Alta moda: il Pdl di scena al Tribunale di Milano
1 min letturaMILANO - Prove di primavera ieri pomeriggio, davanti al Tribunale di Milano: lo stato maggiore del Popolo della Libertà sì è presentato disinvolto e più che mai brillante all'appuntamento con la moda e la bella stagione. Baciati da un timido sole milanese, i maggiorenti del partito del presidente Berlusconi - ancora convalescente - si sono presentati davanti alle scalinate del Palazzo di Giustizia impeccabili nel loro ritorno ai flash delle istantanee: la rubizza Brambilla, il sontuoso Gasparri, l'indomito Alfano e uno stilosissimo Scilipoti hanno dato con gli altri dimostrazione d'originalità e freschezza sottolineando con motteggi e cori irriverenti le storture insanabili della «faziosa magistratura italiana». Sguainati iPhone d'ultimissima generazione, il gruppo ha perfino immortalato i passaggi cruciali della kermesse lombarda.
Ma è l'alta moda a dominare la scena: castigata in un cappotto bleu a tre bottoni, la bionda Laura Ravetto si è conquistata sorridente gli sguardi di passanti e telecamere, forse la palma della più smagliante. Senza mai oscurare il completo kaki di Denis Verdini, spiritoso e spavaldo nella sua cravatta tono su tono. Ricercatissima Daniela Santanché, dietro lenti vistose e mai volgari: stentorea in posa - plasticissima -, smalto rosso e orecchini Elio Gabalo. Gloria anche per il 'casto' Capezzone e per il trench 'safari', aperto su camicia celeste, di un febbrile Augusto Minzolini. Il gruppo, salutato ancora con audacia il procuratore Boccassini (thumbs down per i suoi occhiali da sole) e rammentata la natura di «cancro» dell'intera magistratura italiana, tale da richiedere l'intercessione del Quirinale, ha poi mosso verso il centro cittadino per un aperitivo in piedi.
(CIAO A TUTTI è una specie di nuova rubrica giornaliera e tendenzialmente satirica - nel senso: l'articolo è finto, il PDL però è).