La bufala delle carte prepagate ai migranti finanziate da Soros
3 min letturaNegli ultimi giorni alcuni media (tra cui Libero e il blog del Giornale, Gli Occhi della Guerra) hanno contribuito a diffondere anche in Italia la notizia falsa di presunte carte prepagate finanziate da George Soros e offerte ai migranti attraverso UNHCR (l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), con l'obiettivo di "foraggiare l'invasione", come ha scritto qualcuno sui social.
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Il sito di fact-checking americano Snopes e gli italiani David Puente e Butac hanno già smentito e ricostruito la genesi dell'ennesima bufala anti-Soros.
La fonte della notizia falsa è il sito sloveno Nova24, che oltre a essere un noto diffusore e fabbricatore di bufale è conosciuto per i suoi contenuti xenofobi, complottisti, di estrema destra e antisemiti, tra cui la negazione dell'Olocausto.
La storia diffusa da Nova24, e ripresa acriticamente da Libero e dal Giornale, si basa su una testimonianza non verificabile di un poliziotto croato che avrebbe dichiarato che ai migranti che attraversano i Balcani verrebbero distribuite delle carte prepagate:
«I migranti illegali che rispediamo a casa, nel giro di pochi giorni si ripresentano per provare a rientrare in Croazia. Alcuni sono molto poveri, ma la maggior parte di loro sono ben equipaggiati, con scarpe e vestiti nuovi, smartphone sofisticati e di ultima generazione, persino armi. E tutti hanno in dotazione una Mastercard senza nome ma con la dicitura UNHCR e un numero stampigliato. Quello che non ci spieghiamo è da quale conto ritirino i soldi dagli sportelli automatici».
Questa dichiarazione è stata tradotta in diverse lingue e spacciata come una dichiarazione ufficiale della polizia croata, ma in realtà il primo a pubblicarla è stato Nova24, che non fornisce nessuna informazione per poterne verificare l'autenticità. Tra l'altro, come fa notare David Puente, il sito sloveno aveva già contribuito a diffondere in Montenegro una versione simile della bufala a fine ottobre, ma in quel caso si citava la Bosnia-Erzegovina e non la Croazia.
Informazioni false e manipolate, falso contesto e falsa equivalenza con la consapevolezza di ingannare per fomentare l'odio razzista
Snopes spiega la strategia usata da Nova24 per fabbricare la bufala: mettere insieme tre notizie senza alcuna correlazione tra loro per dare vita a una sorta di complotto oscuro orchestrato e gestito dal "burattinaio Soros".
La prima notizia è quella di un programma di UNHCR lanciato in Moldavia nel 2011 e ampliato nel 2016, che ha permesso ai beneficiari dei sussidi offerti dalla ONG di accedere ai propri soldi tramite bancomat o utilizzando lo smartphone. Lo scopo dell'iniziativa quindi era semplicemente accelerare e facilitare la distribuzione dei sussidi che UNHCR assegna ai rifugiati.
La altre due notizie fanno riferimento a due iniziative separate di Mastercard. Una partnership del 2016 tra la compagnia finanziaria, il Ministero del Lavoro serbo e l'associazione umanitaria Mercy Corps che aveva come obiettivo l'utilizzo di carte prepagate ("MasterCard Aid and Prepaid") ai rifugiati che soddisfacessero determinati criteri.
E una partnership del 2017, che non ha nulla a che fare con i progetti menzionati finora, tra Mastercard e Soros, di cui parla anche Reuters, per la creazione di un'entità separata chiamata "Humanity Venture" con il proposito di offrire soluzioni private a problemi sociali come la disoccupazione, l'accesso alla sanità, la disuguaglianza educativa e l'esclusione finanziaria tra i migranti e le comunità che li ospitano.
Ricapitoliamo: L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha partecipato a un progetto per permettere ai rifugiati di prelevare il sussidio che gli spetta usando il bancomat. Mentre Soros ha partecipato a un programma differente di inclusione, in partnership con Mastercard. E in nessun caso Soros sta finanziando la distribuzione di carte prepagate Mastercard tra i migranti attraverso UNHCR.
Disinformazione creata a tavolino con l'obiettivo di fomentare l'odio razzista
I fabbricatori di notizie false in questo caso utilizzano una strategia da manuale. E infatti per analizzare la sua costruzione possiamo fare riferimento alle categorie elencate da Claire Wardle e Hossein Derakhshan nella loro guida “Journalism, 'Fake News' and Disinformation: A Handbook for Journalism Education and Training”.
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Siamo di fronte a un caso di disinformazione (notizia falsa creata con consapevolezza e con l'obiettivo di manipolare i lettori) che si serve di informazioni ingannevoli (la falsa correlazione tra notizie vere che non hanno nulla a che fare l'una con l'altra), crea un falso contesto (decontestualizza cronologicamente e geograficamente fatti separati tra loro e li utilizza per creare una realtà alternativa in un contesto differente), con l'obiettivo di attaccare una persona (George Soros) e fomentare l'odio verso un determinato gruppo sociale (i migranti).
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Aggiornamento 9 novembre, ore 20:00: Venerdì mattina UNHCR Italia ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale esprime sdegno in merito alle accuse false contro l’agenzia e la sua portavoce Carlotta Sami e nel pomeriggio ha pubblicato un video per spiegare il funzionamento delle sue carte prepagate:
Le carte prepagate con degli importi mensili prestabiliti aiutano i rifugiati a far fronte alle spese di prima necessità. Famiglie come quella di Manar possono così decidere di spendere per le cose che ritengono più importanti. Anche questo è rispettare la dignità delle persone. pic.twitter.com/yaGXjqVvoT
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) November 9, 2018