Che la Cina abbia mentito sui numeri di questa pandemia sembrano esserci ormai pochi dubbi. Quando la polmonite di Wuhan ha contagiato l’Occidente, i dati sui contagi e sulle vittime sono sembrati immediatamente difformi da quelli cinesi. Basti pensare che già oggi in Italia, mentre l’emergenza è tutt’altro che finita, si contano più morti e più infetti rispetto ai numeri ufficiali forniti da Pechino. Ad alimentare ulteriori dubbi, in queste ore, c’è uno strano sovraffollamento delle case funerarie di Wuhan, riaperte lunedì 23 marzo dopo la quarantena assoluta. Il numero di cremazioni, di urne e di parenti chiamati a piangere i loro cari, non convince. Sarà difficile stabilire anche in futuro quanti sono stati veramente i decessi nella città cinese da cui è nato il contagio. Ma le stime fatte da Radio Free Asia, che contano 42mila decessi, sono arbitrarie. [Leggi l'articolo sul Sole 24 Ore]