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Russia, migliaia di manifestanti scendono in piazza per chiedere il rilascio di Alexei Navalny nonostante la violenta repressione della polizia

23 Gennaio 2021 4 min lettura

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Russia, migliaia di manifestanti scendono in piazza per chiedere il rilascio di Alexei Navalny nonostante la violenta repressione della polizia

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Migliaia di persone sono state fermate dalla polizia durante le proteste che si sono svolte oggi in tutta la Russia per chiedere il rilascio di Alexei Navalny, arrestato domenica 17 gennaio dopo essere appena rientrato dalla Germania. In un video, pubblicato qualche giorno fa, Navalny aveva chiamato a raccolta tutti gli oppositori del presidente russo Vladimir Putin.

La protesta, che si è tenuta in almeno 85 città, è probabilmente tra le più grandi organizzate nel paese dal 2017.

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Secondo la ONG russa OVD-Info – che si occupa di monitorare violazioni di diritti umani e di individuare casi di persecuzione politica per fornire assistenza legale alle vittime – sarebbero 2.250 le persone trattenute finora.

Tra esse la moglie di Navalny, Yulia, che stava partecipando alla manifestazione organizzata a Mosca, a piazza Pushkin, dove erano state erette barriere metalliche per scoraggiare i dimostranti. Con un post su Instagram la donna ha poi comunicato di essere stata arrestata.

 

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Quando sono iniziate le proteste nella capitale, migliaia di persone avevano già preso parte a iniziative che si sono svolte nell'estremo oriente russo e in Siberia (Novosibirsk, Irkutsk e Ulan-Ude) sfidando un freddo polare. Alcuni abitanti della città siberiana di Yakutsk hanno protestato con temperature scese fino a -50°.

Secondo la testata giornalistica indipendente Sota almeno 3.000 persone hanno partecipato a una manifestazione che si è tenuta nella città portuale di Vladivostok.

Qui la polizia antisommossa si è imbattuta nella folla e ha picchiato alcuni manifestanti con manganelli.

Già prima delle proteste di oggi, alcuni tra i più stretti collaboratori di Navalny, tra cui la sua portavoce Kira Yarmysh, erano stati arrestati.

In vista delle manifestazioni, qualche giorno prima, la polizia aveva avvertito che qualsiasi manifestazione non autorizzata e qualsiasi provocazione sarebbero state "immediatamente represse".

Secondo i dati forniti dal ministero dell'Interno russo alla protesta di Mosca avrebbero partecipato 4.000 persone. Reuters ha stimato che erano presenti in 40.000.

Tra loro c'era anche Lyubov Sobol, avvocata, attivista ed esponente dell'opposizione e del partito "Partito Democratico del Progresso - Russia del Futuro" di Navalny – che era stata già multata per aver invitato i russi a unirsi alle proteste – che è stata portata via dalla polizia e arrestata mentre rilasciava un'intervista ad alcuni giornalisti.

Steve Rosenberg, corrispondente a Mosca di BBC News, ha raccontato che piazza Pushkin era gremita di manifestanti antigovernativi che urlavano "libertà per Navalny" e "Vattene, Putin!" mentre lunghe file di polizia antisommossa circondavano l'intera area coinvolta nella manifestazione.

«Questo è un raduno illegale», annunciavano gli altoparlanti della polizia, «per favore andatevene».

Nel corso della manifestazione vari automobilisti hanno suonato lungamente i clacson a sostegno dei dimostranti.

Una donna ha detto di aver deciso di prendere parte alla protesta perché "la Russia è stata trasformata in un campo di prigionia" e per sostenere la figura di opposizione più importante del paese, attualmente dietro le sbarre.

Come riportato dal Guardian, l'ufficio del sindaco di Mosca aveva chiesto alla cittadinanza di non partecipare alle manifestazioni mentre il Comitato Investigativo russo ha dichiarato di aver aperto un'inchiesta su una serie di post pubblicati sui social media, tra cui TikTok e Facebook, per coinvolgere i giovani nelle proteste.

Le autorità hanno successivamente detto che i social network avevano proceduto con l'eliminazione di alcuni contenuti, specificando che TikTok aveva cancellato il 38% dei post che promuovevano i raduni e che YouTube e VKontakte avevano elinminato ciascuno il 50% dei post che chiedevano la mobilitazione di minorenni.

Dalle informazioni fornite dalle agenzia di stampa statali TASS e RIA Novosti, sarebbero circa 40 gli agenti di polizia rimasti feriti durante gli scontri a Mosca.

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L'ambasciata russa a Kiev, stanotte.

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Foto anteprima via @tvrain

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