Altro che casta!
2 min lettura1. Ma quale casta e casta con deputati e senatori della Repubblica straricchi. Vuole sapere cosa penso? Guadagnano troppo poco se fanno veramente il loro mestiere responsabilmente. Non credo affatto che i politici italiani siano superpagati. Anzi, per chi prende sul serio questo mestiere, partecipa a tutte le sedute, è impegnato fino in fondo, va in commissione e sul territorio, i soldi sono pochi.
(Santo Versace, Pdl)
2. Vogliamo fare un po' di conti? Sto a Roma tre-quattro giorni alla settimana. Da qualche parte dovrei dormire, salvo che la marea montante del populismo non ci chieda di dormire sotto i ponti del Tevere. Quindi, pago un affitto da 1.500 euro al mese. A Roma, è quasi niente. Potrei andare in albergo? Pagherei di più.
(Gero Grassi, Pd)
3. Difendo la cosiddetta casta. Oggi siamo vittime di una gravissima campagna d’odio, giustizialista e giacobina. Quando la gente è inferocita se la prende sempre con l’anello più debole del sistema. I costi della politica sono una cosa che deve essere colpita. Oggi lo stiamo facendo. Ma è sbagliato colpire i guadagni di un parlamentare perché non tutti i deputati hanno i fondi per sostenere le proprie iniziative. Questo non vuol dire che l’Italia deve bendarsi gli occhi. In tempi come questi sarà necessario fare delle rinunce perché i livelli di vita a cui eravamo abituati cambieranno”.
(Francesco Pionati, AdC)
4. Il ristorante del Senato? Una cosa da mensa. Il pesce non è mai fresco e i cibi spesso sono precotti. Un pranzo alla fine sono 10-12 euro cioè le vecchie 20-25mila lire, non proprio zero, non una cosa da uno o due euro.
(Riccardo Villari, gruppo Misto)
5. Posso dichiararle tranquillamente che oggi un parlamentare italiano non guadagna più di 3.000 mila euro al mese al netto di tutto. Il conto è presto fatto: prendi i circa 14mila euro comprensivi di indennità e contributi vari, e sottrai le “spese per la permanenza a Roma, le spese per collaboratori, il contributo al partito… Dei cinquemila che ci rimangono, mille vanno al partito e mille per gli obblighi sul territorio. Insomma non è certo ‘tutta vita’, quella della casta nella Capitale. Che poi, a onor del vero, ‘casta’ non lo è per niente. Lavoriamo tanto e spesso ci sono anche problemi affettivi. Molti deputati e senatori soffrono di solitudine a Roma. Alle prese con i lavori parlamentari, i mille impegni, senza affetti, ci si accorge di essere molto soli. Senza contare che deputati e senatori devono cavarsela in un mondo iper-competitivo, pieno di ‘pescecani’, con uno stato di stress continuo e la minaccia reale della depressione. È l’anti-politica, semmai, a vivere di demagogia. Si dice ad esempio dei voli in aereo gratuiti per i parlamentari. Ma io viaggio nell’ultima fila mentre vedo che i polacchi viaggiano in business…
(Laura Allegrini, PDL)
(Nella foto una seduta del Parlamento - aula vuota)
Dino Amenduni (ha collaborato Fabio Chiusi)
@valigia blu - riproduzioni consigliata
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