Ecco i titoli che giravano ieri in rete relativi a questa notizia.
Libero: Le toghe minacciano Silvio. Mandiamo i carabinieri
Il Giornale: Tarantini, i pm minacciano il Cav: Venga o lo andiamo a prendere
La Stampa: Ultimatum della Procura a Berlusconi, si presenti o accompagnamento coatto
Il Tempo: I pm di Napoli: Berlusconi si presenti o ci sarà l’accompagnamento coatto
Ansa: Aut aut pm su audizione: Berlusconi indichi data o sarà accompagnamento coatto
da Il Fatto di oggi: Il coatto... La Procura di Napoli gli dà tempo fino a domenica per presentarsi poi scatterà l’accompagnamento forzato
da Il Corriere della Sera di oggi: Accetti di testimoniare o accompagnamento coatto; Titolo a pagina 2: Lepore evoca l'accompagnamento coatto pezzo del cronista: ...come in tutti gli inviti a comparire è specificato che qualora il teste si sottraesse ingiustificatamente all'obbligo di deporre, la Procura ne disporrebbe l'accompagnamento coatto che però, trattandosi di un capo di governo, verrebbe prima richiesto al Parlamento. E più avanti: In realtà la prospettiva dell'accompagnamento coatto al momento non c'è.
Le reazioni degli ambienti vicini al Premier non si sono fatte attendere e prima si sono tradotte nell'accusa di "
velleità golpiste" alla Procura di Napoli, poi si sono tramutate nella
minaccia di inviare al più presto gli ispettori del Guardasigilli per regolare i conti che non tornano.
Quanti non disdegnano il pugno duro della magistratura nei confronti di Berlusconi potranno forse rimanerci male, ma la verità è ben altra ed occorre dirla chiaramente, soprattutto per non colludere con quanti (Giornale e Libero su tutti, naturalmente) hanno dimostrato come al solito di avere come unico obiettivo quello di soffiare sul fuoco dello scontro tra istituzioni e magistratura.
E la verità in questione, semplicemente, è questa: il Procuratore capo Giovandomenico Lepore non ha mai detto che la Procura stava pensando all'accompagnamento coatto.
Di più: lo ha espressamente negato a più riprese.
Alla domanda del giornalista, il Procuratore Lepore ha infatti risposto:
"Sono sicuro che non ci sarà alcun bisogno di attivare questa procedura".
E tanto per essere chiaro
ha aggiunto:
"
L’accompagnamento coatto è l’ultima ratio per un teste che non si presenta e nel caso dei deputati ci deve essere l’autorizzazione della Camera di appartenenza. Al momento, per il premier, è un’ipotesi che escludiamo".
E giusto per un aggiungere un altro tassello al mosaico, lo stesso legale di fiducia del Premier, Michele Cerabona (quello che ha consegnato il memoriale vergato da Berlusconi) ha dichiarato in merito:
“Non si è mai prospettata una soluzione del genere nei rapporti con la Procura”.
Non so cosa ne pensiate, ma considerato il modo in cui troppi sono
scivolati sulla notizia, è forse il caso di fermarsi un attimo a riflettere.
Si possono fare tutte le dietrologie o le illazioni che vogliamo ("intendeva comunque alludere", "non l'ha detto ma lo pensava", "tra le righe si intuisce che..."): resta il fatto che la bomba mediatica, semplicemente, non doveva essere innescata, in questo delicato momento storico in cui la tenuta delle istituzioni è sempre più drammaticamente a rischio.
Forse è il caso di alzare la guardia, prima che questo paese si trasformi definitivamente in un gigantesco, rutilante, accecante specchio mediatico deformato, che rifrange "l'informazione che ci piacerebbe" o peggio "che ci fa comodo", piuttosto che quella di cui abbiamo bisogno.
La semplice e mera
realtà dei fatti, intendo.
Nell'infinito gioco dell'io-credo-solo-a-Tizio-che-è-perseguitato-da-Caio-che-è-in-combutta-con-Sempronio-che-Tizio-spera-di-far-fuori-accusando-Caio ne avremmo tutti, davvero, un grande e disperato bisogno.