulle comunità trans con sensibilità e cura, le comunità trans sono incredibilmente diverse. […] Fare un buon resoconto sulle comunità trans richiede sfumature e attenzione, e questa guida è solo un punto di partenza”.
La guida è composta da una serie di raccomandazioni suddivise in cinque capitoli che riguardano: 1) la diversificazione di redazioni e fonti, attraverso, ad esempio, l’assunzione di giornalisti, redattori e dirigenti trans e il riferimento a persone trans come fonti per parlare di notizie che hanno a che fare o non hanno a che fare con le persone trans; 2) il rispetto nella copertura, che richiede, ad esempio, di non identificare qualcuno come trans a meno che non sia rilevante e di non dare per scontato il genere di una fonte; 3) la cautela nel diffondere stereotipi e luoghi comuni, evitando, ad esempio, di accentuare l’attenzione sui corpi delle persone trans e sulla transizione e di riportare descrizioni e immagini sul “prima” e “dopo”; 4) l’accortezza a non alimentare la transfobia, che richiede consapevolezza e rispetto, ad esempio, nel non veicolare false informazioni sull’interruzione della transizione o sulle atlete trans e nel non promuovere piattaforme e opinion leader anti-trans; 5) altre indicazioni aggiuntive relative, ad esempio, all’attenzione da porre nel riportare episodi di violenza anti-trans, a evitare supposizioni sulle identità trans e sull’incongruenza di genere nelle altre culture, alla copertura delle problematiche sanitarie delle persone trans che non si esauriscono né si limitano alla transizione.
Un’informazione responsabile sull’identità di genere e sulle persone trans richiede la conoscenza di un linguaggio appropriato. Nel Glossario essenziale che segue, abbiamo, pertanto, selezionato 31 termini fondamentali per saperne di più. La conclusione, come l’inizio dell’articolo, è affidata a una citazione (tradotta da The History of Neuroscience in Autobiography, Volume 10 del 2018) di Ben Barres, un neurobiologo statunitense che ha svolto ricerche pioneristiche sul ruolo delle cellule gliali del nostro cervello, si è impegnato fino ai suoi ultimi giorni di vita (è morto nel 2017 per un tumore al pancreas) per garantire pari opportunità di carriera nel mondo scientifico ed è stata la prima persona dichiaratamente trans nominata tra i membri della National Academy of Science degli Stati Uniti.
Glossario essenziale*
Agender: letteralmente “senza genere”, si riferisce alle persone che non si identificano in nessun genere codificato.
Assegnata alla nascita: in particolare, AFAB (Assigned Female At Birth, femmina assegnata alla nascita) include donne cisgender, uomini transgender e persone non binarie; AMAB (Assigned Male At Birth, maschio assegnato alla nascita) include uomini cisgender, donne transgender, persone non binarie.
Bigender: si riferisce all’identificarsi con due identità di genere che possono essere quelli binari (maschile/femminile), non binari, oppure l’uno binario e l’altro non binario. Il genere può essere stabile e la persona sente di appartenere a due generi contemporaneamente oppure il genere può essere fluido e la persona può sentirsi, per esempio, in alternanza, a volte donna e a volte uomo.
Binarismo di genere: la classificazione del genere nelle due tradizionali categorie maschile/femminile.
Cisgender o cis-genere: aggettivo usato per indicare le persone la cui identità di genere è congruente con il sesso assegnato alla nascita.
Differenze dello sviluppo sessuale: condizioni che si manifestano alla nascita (condizioni congenite) nelle quali le caratteristiche sessuali (per esempio, cromosomi sessuali, testicoli o ovaie e/o genitali) non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Sono identificate attraverso un iter di diagnosi medica ed erano precedentemente definite disturbi dello sviluppo sessuale.
Disforia di genere: disagio o sofferenza dovuti all’incongruenza tra l’identità di genere, il sesso assegnato alla nascita e/o i caratteri sessuali primari e secondari, tale da compromettere lo svolgimento delle attività in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita quotidiana.
Donna trans: persona a cui è stato assegnato alla nascita il sesso maschile e che ha cambiato, sta cambiando o desidera cambiare il proprio corpo e/o la propria identità di genere in direzione femminile. L'aggettivo va aggiunto solo se è rilevante per la storia da riportare.
Espressione di genere: il modo di presentarsi di un individuo, ad esempio, l’abbigliamento, il comportamento e altri fattori che riflettono aspetti dell’identità di genere o del ruolo di genere.
Genderfluid: espressione utilizzata per descrivere quelle persone la cui identità di genere fluttua tra i generi variando a seconda del momento o di altre circostanze. Non ha nulla a che vedere con l’aspetto fisico, con i caratteri sessuali o con l’orientamento sessuale.
Genderismo: ideologia portatrice di giudizi negativi sulle persone di genere non conforme ovvero che non si comportano in modo appropriato rispetto agli stereotipi maschili o femminili. È alla base di una discriminazione sistematica delle persone trans.
Genderqueer: termine riferito a quelle persone la cui identità di genere non si conforma alla concezione binaria del genere e che possono pensarsi sia come uomo che come donna (bigender, pangender), né come uomo né come donna (genderless, gender neutral, neutrois, agender), possono fluttuare tra i generi (genderfluid), o incarnare un terzo genere.
Genere: sostantivo che si riferisce alle caratteristiche definite socialmente che distinguono il maschile dal femminile, vale a dire norme, ruoli e relazioni tra individui definiti come uomini e donne.
Genere non conforme: espressione che si riferisce alla condizione di tutte quelle persone la cui identità di genere o espressione di genere differisce da ciò che è considerato comunemente appropriato per il sesso assegnato alla nascita (maschile o femminile).
Identità di genere: senso di appartenenza a un genere. Può corrispondere o non corrispondere al sesso biologico assegnato alla nascita o alle caratteristiche sessuali primarie e secondarie.
Incongruenza di genere: condizione caratterizzata da una marcata e persistente non corrispondenza tra la propria identità di genere e il sesso assegnato alla nascita. Questa definizione compare nell’ultima edizione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11), redatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ed è inclusa tra le condizioni correlate alla salute sessuale.
Intersessuale o Intersex: si riferisce alla persona nata con anatomia riproduttiva o sessuale e/o cromosomi che non rientrano nelle classiche definizioni mediche tipiche di maschio o femmina. Le persone intersessuali possono essere di qualsiasi genere e considerarsi o non considerarsi trans.
Minority stress: profondo disagio, dovuto al fatto di appartenere a una minoranza, che impedisce di vivere serenamente la propria condizione.
Non binario: espressione riferita a una concezione del genere che non rientra nelle tradizionali categorie maschile/femminile.
Orientamento sessuale: indica l'attrazione fisica, emozionale, romantica e/o sessuale di una persona per un’altra. L'orientamento sessuale è distinto dal sesso biologico, dall'identità di genere e dal ruolo di genere.
Pangender: letteralmente “tutti i generi”, si riferisce alle persone che vivono in una molteplicità simultanea di generi. Anche in questo caso può essere sperimentato un flusso/alternanza di genere.
Percorso di affermazione di genere: percorso che porta una persona ad appartenere al genere in linea con l’identità di genere percepita. Questo percorso può includere: coming out verso la propria famiglia, amici e/o colleghi di lavoro; cambio del nome sui documenti; supporto psicologico; terapia ormonale e/o chirurgica (in quest'ultimo caso parliamo di "percorso medico di affermazione di genere").
Sesso assegnato alla nascita: per legge, alla nascita, a ogni individuo viene assegnato un sesso (maschile/femminile) sulla base dell’aspetto dei genitali esterni.
Stigma: attribuzione di qualità negative a una persona o gruppo di persone tali da declassarle a un rango sociale inferiore.
Transessuale: quando ancora utilizzato, il termine sta a indicare quelle persone trans che decidono di modificare il proprio corpo attraverso trattamenti ormonali e/o chirurgici.
Transizione sociale: percorso attraverso il quale una persona decide di presentarsi con un ruolo di genere in linea con la propria identità di genere, indipendentemente dall’aver iniziato un percorso medico di affermazione di genere.
Transfobia: si riferisce alla repulsione, all'odio, alla discriminazione e all'aggressione fisica e verbale nei confronti di individui di genere non conforme.
Trans: aggettivo usato per riferirsi all’ampio spettro di persone la cui identità di genere non corrisponde (esclusivamente) al sesso assegnato alla nascita. È comunemente considerato come abbreviazione di transgender, sebbene possa avere significati diversi per alcune comunità e persone trans, ad es. come abbreviazione di transessuale.
Transgender: aggettivo, non sostantivo. Si riferisce a quelle persone la cui identità di genere e/o ruolo di genere non si allineano al sesso assegnato alla nascita. Non indica attrazione o orientamento sessuale.
Uomo trans: persona a cui è stato assegnato alla nascita il sesso femminile e che ha cambiato, sta cambiando o desidera cambiare il proprio corpo e/o la propria identità di genere in direzione maschile. L'aggettivo va aggiunto solo se è rilevante per la storia da riportare.
Varianza di genere: espressione che si riferisce alla condizione di tutte quelle persone la cui identità di genere o espressione di genere differisce da ciò che è considerato comunemente appropriato per il sesso assegnato alla nascita (maschile o femminile).
“È difficile esprimere il grado di protratta sofferenza emotiva, bassa autostima e, in definitiva, forte ideazione suicidaria che la mia incongruenza di genere mi ha causato durante la crescita e da giovane adulto. Fu solo all'età di 40 anni […] che finalmente capii di essere transgender e di essere in grado di affrontare efficacemente il problema. […] Negli ultimi anni ci si è resi conto che circa l'1 per cento delle persone può essere transgender e c'è stata così tanta educazione pubblica che i genitori sono spesso in grado di aprire la discussione con i loro figli transgender fin dalla scuola primaria. Ogni volta che vedo video di genitori che parlano apertamente e in modo supportivo con i propri figli transgender (pre-transizione), piango. Restano molti progressi da fare, ma mi meraviglio di quanto lontano sia arrivato il mondo negli ultimi anni”. Ben Barres, 2018
*Fonti: InfoTrans – TransJournalists
Foto in anteprima via dols.it