Scienza, economia, politica, disinformazione, attivismo. L’ebook di Valigia Blu sul cambiamento climatico
3 min letturaUn iceberg di oltre 300 chilometri quadrati, grande pressappoco quanto Malta, si è staccato dal ghiacciaio di Pine Island in Antartide, generando enormi frammenti. Lo documentano le immagini dallo spazio provenienti dalla coppia di satelliti Sentinel-1 di Copernicus, il programma per l'osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea.
Da quasi un anno, la missione Sentinel-1 ha catturato 57 immagini radar (la più recente è del 10 febbraio 2020) che, rielaborate in un'animazione video, mostrano la sorprendente rapidità del processo che ha portato al distacco dei giorni scorsi. L'iceberg si è poi frantumato in diversi frammenti: il più grande è stato chiamato B-49.
Per Pine Island è l'ultimo di una serie di drammatici eventi che, secondo gli scienziati, possono essere il preludio a uno scioglimento ancora più ampio considerando i cambiamenti climatici in atto e l’aumento delle temperature globali.
«Ciò che è inquietante è che il flusso di dati giornaliero [dai satelliti] rivela il ritmo drammatico con cui il clima sta ridefinendo il volto dell'Antartide», ha dichiarato Mark Drinkwater, scienziato senior e specialista della criosfera presso l'Agenzia spaziale europea, in un comunicato stampa.
Dal 2012, il ghiacciaio ha visto sciogliere 58 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, dando il più grande contributo singolo all'innalzamento del livello del mare globale di qualsiasi flusso di ghiaccio sul pianeta.
L'afflusso di acqua calda del sottosuolo nell'Amundsen Sea Embayment sta causando la fusione del ghiaccio dal basso. Questo processo è legato, a sua volta, al cambiamento lo spostamento dei modelli di vento che spingono l'acqua calda e profonda dell'oceano sulla piattaforma continentale.
Gennaio 2020, inoltre, è stato il mese più caldo mai registrato sulle superfici terrestri e oceaniche del mondo negli ultimi 141 anni, da quando in pratica la National Oceanic and Atmospher Administration (NOAA) registra le temperature terrestri. Secondo NOAA, la temperatura media globale è stata di 1,14 gradi centigradi superiore alla media del XX secolo. Questa misurazione ha superato leggermente il precedente record di gennaio, stabilito nel 2016.
Le temperature record di gennaio seguono un 2019 eccezionalmente caldo, classificato come il secondo anno più caldo per la superficie del pianeta. Gli ultimi cinque anni e l'ultimo decennio sono stati i più caldi degli ultimi 150 anni.
Temperature insolitamente alte sono state registrate in gran parte della Russia, della Scandinavia e del Canada orientale (5 gradi oltre la media). La città svedese di Örebro ha raggiunto i 10,3 gradi, la sua temperatura più alta a gennaio dal 1858, mentre Boston ha vissuto il suo giorno più caldo di sempre (23 gradi). Nel frattempo, a febbraio, l'Antartico ha superato i 20 gradi per la prima volta nella storia. Per gli scienziati si tratta di dati “incredibili e anormali”, a testimonianza di quanto i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale siano ormai una questione inderogabile.
Su Valigia Blu abbiamo iniziato a occuparci di cambiamento climatico sin dal 2015 in occasione della Conferenza internazionale sul clima di Parigi (COP21). In vista della Conferenza (che poi portò ai famosi accordi di Parigi sottoscritti da 195 paesi che si impegnavano ad adottare a partire dal 2020 misure per limitare l’aumento delle temperature entro i 2 gradi celsius), preparammo un approfondimento sulla storia delle conferenze delle ONU sul clima, sul riscaldamento globale e sulla questione dei migranti climatici. Da allora abbiamo continuato a seguire il cambiamento climatico da più punti di vista: le evidenze e il dibattito sulla questione all’interno della comunità scientifica; le azioni degli attivisti che si mobilitano per sensibilizzare politica, istituzioni e opinione pubblica; le iniziative e le misure politiche adottate dai diversi paesi; le ricadute e gli impatti del cambiamento climatico sulle comunità e sui territori. A questi articoli, raccolti tutti in una sezione specifica del sito, hanno lavorato più collaboratori di Valigia Blu: Andrea Zitelli, Angelo Romano, Antonio Scalari, Arianna Ciccone, Emanuela Barbiroglio, Marco Nurra, Matteo Pascoletti e Roberta Aiello.
Dai nostri approfondimenti abbiamo realizzato un ebook (scaricabile gratuitamente in versione pdf, epub e mobi). Proponiamo, suddivisi in quattro capitoli, una serie di articoli che, a nostro avviso, restituiscono un quadro completo sulla crisi climatica:
1) L'impatto e le cause di fenomeni estremi come incendi, innalzamento del livello dei mari, uragani e scioglimento dei ghiacciai, e le evidenze scientifiche che definiscono cosa è il cambiamento climatico ricostruendo il dibattito all’interno della comunità accademica e analizzando, smontandole, le tesi dei negazionisti climatici; 2) L'analisi delle proposte politiche in campo e cosa fare concretamente per limitare le emissioni e continuare a dare energia e ad alimentare il pianeta in modo sostenibile; 3) L’attivismo di tanti giovani e cittadini che si sono organizzati e hanno cercato di fare pressione sui governi mondiali con scioperi per il clima, azioni di disobbedienza civile e cause in tribunale contro gli Stati; 4) La copertura mediatica, l'analisi e il contrasto della disinformazione che circola sui media e delle teorie del complotto nate intorno alla figura di Greta Thunberg, l’adolescente svedese che da un anno e mezzo manifesta per un intervento rapido e deciso che contrasti il riscaldamento globale.
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