Il Parlamento europeo approva il trattato CETA
1 min letturaNonostante un’opposizione senza precedenti di cittadini europei, il 15 febbraio scorso il Parlamento europeo ha ratificato l'accordo commerciale con il Canada, CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement, cioè accordo economico e commerciale globale), con 408 voti a favore e 254 contrari.
La maggior parte dei parlamentari europei ha voltato le spalle ai cittadini scesi in piazza, scegliendo di approvare un accordo che radicalizza il modello di globalizzazione guidato dalle corporazioni transnazionali, che porta all'aumento delle diseguaglianze sociali.
Il testo entrerà in vigore provvisoriamente, quindi senza attendere il vaglio dei Parlamenti nazionali. In ogni caso, come ci ricorda STOP TTIP, associazione di coordinamento tra organizzazioni civili, nata per informare correttamente i cittadini sui pericoli dei trattati commerciali, le proteste della società civile hanno comunque ottenuto che il CETA dovrà essere soggetto a pronunciamento dei Parlamenti nazionali, mentre inizialmente tale pronuncia non era prevista ma era sufficiente l’approvazione delle istituzioni europee.
Questo vuol dire che i singoli Parlamenti potranno ancora bloccare il trattato. STOP TTIP chiede, infatti, che il Parlamento italiano metta all'ordine del giorno il trattato CETA aprendo una consultazione con la società civile, per discutere l’impatto del trattato sui diritti dei cittadini e le condizioni di lavoro.
Di seguito i nostri precedenti articoli di approfondimento sul CETA:
sulla volontà di non firmare il CETA da parte della Vallonia, poi superata.
sulle problematiche delle clausole ISDS presenti nei principali accordi commerciali.
Foto anteprima via SkyTg24.