L'Unione europea ha annunciato l'adesione all'alleanza internazionale COVAX, il programma a cui hanno aderito più di 150 paesi per favorire l’accesso globale a un futuro vaccino contro il coronavirus. L'iniziativa, guidata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), mira ad acquisire due miliardi di dosi di qualsiasi potenziale vaccino da diversi produttori entro la fine del 2021, per poterlo rendere disponibile a tutti i paesi del mondo. La Commissione europea contribuirà con un investimento di 400 milioni di euro. Nel suo comunicato, la presidente Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale nella lotta alla pandemia globale: "Sono fiduciosa che questa decisione ci avvicinerà ulteriormente al nostro obiettivo: sconfiggere insieme questo virus. Perché una cosa è chiara: non saremo al sicuro finché tutti, qui in Europa o là fuori nel mondo, non saranno al sicuro”. Gli Stati Uniti hanno confermato martedì che non parteciperanno all’iniziativa COVAX. "Continueremo a coinvolgere i nostri alleati internazionali per assicurarci di sconfiggere questo virus, ma non saremo vincolati da organizzazioni multilaterali influenzate dalla corrotta Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Cina", ha detto il portavoce della Casa Bianca Judd Deere. Intanto, sul fronte dei trattamenti, nuovi studi hanno dimostrato che i corticosteroidi migliorerebbero il decorso della COVID-19 nei pazienti affetti da forme gravi della malattia. In seguito alla pubblicazione dei nuovi dati, l’OMS ha aggiornato le proprie linee guida raccomandando i corticosteroidi per il trattamento di pazienti gravi in tutto il mondo, ma consiglia di non somministrare i farmaci a pazienti con sintomi lievi.