Preparare un piano prudente per la "riapertura" di un paese è difficile, perché non sappiamo quale sarà l'effetto di nuove misure di distanziamento sociale più permissive, spiega un articolo pubblicato su Science. Sappiamo che l'isolamento sta funzionando, la sua efficacia è scientificamente dimostrata, ma con l'allentamento delle restrizioni ci addentriamo in un territorio inesplorato. Nel pianificare la cosiddetta "Fase 2" i paesi tengono in considerazione elementi come la salute dei cittadini, le libertà individuali e il costo economico. La domanda che in molti si fanno è: come sarà la "nuova normalità"? "Non esiste un consenso scientifico su come uscire dal lockdown", spiega l'epidemiologa Caroline Buckee. Molti ricercatori concordano sul fatto che dovrà essere un percorso graduale di tipo euristico, "prova e sbaglia", durante il quale i governi dovranno essere in grado di fare un passo indietro verso misure più severe qualora fosse necessario. In questa fase non ha più senso guardare il numero dei nuovi casi giornalieri, ma bisognerà concentrarsi su ciò che gli epidemiologi chiamano "numero di riproduzione", o "R", che denota quante persone in media contagia una persona contagiata. Se R è superiore a 1, l'epidemia si sta espandendo; se è inferiore a 1 si sta ritirando. L'obiettivo del lockdown è quello di portare R ben al di sotto dell'1. Quando la situazione sarà considerata sotto controllo, i governi potranno iniziare ad allentare le restrizioni, controllando che il numero R si mantenga intorno all'1. Sarà di massima importanza - avvisano gli esperti intervistati dalla rivista Science - che i governi rispettino questi tre capisaldi durante la riapertura: 1) testare e isolare tutti i pazienti e tracciare tutte le persone con cui sono entrati in contatto; 2) mantenere la chiusura delle frontiere e le limitazioni di viaggio, 3) stabilire nuove misure di distanziamento sociale. Passare a misure distanziamento sociale più leggere dopo il lockdown sarà un passaggio cruciale e molto delicato. Lo scenario più probabile è che vedremo alcune misure rilassarsi quando la diffusione del virus diminuirà e indurirsi nuovamente quando il contagio aumenterà di nuovo, così come sta accadendo a Singapore e a Hong Kong. L'epidemiologo Marc Lipsitch consiglia di prendere esempio da ciò che sta accadendo in Singapore, dove dopo una fase di rilassamento il governo è stato costretto a prendere misure più restrittive. "Ogni città e ogni paese deve essere bravo come Singapore nel fare questo lavoro". [Leggi l'articolo su Science]