Chi ha protetto Matteo Messina Denaro, l’ultimo dei Corleonesi? Conversazione con Lirio Abbate [podcast]
2 min lettura"L’arresto di Matteo Messina Denaro è una tappa importante nella lotta alla mafia ma è oggettivamente scandaloso che oggi, in un’epoca di tecnologie avanzate e con la preparazione delle nostre forze di polizia, un soggetto resti latitante per 30 anni” ha sottolineato ancora Di Matteo, concludendo: In questi anni sulla latitanza di Messina Denaro si è detto di tutto ma le cronache di questi giorni ci dicono invece che è stato rintracciato a casa sua, il suo volto è uguale a quello delle foto della polizia. Ha abitato a Campobello di Mazara, ha girato con il documento di un’altra persona che abitava nello stesso posto, è stato arrestato in una clinica frequentata da centinaia di persone, aveva un cellulare con cui scambiava messaggi con altri pazienti e si scattata selfie. Lo Stato deve mostrare di non avere paura di fare certe domande e di indagare su cose molto scomode”. [procuratore Nino Di Matteo]
Chi ha protetto Matteo Messina Denaro, l’ultimo dei Corleonesi? È stato un arresto o una resa? Che peso e credibilità dare a un personaggio come Salvatore Baiardo, noto fiancheggiatore dei fratelli Graviano condannati all'ergastolo e al 41 bis, che due mesi fa aveva "previsto" l'arresto a breve di Messina Denaro? Quali segreti custodisce Messina Denaro? Cosa potrebbe rivelare sulla mafia stragista e dei rapporti politica-mafia?
Scrive Attilio Bolzoni su Domani: "Matteo Messina Denaro È un mafioso quasi morto che appartiene a una mafia già morta. Il suo arresto non è altro che il bollo dello Stato su una battaglia vinta almeno una quindicina di anni fa, il sigillo sulla disfatta di Corleone inteso come potere mafioso, terrorismo, come ricatto alle istituzioni. Con l’ultimo dei boss di quella generazione dannata cade però anche l’ultimo alibi.
D’ora in poi vedremo (o, forse, non lo vedremo mai) quale sfida sarà lanciata agli organismi criminali che infestano l’Italia. C’è una mafia degli incensurati che sembra ancora intoccabile, una mafia “trasparente” – per usare la felice definizione di una giudice siciliana – che si è fatta sistema infetto". Che peso avrà, se ce l'avrà questo arresto sulla mafia "invisibile" di oggi? Chi andrà al vertice di Cosa Nostra ora?
Ne abbiamo parlato con uno dei più noti giornalisti italiani esperti di mafia, sotto scorta da anni per il suo lavoro d’inchiesta, Lirio Abbate [qui link al podcast].
Musica: I cento passi - Modena City Ramblers
Foto anteprima: Francesco Ascanio Pepe - Festival Internazionale del Giornalismo