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Il Fiorito Quotidiano

4 Ottobre 2012 2 min lettura

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È quasi ovvio che la figura di Fiorito abbia qualcosa di particolarmente irresistibile per i vignettisti: il ladrone (Giannelli oggi), er Batman, er 'ciccione', la barba, le pose farsesche nei salotti televisivi nell'atto di difendersi. Con l'incarcerazione dell'ex capogruppo, però, una buona parte di satira a mezzo vignetta non se l'è sentita di abbandonare il personaggio all'oblio della detenzione, seguendone l'ingresso in cella.

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E così dalle carceri inadatte alla sua stazza si passa alla vita quotidiana dietro le sbarre, ripresa quest'oggi da Vauro sul Fatto Quotidiano attraverso scontati stereotipi e allusioni violente colte in tutta la loro piacevole gradevolezza: due galeotti (uno dei quali con lingua di fuori come si stesse leccando i proverbiali baffi) salutano il nuovo arrivato chiedendogli di passare dall'interpretazione del personaggio di Batman - suo 'storico' nome di battaglia - a quello di Wonder Woman. Le prime mosse di quello che dovrebbe portare decisamente a uno stupro, con relativa e gratuita offesa per la dignità umana, per le vittime reali, per le donne, per i carcerati e per il senso dell'umorismo.

Salutiamo incoraggiati l'esordio dello storico vignettista del Manifesto sul quotidiano diretto da Padellaro: che questa e altre mille matite servano ancora a punzecchiare e sfinire macabramente le meduse morte sulla spiaggia.

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