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Cosa resterà di questi euro 80?

9 Aprile 2014 2 min lettura

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Cosa resterà di questi euro 80?

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Ma alla fine di questi 80 euro promessi dal governo Renzi quanti ne entreranno in busta paga? No, nessuna domanda tendeziosa suggerita da un "gufo", ma un interrogativo più che legittimo. Vediamo perché. Ieri il consiglio dei ministri ha approvato il Def  mostrando da dove verranno presi i soldi per le misure da adottare (coperture tuttavia non del tutto solide e a rischio come precisato da Federico Fubini su la Repubblica). Questa mattina su Twitter il presidente del Consiglio ha commentato

L'esecutivo dell'ex sindaco di Firenze punta molto su questi soldi aggiunti nella retribuzione dal mese di maggio per chi ha un reddito annuo inferiore a 25.000 euro lordi. Ma l'effetto di questi 80 euro (circa) sui consumi viene calcolato tenendo in considerazione gli aumenti addizionali IRPEF regionali e comunali? Dubbio più che lecito visto che secondo uno studio (elaborato su un reddito medio di 23.000 euro) della Uil del mese scorso

Con la prossima busta paga i lavoratori dipendenti e i pensionati troveranno  l’amara sorpresa di dover pagare mediamente 97 euro complessivi tra saldo e acconto dell’IRPEF sia Regionale, sia Comunale, pari al 29,3% in più rispetto al mese di marzo dello scorso anno. In particolare per l’IRPEFregionale si pagheranno mediamente 59 euro, a fronte dei 49 euro dello scorso anno (+ 20,4%), mentre per l’IRPEF comunale 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+ 46,1%).

Nello stesso documento, Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, spiega infatti che gli acconti sono gravati per gli aumenti «decisi da alcune Regioni» per il 2014, «ma soprattutto - continua il sindacalista -, per quanto riguarda l'IRPEF comunale, ci sarà l’effetto degli aumenti di aliquota decisi dai Comuni lo scorso anno». Infatti, secondo l'elaborazione dei dati del servizio politiche territoriali della Uil, su 6.707 Comuni che nel 2013 hanno applicato la maggiorazione dell’imposta, il 21,5% (1.443 municipi) ne hanno alzato il tasso. Stessa operazione per l'IRPEF regionale di quest'anno in Piemonte, Liguria, Lazio e Umbria. Aumento che nel caso del Lazio è stato portato al massimo consentito del 2,33%.

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Per questi motivi la Uil si domanda quanto pagheranno di tasse locali lavoratori e pensionati visto che «l'IRPEF regionale passerà mediamente dai 363 euro del 2013 ai 409 euro del 2014 (+ 12,7%), con picchi di 536 euro nel Lazio (+ 34,3%), e 490 euro in Piemonte (+ 25,3%)» mentre quella comunale vedrà un aumento, passando «dai 140 euro medi pagati nel 2013 ai 155 euro medi di quest’anno (+ 10,7%), con punte di 207 euro a Roma e 184 euro a Napoli, Milano e Torino».

Insomma, tra il taglio annunciato dal governo dell'IRPEF di 6,7 miliardi di euro (inserito in un decreto del prossimo 18 aprile) e gli aumenti dell'imposta sui redditi appena visti quanti soldi alla fine gli italiani avranno davvero a disposizione per gli acquisti?

 

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