Accordi segreti con le multinazionali minacciano la libertà di espressione (e non solo)?
5 min letturaJohn Clancy, Portavoce dell'UE per il Commercio, al Parlamento Europeo sarà presto richiesto di dare il proprio consenso all'Accordo su commercio e anti-contraffazione (ACTA). Sa esattamente (o almeno approssimativamente) quando?
È difficile predirlo con esattezza. La data più probabile è il primo quarto del 2012, ma naturalmente questa è una domanda a cui solo il Parlamento europeo può rispondere.Ritiene che il Parlamento Europeo debba dare il suo consenso ai contenuti di ACTA? Perché?
La Commissione ha ascoltato le proposte fatte dal Parlamento Europeo e da altri portatori di interessi. ACTA contiene le garanzie necessarie per salvaguardare l'accesso ai medicinali o alla libertà di internet.ACTA è completamente compatibile con la legislazione europea vigente?
Sì, non crea o espande obblighi rispetto alla legislazione adottata a livello europeo negli anni recenti (quali la direttiva attuativa, il regolamento doganale o la direttiva per il commercio elettronico) che ha ricevuto un ampio consenso nel Parlamento Europeo. Da ultimo, il Parlamento, solo pochi mesi fa, ha scelto di appoggiare un accordo per il libero scambio tra UE e Corea che contiene provvedimenti attuativi per la proprietà intellettuale molto simili a quelli di ACTA.I provider diverranno responsabili per ciò che fanno i loro utenti? E ci saranno norme, sullo stile della Hadopi francese, che prevedono la disconnessione alla terza violazione della legge sul diritto d'autore?
No. Il tema della responsabilità dei provider è regolata in Europa da più di 10 anni, principalmente attraverso la direttiva per il commercio elettronico (2000/31/EC). ACTA non modifica un solo comma del regime normativo esistente. Infatti, la legislazione europea vigente ha ispirato in modo considerevole il testo finale del capitolo di ACTA su internet. Ciò detto, né l'acquis (cioè il diritto acquisito, ndr) comunitario, né ACTA impediscono ai paesi di introdurre sistemi di risposta graduali (come in Francia, Regno Unito e altri stanno considerando di fare). Differenti paesi dell'UE hanno approcci differenti sotto questo punto di vista, e ACTA lascia loro la massima flessibilità nel determinare quale approccio considerino più adatto.Nell'era della trasparenza una negoziazione a porte chiuse, invece di un dibattito democratico e pubblico, è il modo migliore di procedere?
Ancora, la Commissione ha organizzato quattro conferenze dei portatori di interessi su ACTA (la prima è avvenuta il 23 giugno 2008, cioè pochi giorni prima del primo round di negoziazioni, e quelle seguenti rispettivamente il 21 aprile 2009, il 22 marzo 2010 e il 25 gennaio 2011, a Bruxelles), aperte a tutti – cittadini, operatori del settore, ONG e stampa. I nostri partner nelle negoziazioni, che includono gli Stati Uniti, la Svizzera, l'Australia e il Canada, hanno dato vita a iniziative simili. Negli ultimi quattro round (Wellington, Lucerna, Washington e Tokyo), poi, i negoziatori hanno incontrato e si sono fatti ampiamente interrogare da ONG, accademici e partiti politici.Quanto potente è l'influenza dell'industria dell'intrattenimento sui contenuti di ACTA? Perché, per esempio, influenti multinazionali hanno avuto accesso a documenti riservati prodotti durante le negoziazioni?L'Unione Europea ha fornito esattamente le stesse informazioni a tutti i portatori di interessi, che fossero settori che supportano ACTA, che gli si oppongono, organizzazioni non governative o qualunque altra entità della società civile o perfino individuale che sia interessata. Ciò significa anche che a nessuna delle entità sopra menzionate è stato garantito un accesso da parte della Commissione a un qualunque documento riservato di ACTA né durante né dopo la conclusione delle negoziazioni.I contenuti di ACTA costituiscono una minaccia per la libertà di espressione e la privacy?
No, ACTA rispetta interamente l'importante ruolo di una Rete libera. Il rispetto dei diritti fondamentali, come la privacy, la libertà di espressione e la protezione dei dati è gelosamente conservato come un principio di base dell'accordo e le disposizioni in tal senso sono chiaramente affermate nel testo, tra gli altri negli articoli 4 e dal 27.2 al 27.4.I critici sostengono che le misure repressive contenute in ACTA avranno conseguenze dannose anche nei termini dello sviluppo digitale e della competitività dei paesi dell'UE. Lei è d'accordo?
Fabio Chiusi