Fino a 15 milioni di persone rischiano di subire inondazioni catastrofiche a causa dello scioglimento dei laghi glaciali che potrebbero far scoppiare le loro dighe naturali in qualsiasi momento. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Newcastle e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Si tratta del primo tentativo globale di mappare i potenziali hotspot di tali inondazioni.
Con il riscaldamento del clima, i ghiacciai si ritirano, l'acqua di fusione si raccoglie e si formano i laghi. I laghi formati dallo scioglimento dei ghiacciai hanno dighe naturali di rocce sciolte e ghiaccio che possono cedere improvvisamente e in modo imprevedibile. Le inondazioni che ne conseguono sono frequenti e veloci e in molti casi sono abbastanza potenti da distruggere infrastrutture vitali. I cedimenti delle dighe sono complessi, ma spesso si verificano quando un blocco di roccia o di ghiaccio cade nel lago dalle montagne circostanti. Questo provoca un'onda che attraversa il lago come uno tsunami, destabilizzando la diga non appena la raggiunge.
Secondo gli autori, le persone più a rischio vivono nei paesi montuosi dell'Asia e del Sud America, oltre la metà in India, Pakistan, Perù e Cina. In Asia, circa un milione di persone vive nel raggio di 10 km da un lago glaciale.
Sebbene gli scienziati si aspettino che le inondazioni glaciali aumentino a causa dei cambiamenti climatici indotti dall'uomo, non si è ancora verificato un tale aumento.