Cosa non torna nella storia dell’imprenditore che non trova 30 operai a 2mila euro al mese
6 min letturaAncora un annuncio di lavoro mascherato da notizia? Poco più di un anno fa avevamo raccontato la storia della Antonio Carraro, la ditta veneta di trattori per agricoltura specializzata che si era lamentata sui media di non riuscire a trovare 70 dipendenti pur offrendo "un contratto di tutto rispetto", si leggeva all'epoca su Il Gazzettino. Nei tanti pezzi dedicati alla vicenda mancavano i dettagli sulle posizioni lavorative richieste, i livelli professionali d’inquadramento e le relative retribuzioni (sapevamo solo che si partiva da una retribuzione base di terzo livello di 1590 euro lordi, come previsto dal contratto nazionale metalmeccanici), le tipologie contrattuali proposte per le singole posizioni aperte. Quanto bastava, però, per ingrossare il filone giornalistico narrativo del “lavoro c’è ma i giovani non vogliono lavorare”. Alla fine dopo tutto il clamore mediatico, all'azienda erano arrivati più di 5mila curriculum ed erano stati fatti 278 colloqui in meno di 4 ore.
Questa volta siamo ancora in Veneto, ma a Postioma di Paese, in provincia di Treviso. Il 2 gennaio, in una lunga intervista ospitata dalla Tribuna di Treviso, Nereo Parisotto, titolare di Euroedile, una nota azienda che realizza ponteggi, ha denunciato di non riuscire a trovare trenta operai pur offrendo una busta paga fino a duemila euro e un inquadramento da contratto collettivo nazionale metalmeccanico. Per questo motivo, l'azienda – che ha 8 milioni di fatturato ed è conosciuta per "aver restaurato 'l'altro' Ponte Morandi, a Catanzaro", e completato "lavori sul Brennero, la chiesa di Santa Croce a Firenze e sulla facciata del Duomo di Siena" – ha dovuto rinunciare ad appalti importanti perché senza personale.
A scoraggiare i potenziali dipendenti non sarebbero le paghe («Nessuno ha avuto mai da ridire sulle paghe: si arriva a guadagnare fino a duemila euro netti al mese», spiega Parisotto) né la complessità del lavoro, per il quale non vengono cercati «operai specializzati», ma «sia manovali che “chiavi” e “mezze chiavi”, i lavoratori meno specializzati» (che vengono formati in azienda «con gli operai più esperti che spiegano il mestiere a chiunque voglia partecipare»), ma le lunghe trasferte richieste in Italia e all'estero. «Spesso partiamo la domenica sera e torniamo il sabato successivo, oppure stiamo fuori sede due settimane e quasi nessuno è disposto a farlo», lamenta il titolare di Euroedile. «Di solito la motivazione è la famiglia o la “morosa”: nessuno si vuole allontanare dagli affetti per troppo tempo. Per noi è un problema perché spesso le lavorazioni ci vengono chieste in tempi rapidi. Bisogna essere pronti a partire da un giorno all’altro».
Il giorno successivo, sempre su Facebook, Parisotto ha pubblicato un nuovo post in cui specificava quali erano le figure richieste: dieci addetti esperti (ruolo chiave), dieci aiuto esperti (mezzo chiave), dieci addetti conoscenti (manovali con conoscenza) per il tipo di attrezzature elencate (ponteggi elettrici, ponteggi fissi con servizio di montaggio/smontaggio, progettazione e trasporto). Tra i requisiti per l'assunzione: la disponibilità alla trasferta ed essere residenti in un Comune che non fosse distante più di 50km da Postioma di Paese, dove ha sede l'azienda.
Non, dunque, solo operai non specializzati, ma persone che fossero almeno già a conoscenza del lavoro che avrebbero dovuto svolgere e che non abitassero troppo lontano dalla ditta. Tanto è vero che tra i commenti al post c'era chi segnalava il criterio troppo stringente della residenza: «"Di risiedere ad una distanza non superiore ai 50 km dalla sede di Postioma". Ma come può pretendere di trovare personale dentro il raggio di 50 km? Non sarebbe ora che anche voi imprenditori incominciaste ad allargare gli orizzonti?», chiedeva un utente su Facebook.
Il 9 gennaio Parisotto rilasciava altre due interviste, dello stesso tenore, sul Corriere del Veneto e su Treviso Today. Al Corriere, lamentava di aver ricevuto "dopo l'annuncio su Facebook solo 15 offerte, metà delle quali di persone fuori regione e comunque non disponibili a viaggiare", mentre su Treviso Today, aggiungeva di aver individuato tra i curricula pervenuti «due persone con il ruolo di aiuto, 3 invece che sono conoscenti del settore, e sanno cos’è un ponteggio ma non l’hanno mai montato, altri due, invece, completamenti profani in materia». Tutte e sette sono stati assunti, ma «ne stiamo cercando almeno altre 20-25».
Alla domanda del giornalista sul contratto previsto, Parisotto rispondeva che «l'inquadramento contrattuale è quello previsto dal CCNL metalmeccanici con l’aggiunta di plus legati alla sicurezza, alla capacità, al merito, alla disponibilità, alla gestione dell’attrezzatura in dotazione e alla serietà», senza però specificare nel dettaglio tipologie contrattuali e retribuzioni per ognuna delle tre posizioni aperte. Rispetto alla formazione in azienda, questa volta l'imprenditore spiegava che «in un futuro, speriamo molto prossimo, ci candidiamo a realizzare una vera e propria Academy per ponteggiatori esperti. Una scuola, aperta a chiunque desideri imparare un mestiere che è molto richiesto ma che necessita di un’accurata formazione che noi siamo in grado di dare».
Intanto, però, iniziano ad arrivare le candidature, anche se non sono quelli sperate. Al TgR Veneto, Parisotto dice di trovarsi in «situazione abbastanza tragica» e di aver «ricevuto 45 curricula e nessuna figura professionale», nonostante i buoni stipendi prospettati: «Io credo che un operaio che all’inizio della propria attività che guadagna 1800 euro per andare a salire con i bonus e altri modi di incentivare che abbiamo noi come anche l’utilizzo dei DPI [ndr, "le attrezzature o strumentazioni destinate a essere indossate o comunque portate dal lavoratore al fine di proteggerlo dai rischi che le mansioni svolte dalla sua attività comportano"] e quindi la sicurezza in primis, che quando è formato bene va a guadagnare anche 2500 euro più l’indennità di trasferta… io credo che sia un buono stipendio oggi».
Oggi, l'ultimo atto. In due giorni, alla Euroedile sono arrivati 80 curricula per coprire i 20 posti ancora vacanti. "L'eco si è allargata e, potere dei media, le domande sono aumentate in modo esponenziale", sottolinea il Corriere del Veneto. «Messaggi e interessamenti sono stati moltissimi, stiamo già facendo i colloqui, ma c'è solo un professionista esperto, noi ne cerchiamo dieci», ha dichiarato Parisotto. «Abbiamo deciso di assumere personale non formato e di formarli noi in azienda. Ci vorranno due anni», ha aggiunto l'imprenditore al Tgr Veneto.
Sulla vicenda è arrivato il commento di Alessandro Marcato della Filca Cisl Treviso Belluno: «La verità è che molte aziende del settore assumono i giovani con il contratto dei metalmeccanici e non con quello degli edili, risparmiando per ognuno dal 15 al 20%. Ecco perché si rifiutano di andare in trasferta: con il contratto giusto sarebbero pagati molto di più». Si tratta di una «evidente anomalia che, come sindacato, combattiamo quotidianamente in tutti i cantieri», aggiunge al Corriere del Veneto il segretario generale della Filca, Franco Turri. Per contratto, gli addetti al montaggio e smontaggio dei ponteggi sono figure specializzate e ad altro rischio e, per poter svolgere il loro lavoro, devono avere conseguito un patentino che viene rilasciato dalle Scuole edili dopo una frequenza obbligatoria. «La formula offerta da Euroedile è un dumping contrattuale che provoca danni economici al lavoratore e rischi per la sicurezza», prosegue Turri che ha invitato Parisotto a «cambiare annuncio e rivolgersi, per la ricerca di manodopera specializzata, alle Scuole presenti in tutte le province o al portale Blen.it nato proprio per facilitare questi incontri tra aziende e lavoratori». Oltre alle busta paga minori, ricorrendo al contratto da metalmeccanico (e non a quello dell'edilizia), l'azienda risparmia anche sui contribuiti Inail e Inps, prosegue il sindacalista della Cisl. A questi rilievi, il titolare di Euroedile ha risposto che l'azienda non fa «edilizia e non sono ponteggi tradizionali, sono strutture particolari per interventi complessi, sia nell'altezza del cantiere che nella difficoltà» ed è molto attenta «al rispetto delle norme di sicurezza» e anzi sono previsti «incentivi per questo».
Abbiamo provato a contattare Parisotto per chiedergli quali sono le tipologie contrattuali e le retribuzioni previste per le tre diverse posizioni richieste, per sapere per quali posizioni si sono presentate le persone e quali canali sono stati utilizzati per cercare i candidati, ma finora non abbiamo ricevuto risposta né siamo stati ricontattati dall'azienda come da loro promesso ieri.
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Foto in anteprima via Repubblica