Oggi si apre la 73esima Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla quale partecipano i rappresentanti di 194 Stati membri delle Nazioni Unite. L’incontro, che si tiene solitamente a Ginevra, si svolgerà in due giorni e interamente in video conferenza a causa dell’emergenza COVID-19, e sarà dedicato principalmente alla risposta globale alla diffusione del virus. L’appuntamento di quest’anno è particolarmente delicato, a causa delle polemiche tra Occidente e Cina sulla gestione della pandemia e delle critiche – in particolare da parte degli Stati Uniti – all’operato dell’OMS stessa. Centoventidue Stati – tra cui i membri dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Russia, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda – hanno sponsorizzato una bozza di risoluzione che chiede che venga fatta un’indagine indipendente e imparziale sulla risposta globale alla pandemia di COVID-19. Inizialmente era stata l’Australia a chiedere pubblicamente un’inchiesta sulla gestione iniziale dell’emergenza da parte della Cina. Il governo di Pechino aveva risposto esprimendo “forte preoccupazione” e definendo la mossa australiana “altamente irresponsabile” e suscettibile di “distruggere la cooperazione internazionale nella lotta alla pandemia”. La bozza firmata dall’UE, comunque, non menziona specificatamente la Cina o Wuhan, ma chiede all’Organizzazione di iniziare al momento opportuno un processo graduale di “valutazione imparziale, indipendente e comprensiva” della risposta internazionale alla pandemia, delle misure e della tempistica dell'OMS, nonché di “identificare la fonte zoonotica del virus e la via di introduzione nella popolazione umana” anche attraverso “missioni sul campo scientifiche e collaborative”. “Siamo aperti, siamo trasparenti, non abbiamo niente da nascondere e niente da temere. Accogliamo con favore un’indagine internazionale indipendente, ma deve essere organizzata dall’OMS”, ha detto la settimana scorsa l’ambasciatore cinese nel Regno Unito, Liu Xiaoming. La preoccupazione, riporta CNN, è che un report critico potrebbe avere un effetto potenzialmente disastroso sulla posizione globale della Cina, anche in virtù dei rapporti tesi con gli Stati Uniti – dove il presidente Trump spinge la narrazione che vuole Pechino responsabile della pandemia. La Cina, comunque, potrebbe accettare la bozza dell’UE, considerato anche che il presidente Xi parlerà in apertura dei lavori dell’Assemblea. “Una mossa improbabile se Pechino si stesse preparando a respingere un punto chiave in agenda”, scrive CNN. Un’altra questione aperta per la Cina riguarda Taiwan. In virtù della risposta efficace del governo di Taipei al virus, diversi paesi hanno appoggiato la richiesta dell’isola di partecipare all’assemblea come osservatore, posizione che Taiwan aveva mantenuto fino al 2016. A causa delle pressioni della Cina, l’isola non ha ricevuto un invito formale all’Assemblea. Venerdì un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha accusato i paesi che sostengono la partecipazione di Taiwan di essere alla ricerca di “egoistici guadagni politici” anche a costo di compromettere “la cooperazione globale contro la pandemia”. Il ministero degli Affari esteri di Taiwan ha infine dichiarato di accantonare per il momento la questione fino a prossimo anno. Qui il nostro approfondimento "Le accuse di Trump all'Organizzazione Mondiale della Sanità e i fatti"
Aggiornamento: L’Assemblea ha stabilito che l’OMS avvierà una valutazione indipendente e imparziale sull’origine e sulla gestione dell’epidemia di coronavirus, una volta che la pandemia sarà sotto controllo. Il compromesso, scrive il Guardian, è stato raggiunto dopo che questa mattina il presidente cinese Xi Jinping ha detto in assemblea che avrebbe sostenuto una valutazione globale sull’accaduto “per riassumere le esperienze e rimediare alle carenze”, a patto che fosse guidata dall'OMS. La Cina ha anche promesso che donerà 2 miliardi di dollari per la gestione di COVID-19, specialmente nei paesi in via di sviluppo, e garantito che se la Cina dovesse trovare un vaccino ne farebbe “un bene pubblico mondiale”. Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha detto che avvierà la valutazione indipendente non appena sarà opportuno, aggiungendo che esaminerà la responsabilità di tutti gli attori. Il più grande fallimento – ha detto – sarebbe non cercare di imparare nessuna lezione.