I test sierologici sugli anticorpi serviranno «per determinare la diffusione del coronavirus e avere informazioni rilevantissime sull’immunità di gregge, usando le informazioni per elaborare strategie fondate su dati solide per far ripartire il Paese, specie per le attività produttive. Prioritaria è la tutela della salute, ma bisogna contemperare gli aspetti di economia per evitare i problemi di una situazione economica difficile». Con queste parole il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha espresso sostegno all’ipotesi dell’uso degli esame del sangue sugli anticorpi come base per una graduale ripresa delle attività. «Sars-CoV-2 rappresenta una novità e non sappiamo ancora per quanto tempo sarà efficace l’immunità generata dagli anticorpi», ha osservato Peter Openshaw dell’Imperial College di Londra, interpellato dalla rivista New Scientist. [Leggi l'articolo sul Corriere della Sera]