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Elon Musk ormai è lo zio complottista che rilancia bufale di estrema destra

5 Ottobre 2023 6 min lettura

Elon Musk ormai è lo zio complottista che rilancia bufale di estrema destra

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5 min lettura

Per anni, l’account Twitter @RadioSavana (in precedenza @AntonioDvx) ha sistematicamente diffuso bufale razziste di ogni tipo: migranti che rifiutano il cibo, che defecano in mezzo alla strada, che “invadono” segretamente il paese in combutta con la Germania – tutti i grandi classici della disinformazione, insomma.

Nel corso della pandemia di Covid-19, @RadioSavana si è distinto nella promozione di notizie false e teorie del complotto sull’emergenza sanitaria. Nell’estate del 2021 l’account ha cambiato nome in @RadioGenoa e si è messo a postare in inglese i soliti contenuti antivaccinisti, estremisti, xenofobi e filoputiniani, raggiungendo i 200mila follower.

La vera notorietà è però arrivata il 29 settembre del 2023, grazie all’utente più seguito dalla piattaforma: Elon Musk.

Il proprietario di X/Twitter ha infatti ripreso un tweet (ovviamente fuorviante) di @RadioGenoa, in cui si sosteneva che otto ong finanziate dal governo tedesco stessero “raccattando migranti irregolari da scaricare in Italia”. Il testo si concludeva con la seguente frase: “speriamo che AfD [Alternative für Deutschland, un partito di estrema destra] vinca le prossime elezioni, così fermerà questo suicidio europeo”.

Musk ha provocatoriamente chiesto se “la popolazione tedesca fosse al corrente” delle attività delle ong. La risposta è arrivata direttamente dall’account del ministero degli esteri tedesco: “sì, si chiama salvare vite”.

Al che l’imprenditore ha controbattuto dicendo che si tratta “di una violazione della sovranità italiana” dal “sentore di invasione” – un commento molto simile alle dichiarazioni di Andrea Crippa, deputato leghista e il vice Matteo Salvini.

Non a caso, la Lega ha rilanciato il tweet di Musk in una card diffusa sui propri canali social. E il segretario leghista ha scritto che “esprime lo stesso pensiero di milioni di italiani”.

Nei giorni successivi Musk ha rincarato la dose, dicendo che “l’immigrazione illegale” va fermata e che l’amministrazione Biden persegue una politica di “confini aperti” (cosa non vera).

Non si è fermato lì: ha diffuso un meme antivaccinista, uno contro il giornalismo e un altro ancora contro Volodymyr Zelensky, ritratto come una persona avida di finanziamenti occidentali. Com’era intuibile, l’attacco al presidente ucraino è stato particolarmente apprezzato dalla propaganda russa.

In pratica, Musk si comporta come lo zio complottista che rilancia bufale di estrema destra. Ma non è sempre stato così.

La radicalizzazione politica di Elon Musk

Secondo la lunga inchiesta di Ronan Farrow apparsa lo scorso agosto sul New Yorker, fino a qualche anno Musk non parlava praticamente mai di politica. Tutto è cambiato con la pandemia di Covid-19, che l’ha radicalizzato in tempi brevissimi.

L’opposizione ai lockdown e alle restrizioni sanitarie è poi sfociata in una più ampia opposizione alle politiche cosiddette woke, e dunque in un deciso allineamento alle posizioni della destra americana, anche estrema.

Da parte sua Musk ha dichiarato di essere un “liberale” sui temi sociali, e in generale un “centrista”: nel senso che non è lui a essere cambiato, ma il Partito Democratico ad essersi spostato troppo a sinistra – talmente tanto da costringerlo a sposare cause di destra.

Naturalmente non è così, e questo tipo di argomentazione è una delle preferite dell’estrema destra statunitense.

La stessa acquisizione di Twitter, stando alla biografia autorizzata di Walter Isaacson, sarebbe stata dettata da un obiettivo ideologico ben preciso: fermare il “virus woke” che ha “infettato” la mente della figlia transgender Jenna (che ha tagliato ogni rapporto col padre) e rischia di infettare l’intera società. E, in effetti, da subito la piattaforma ha sterzato decisamente a destra.

Oltre ad aver decimato le risorse interne dedicate alla moderazione dei contenuti, Musk ha personalmente deciso di ripristinare centinaia di account che erano sospesi – tra cui quello di Donald Trump, di neonazisti come Andrew Anglin, di estremisti di destra e di complottisti vari.

Con questa mossa, ha detto Imran Ahmed del Center for Countering Digital Hate (CCDH), “Musk ha accesso il Bat-segnale per tutti i razzisti, i misogini e gli omofobi, che si sono comportati di conseguenza”.

Stando a vari rapporti, in appena un anno i contenuti razzisti e antisemiti su X/Twitter sono praticamente raddoppiati. In più, la stragrande maggioranza dei contenuti d’odio non viene rimosso nemmeno dopo ripetute segnalazioni.  

Invece di prendere provvedimenti per arginare il problema, Musk ha sospeso gli account di giornalisti a lui sgraditi; fatto causa al Center for Countering Digital Hate; minacciato di querelare per diffamazione la Anti-Defamation League (ADL, una ONG che combatte l’antisemitismo dal 1913), accusandola di “voler uccidere questa piattaforma con false accuse di antisemitismo”.

Ed è pure peggio di così: Musk non solo lascia prosperare teorie del complotto e discorsi d’odio, ma interagisce con estremisti di ogni tipo ed è il principale amplificatore di bufale estremiste e notizie false.  

“Se si vuole conoscere l’ultima teoria del complotto in voga al momento”, ha scritto il giornalista della BBC Shayan Sardarizadeh, “basta guardare le risposte di Musk”.

Elon Musk è un attivista di estrema destra

Giusto per fare qualche esempio, Musk ha rilanciato una teoria omofoba sull’aggressione a Paul Pelosi, il marito della ex speaker della Camera Nancy Pelosi.

Ha poi sostenuto che l’attentatore di Allen (Texas), in cui sono morte nove persone, non era veramente un neonazista – nonostante l’uomo fosse pieno di tatuaggi con svastiche e altri simboli nazisti. E per rimanere in tema, ha persino calunniato uno studente universitario descrivendolo come un agente dell’FBI travestito da neonazista.

Infine, ha paragonato il finanziere George Soros a Magneto – il cattivo per eccellenza della serie a fumetti X-Men – scrivendo che vuole “distruggere la civiltà” perché “odia l’umanità”.

Ora, Musk è perfettamente consapevole di diffondere teorie del complotto: in un’intervista alla CNBC ha detto di essere pronto a reggere le perdite economiche causate da certe posizioni.

Il punto è che l’imprenditore è ormai rinchiuso dentro una bolla di estrema destra, alla quale si rivolge per trovare informazioni (molto spesso false), incassare adulazione e sostegno, e ricevere consigli su come utilizzare la piattaforma per imporsi nel dibattito pubblico e detta l’agenda.

A quest’ultimo proposito, come ha recentemente scoperto il giornalista Ben Collins di NBC News, Musk sta seguendo pedissequamente i consigli apparsi in un articolo pubblicato nell’aprile 2022 da revolver.news – un sito di estrema destra gestito da Darren Beattie, un ex speechwriter di Trump licenziato per la sua vicinanza ai suprematisti bianchi.

Il pezzo in questione, scritto probabilmente dallo stesso Beattie, considerava l’acquisito di Twitter come “una dichiarazione di guerra all’Impero Americano Globalista” (dove “globalista” è una parola in codice antisemita che significa “ebrei”).

La strategia delineata da revolver.news si articolava in quattro punti. Il primo era il reintegro degli account sospesi – su tutti quello di Donald Trump. Il secondo la rimozione del sistema delle “spunte blu” assegnate direttamente dalla piattaforma, percepite come un simbolo elitario destinato alla classe culturale liberal.

Il terzo la “resistenza” contro i tentativi di “censura” da parte della Anti-Defamation League e altre ong. E il quarto la “liberazione” di Twitter, ossia la sua definitiva trasformazione in una macchina propagandistica di estrema destra.

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Cosa che, per l’appunto, è sempre di più giorno dopo giorno – con il contributo attivo e convinto di Musk.

Insomma: se rilanci contenuti di estrema destra, fai ammiccamenti a meme di estrema destra (come quello del "Clown World"), interagisci con account di estrema destra e metti in pratica i loro consigli, non c’è bisogno di farsi crescere i baffetti per essere considerato un attivista di estrema destra.

Immagine di anteprima via Wikimedia Commons

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