La storia di Emily: per ogni insulto online, la biografia di una scienziata su Wikipedia
4 min letturaEmily Temple-Wood ha 22 anni e si è laureata in Biologia molecolare e in studi Arabo-Islamici alla Loyola University di Chicago. È volontaria del pronto intervento, assistente di ricerca, vice presidente e membro del Consiglio di amministrazione di Wikimedia DC, editor di Wikipedia. Ma è innanzitutto una donna che ha avuto la forza e la determinazione di trasformare la rabbia nutrita nei confronti di chi la molestava - e ancora oggi la importuna in rete - in energia da far confluire in un progetto dedicato alla scienza al femminile.
Dall'età di dodici anni, come raccontato da Backchannel, Emily riceve periodicamente email contenenti minacce o avances esplicite e volgari. Dieci anni di abusi costanti online ai quali una ragazzina dodicenne generalmente reagisce cercando conforto negli amici, uscendo per distrarsi o chiudendosi nella propria stanza per buttarsi sul letto e piangere.
Tutto è cominciato con l'inizio della collaborazione con Wikipedia.
Nel periodo di passaggio da infanzia a adolescenza l'unico posto in cui Emily si sentiva davvero se stessa era la rete. Cresciuta nella periferia di Chicago, si rifiutava di alzarsi in piedi in classe per recitare il giuramento alla bandiera americana semplicemente perché pensava che fosse una cosa bizzarra da far fare a un bambino. La sua vena ribelle non ha mai favorito amicizie sincere, la sua finestra sul mondo era il computer.
Nel 2007 Emily è entrata per la prima volta nel mondo di Wikipedia, solo per gioco, creando una pagina per prendere in giro la sorella. Un divertimento durato poco, perché non voleva essere un elemento di disturbo, non voleva mancare di rispetto a chi, impegnandosi e contribuendo, dedicava tempo ed energie alla comunità.
Registratasi come Keilana, la cronologia del suo account rivela che la prima modifica effettuata è avvenuta alle 17.09 del 29 aprile 2007, nella pagina dedicata al quarto album della popstar taiwanese Angela Chang. Dopo qualche giorno ha aggiunto una piccola informazione sul nome dell'asteroide 1952 Hesburgh, appuntando una nota per i colleghi editor: "Ulteriori informazioni aggiunte, (la voce) ha bisogno di essere molto approfondita; nasa.gov ha molte tabelle, ma poiché non sono un'astronoma, non posso decifrarle. Qualcuno potrebbe? Grazie".
Poco alla volta, ha iniziato a darsi da fare correggendo errori di battitura, creando pagine di discussione per i nuovi utenti, selezionando e evidenziando voci incomplete, riscrivendo articoli sugli argomenti più vari. Alla fine del 2007 era amministratrice del sito, essendosi guadagnata velocemente una buona reputazione nella comunità degli editor, dove quasi nessuno aveva ancora realizzato di avere a che fare con una ragazzina di 12 anni.
Emily, finalmente, si trovava a suo agio: non era giudicata in base a età, sesso, aspetto, ma per precisione e qualità del lavoro. Era semplicemente Keilana.
Se da un lato la fiducia in se stessa aumentava, dall'altro abilità e bravura contribuivano ad esporla all'esterno, rendendola sempre più un obiettivo per i troll. L'ondata di commenti spiacevoli, degenerata in molestie, è partita dopo la scoperta che Keilana fosse in realtà una ragazza, a circa un mese dall'inizio della collaborazione con Wikipedia.
Lo shock di Emily di fronte a messaggi pesanti e osceni è stata la reazione più ovvia. Nel 2008, quando aveva 14 anni, la sua pagina utente era ormai un vero e proprio bersaglio. I suoi contenuti venivano continuamente modificati con frasi offensive e volgari.
La reazione agli attacchi, sia su Wikipedia o via messaggi privati, è stata, a suo dire, "generalmente improduttiva", con un paio di notti trascorse a combattere stupide battaglie su Internet dovute alla rabbia e alla frustrazione. Intanto, era diventata anche vittima di bullismo a scuola. Una situazione sempre più insostenibile che avrebbe spinto chiunque ad abbandonare anche una passione come quella che con costanza portava avanti.
A novembre 2012, dopo più di cinque anni dall'inizio delle molestie, Emily ha deciso di reagire, scegliendo di utilizzare l'energia scaturita dalla rabbia in maniera produttiva.
Combattendo la sua battaglia personale, aveva avuto l'opportunità di cogliere un aspetto interessante: essendo circa il 90% degli editor di Wikipedia composto da uomini, inevitabilmente i 5 milioni e più articoli pubblicati sull'enciclopedia online tendevano a mettere in luce risultati e interessi prevalentemente maschili. Per questo motivo – e per dare un risposta forte ai suoi molestatori –, Emily ha creato il progetto WikiProject Women scientists, con l'obiettivo di migliorare qualità e copertura di biografie di donne che si sono particolarmente distinte nel campo della scienza. E così per ogni molestia ricevuta online, Emily avrebbe creato una pagina biografica su una scienziata.
Nella pagina dedicata al progetto, in una nota di benvenuto che segue il titolo, si legge: "Purtroppo, una parte del pregiudizio sistemico di Wikipedia è che le donne nella scienza sono tristemente sottorappresentate. Cambiamo questa tendenza!". In molti l'hanno ascoltata. Ad oggi la comunità è composta da 91 editor.
Durante il processo di creazione di quasi 400 articoli, Emily ha imparato come grandi donne della storia siano riuscite a superare le proprie sfide. "Leggere e scrivere di donne che hanno affrontato così tante porcherie mi aiuta ad affrontare la porcheria", dice, raccontando poi la storia di Caroline Still Anderson a cui era stato impedito di svolgere il tirocinio a Boston non solo in quanto donna ma anche perché di colore, senza alcuna possibilità di poter esercitare la professione medica. Anderson ha marciato e protestato fino a quando non è riuscita ad ottenere l'obiettivo che si era prefissa. Era il 1878.
Nel suo decennio di editing, Emily ha apportato più di 57.600 modifiche. I suoi contributi su articoli riguardanti il tumore endometriale e quello ovarico sono letti da centinaia di migliaia di utenti ogni anno. Nel giugno del 2016 ha ricevuto il riconoscimento Wikipedian of the Year, insieme a Rosie Stephenson-GoodKnight, direttrice di un'azienda di servizi sanitari in California, ugualmente attiva nella lotta contro le molestie e nell'incrementare la presenza di donne di rilievo su Wikipedia.
Oggi Emily prende in giro i suoi molestatori. Attraverso il suo impegno e quello degli altri membri che lavorano al progetto è ormai una certezza che scienziate caparbie e intelligenti siano sempre più visibili online, che le donne siano più presenti nelle ricerche in rete, che il loro impegno sia finalmente apprezzato e possa essere da esempio e ispirazione per le ragazze di oggi e di domani.
Grazie anche all'energia dei troll.
Illustrazione anteprima di Laurent Hrybyk.