Secondo uno studio del Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), ripreso da Carbon Brief, negli ultimi tre mesi le emissioni di anidride carbonica dell'Unione Europea derivanti dall'uso di energia sono diminuite del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ad agosto le emissioni sono calate per la prima volta dopo un aumento costante ogni mese da marzo 2021 a luglio 2022 in seguito alle riaperture post-lockdown per la pandemia. Un segnale che contraddice le previsioni di un aumento delle emissioni dopo che molti paesi hanno guardato al carbone e a nuovi fornitori di gas per affrontare la crisi energetica. Anzi, nel mese di ottobre, è stato registrato un calo dell’8%.
Contrariamente alla percezione comune, però, gli aumenti delle emissioni registrati tra l’estate 2021 e quella 2022 non sono dovute alla crisi energetica ma ad altri due fattori che hanno, anzi, aggravato gli effetti del taglio delle forniture di gas dalla Russia: i problemi di manutenzione alle centrali nucleari francesi e una siccità nel Mediterraneo che ha colpito la produzione di energia idroelettrica. La produzione di energia nucleare nel periodo gennaio-settembre 2022 è stata inferiore di 84TWh rispetto all'anno precedente, per il 70% a causa delle interruzioni per manutenzione in Francia e per il 29% a causa della chiusura di tre reattori in Germania alla fine del 2021. La produzione di energia idroelettrica è diminuita di 62TWh nel periodo gennaio-settembre 2022 rispetto all'anno precedente (in particolare in Italia, Francia, Spagna e Portogallo) per l'eccezionale siccità nel Mediterraneo. Il calo attuale è conseguenza della riduzione della domanda di elettricità e gas, in particolare nell'industria e nelle famiglie, per l’aumento dei prezzi del gas.
La risposta dei mercati e dei governi suggerisce che questa tendenza è destinata ad accelerare. I mercati dell'UE stanno rispondendo con un aumento delle energie rinnovabili, delle pompe di calore e dei veicoli elettrici. La produzione nucleare francese inizierà a riprendersi grazie al ritorno in funzione dei reattori in manutenzione dell'azienda statale EDF. Si prevede che circa 15-20GW torneranno in funzione all'inizio di gennaio 2023. Anche la decisione della Germania di estendere il funzionamento dei suoi tre reattori rimanenti fino all'aprile 2023 darà impulso alle forniture di elettricità a basse emissioni di carbonio. [Continua a leggere su Carbon Brief]