Crisi umanitaria nel Nagorno-Karabakh: come aiutare la popolazione armena
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Dopo gli oltre nove mesi di blocco imposti dall’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh, l’intervento militare deciso il 21 settembre dal governo di Baku nella regione ha aggravato una crisi umanitaria già in atto da tempo. Procede in questi giorni la “bonifica” del territorio dopo la resa delle forze separatiste, dando luogo a un esodo di massa.
Secondo le prime stime, sono migliaia gli armeni in fuga dall'area, mentre gli esperti della regione invocano l’intervento delle Nazioni Unite. Più di 200 persone sono morte nei combattimenti del 20 settembre, altre 400 sono state ferite, secondo le autorità locali. Altre 68 morti sono stati accertate dopo l’esplosione di un deposito carburante, in circostanze ancora da chiarire. Su una popolazione di circa 120mila persone, aleggia il rischio della pulizia etnica.
Conflitto Armenia-Azerbaigian e la fine del Nagorno Karabakh: una tragedia umanitaria in corso, un fallimento collettivo
Di seguito riportiamo una selezione di ONG e no-profit umanitarie che hanno una pagina in lingua inglese, per chi volesse aiutare con una donazione. Un elenco esteso di organizzazioni è consultabile sul sito reArmenia, all’interno della Artsakh People Support Initiatives, suddiviso per aree di intervento.
Armenia Fund
È la più grande organizzazione umanitaria pan-armena nel mondo.
Tipo di aiuti: aiuti umanitari ai profughi.
Sito: https://www.armeniafund.org
Donazioni: https://interland3.donorperfect.net
Armenian General Benevolent Union
ONG internazionale, tutela e promuove l’identità armena attraverso programmi educativi e umanitari. Porta avanti un programma di aiuti in zone di emergenze e nelle comunità vulnerabili.
Tipo di aiuti: beni di prima necessità.
Sito: https://agbu.org/artsakh-relief
Donazioni: https://agbu.org/global-relief-donate
Hurry to Good Foundation
La fondazione sostiene da oltre 10 anni i bambini armeni in Armenia e al di fuori del territorio. Supporta i bambini con problemi di salute, offre sostegno psicologico e socio-educativo alle famiglie socialmente svantaggiate e collabora con scuole, asili e orfanotrofi per fornire assistenza e orientamento.
Tipo di aiuto: vestiti, letti, cibo, prodotti igienici.
Sito: https://kdobru.com/
Donazioni: https://kdobru.com/donate/
Kooyrigs
ONG che sviluppa progetti dedicati a donne, bambini e gruppi marginalizzati, attiva in Armenia, Libano e nella Repubblica del Nagorno Karabakh. Fornisce supporto umanitario.
Tipo di aiuto: Iniziative per i profughi.
Sito: https://kooyrigs.org/
Donazioni: https://kooyrigs.org/donate
All for Armenia
Rete internazionali di armeni, fondata nel 2020 all’inizio del conflitto nel Nagorno Karabakh per aiutare i rifugiati.
Tipo di aiuto: Ogni tipo di supporto umanitario.
Sito: https://allforarmenia.org/
Donazioni: https://allforarmenia.org/donate/
Transparent Armenia Charitable Foundation
Fondazione creata nel 2020 dopo la guerra dei 44 giorni. Chi dona può scegliere come verranno impiegati i fondi.
Tipo di aiuto: Supporto umanitario.
Sito: https://www.transparentarmenia.foundation/
Donazioni: https://www.transparentarmenia.foundation/
Homeland Development Initiative Foundation (HDIF)
L’HDIF è un’ONG armena che porta avanti progetti di economia sostenibile e aiuta gruppi marginalizzati.
Tipo di aiuto: vestiti fatti a mano per l’inverno.
Sito: https://www.hdif.org/
Donazioni: https://www.hdifusashop.com/pages/donate-to-hdif
Viva Foundation
ONG formata da medici e volontari armeni, ha iniziato a operare durante la guerra del 2016, fornendo rifornimenti medici agli ospedali e alle strutture sanitarie in Armenia e nel Nagorno-Karabakh.
Tipo di aiuto: aiuti medici, prodotti igienici.
Sito: https://viva.foundation/en/
Donazioni: https://viva.foundation/en/donate-3/
Frontline Terapists
Organizzazione senza scopo di lucro che fornisce servizi di salute mentale d'emergenza nelle aree bisognose.
Tipo di aiuto: Supporto psicologico per soldati o famiglie di militari.
Sito: https://frontlinetherapists.org
Donazioni: https://www.paypal.com/donate/
Immagine in anteprima: frame video Euronews via YouTube