Boris Pahor: “Se avessi venti-trent’anni, farei come Saviano”
1 min letturaFiera della piccola e media editoria "Più libri, più liberi", Palazzo dei Congressi di Roma: il 97enne Boris Pahor, sopravvissuto a tre campi di concentramento, ricorda l'esperienza di chi si oppose al totalitarismo e pagò con la morte. Alla domanda su cosa scriverebbe se oggi avesse venti-trent'anni e non avesse vissuto quel dramma, risponde: "Farei quello che fa Saviano per il Sud" e "parlerei di Berlusconi [...] non sarei d'accordo che la politica sia fatta per i propri interessi e per mostrarsi il redentore".
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