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L’Etimacello: #Maturità

20 Giugno 2013 2 min lettura

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L’Etimacello: #Maturità

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Stravedo. Sono folle d’amore per le parole. Innamorata pazza, dedita, devota. Così delicate, ironiche, salate. Mi sono detta: usiamole, amiamole, impieghiamole tutte nelle loro infinite sfaccettature, ammiriamole da ogni loro scintillante angolazione, stuzzichiamole, spremiamole, mastichiamole. Piangiamole e ridiamole a crepapelle.

Interveniamo di fronte al macello dell’etimologia. Dove il giornalismo è paralitico, dove tecnicismi e inglesismi pietrificano significati e radici, giochiamole: per restituir loro fluidità, valore, potenza. Dignità.

 

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Matti maturandi, mattini martorianti. Se sei maturo e tu lo sai batti le mani, prendi il metro, misurati sulla vita. Dal latino maturus, giunto a maturazione, a perfezione, a compimento: perché concluse queste diatribe alla scuola dell’obbligo potrebbe essere caduto il frutto della tua giovinezza. Stop, finito, concluso. Marcio. Oppure potresti essere sopravvissuto al giudizio e al voto, al banco e alla campana, alla gabbia mentale che ha raggiunto il suo pieno sviluppo. Maturata negli anni, con o senza giustificazione firmata da te. Potresti essere una volta per tutte capace di ragionare e comportarti da persona adulta; potresti essere dotato di saggezza ed equilibrio, caro mio. E prima di fuggire a gambe levate da questo straziante sistema di (d)istruzione di massa, firma l’ultimo trattato di pace. Tema di argomento utopico, coraggio breve, articolo di pugnale, sintesi dei desideri, analisi del resto. Leggi a voce alta le tracce sul tuo cammino e fatti un esame di stato: ti sei chiesto come stai? Ti piace davvero ciò che mangi, ciò che indossi, quello che dici? Gli amici che frequenti, il volume di voce con cui esprimi ciò in cui credi? Stai un po’ da solo, maturando, per la tua incolumità, santo cielo! Rifletti, medita un po’. Riallaccia i fili dei tuoi sogni originari. L’età è più che mai centrale: ora devi scegliere, discernere. Mettiti in cammino, ma che sia il tuo. La vita non è competizione. E ricorda: continua sempre il viaggio. Prove scritte, prove orali. Non sei mai arrivato a compimento.

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