E adesso… pubblicità
1 min letturaIntanto qui trovate il sito, che vi spiega nello specifico tutto quello che c’è da sapere.
Io però vorrei raccontarvi quello che è l’ANT per me.
L’ANT è la mia infermiera, Alba, una persona speciale con la quale si è creato un intenso rapporto di amicizia.
L’ANT è la dottoressa che viene a visitarmi due volte alla settimana, che mi controlla i parametri e che si ferma volentieri a fare due chiacchiere.
L’ANT è il “Kit Letto Pulito”, basta una telefonata e nell’arco di 24 ore ti portano tutto il necessario per il cambio della biancheria del letto (lenzuola, federe, copriletto) e ritirano i sacchi dello sporco.
L’ANT è il letto attrezzato, il materasso ad aria, la famosa ed indispensabile “capra”.
L’ANT è il presidio, il medicinale, la flebo, la medicazione, è il sorriso dell’infermiera, la battuta del medico.
L’ANT è telefonare ed avere risposte, è un mondo di volontari che incessantemente si attiva affinché tutto quello che avete letto sia fornito gratuitamente.
Nella provincia di Bologna, dov’è nata, è un’istituzione ed ora opera anche in altre parti d’Italia.
Nessuno vorrebbe averne bisogno, ma fortunatamente esiste.
E poi c’è la parte “trendy”. Nei Cantucci della solidarietà si possono trovare pure capi firmati, borse griffate, oggetti vintage. Per tutte le tasche (gossip: la mia gagliardissima zietta ha trovato una Vuitton original a pochi euri).
Spero possiate perdonare la mia divagazione dai racconti, ma mi sembrava doveroso ringraziare chi si sta prodigando per noi ammalati.
Alberta Poltronieri
ringraziamenti fondamenali.... senza queste persone la malattia non riesce a diventare il malato.... un bacio, Lia, grazie