“La maggior parte delle mattine controllo il mio iPhone subito dopo il risveglio. Ma nel giorno stabilito non è stato possibile, dato che, oltre ad alluminio, ferro, litio, oro e rame, ogni iPhone contiene plastica. In vista di quel giorno, avevo riposto il dispositivo in un armadio. Mi sono subito accorto che il non poter avervi accesso mi lasciava disorientato e, al tempo stesso, eccitato, come se fossi una sorta di intrepido viaggiatore del tempo.
Una volta sveglio, mi sono diretto verso il bagno, ma mi sono fermato prima di entrare: “Potresti aprirmi la porta?”, ho chiesto a mia moglie, Julie. “La maniglia ha un rivestimento di plastica”.
Una volta in bagno, mi sono reso conto che non potevo usare il mio normale dentifricio, lo spazzolino, lo shampoo o il sapone liquido, tutti racchiusi nella plastica o fatti di plastica. Fortunatamente, esiste un'enorme industria di prodotti privi di plastica rivolti ai consumatori eco-consapevoli, e io ne avevo acquistati diversi, tra cui uno spazzolino in bambù con setole in pelo di cinghiale di Life Without Plastic. “Le setole sono completamente sterilizzate”, mi aveva assicurato Jay Sinha, co-proprietario dell'azienda, quando avevo parlato con lui la settimana precedente.
Al posto del dentifricio, avevo un barattolo di pastiglie di dentifricio grigio al carbone e menta. Ne ho inserito uno, l'ho masticato, ho sorseggiato dell'acqua e mi sono lavato i denti. Era piacevole e alla menta, anche se al risciacquo sputare un liquido color cenere mi ha inquietato”.
Inizia così il racconto del giornalista A. J. Jacobs della sua giornata senza poter usare la plastica per capire di quali oggetti di plastica non possiamo fare a meno e a quali potremmo rinunciare.
Da quando è stata inventata, più di un secolo fa, la plastica si è insinuata in ogni aspetto della nostra vita. È difficile passare anche solo pochi minuti senza essere costretti a toccarla nella nostra quotidianità. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, ogni anno il mondo produce circa 400 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Circa la metà viene gettata via dopo un solo utilizzo. Il rapporto rileva che “siamo diventati dipendenti dai prodotti di plastica monouso, con gravi conseguenze ambientali, sociali, economiche e sanitarie”.
Al termine della giornata, Jacobs ha contato almeno 164 violazioni ma anche la consapevolezza che, prima della plastica, il nemico da combattere è un altro: “il monouso, la cultura di usare una cosa una volta e buttarla via”. E così più che vietarsi tutta la plastica in una giornata, il vero cambiamento è modificare le proprie abitudini alle quali non si presta attenzione.
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